In order to make Italy a cozier country for start-ups, first of all, it means to trigger a turnaround in terms of economic growth and employment, especially among young people. At the same time, it also means pushing our country to become faster, dynamic and open to innovations. The idea is to ensure a future for the national economy, a future where innovation, which is crucial to economic development, will take part in the everyday life of Italian people and will become the reference paradigm for future economic policies. The analysis will be carried out studying the 221/2012 Law, whereby a new definition of the enterprise was introduced for the first time in Italy: the "start-up innovativa". New norms were introduced in order to facilitate the spread of these companies. They envisage a wide bureaucratic and administrative simplification, some benefits as tax incentives, specific rules for the labor market and an ad hoc rules of insolvency. The aim of this thesis is to make an assessment of the effect that the law mentioned above has had against the human capital of the Italian startuppers. In particular the analysis will be made trying to figure out how personal characteristics, education and work experiences have changed before and after the policy intervention, exploiting the retroactivity. Furthermore the impact of this Law will be studied in relation to the start-up size in the first twelve months of life, including the same variables related to human capital as control variables. What emerges from the results is a substantial increase of the specific experience of the shareholders post-policy which, analyzing the literature, turns out to be a positive factor. What is more, we noticed a substantial decrease of the average age of the founders. In the second analysis, the start-up size comes out to be positively correlated with the specific and entrepreneurial experience, but there are no substantial differences before and after the policy.

Rendere l'Italia un Paese più ospitale per le start-up, significa innanzitutto tentare di innescare un'inversione di tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione, soprattutto quella giovanile. Allo stesso tempo, significa anche spingere il nostro Paese a diventare più veloce, dinamico e aperto alle innovazioni. L'idea è quella di garantire un futuro all'economia nazionale, un futuro nel quale l'innovazione, elemento determinante per lo sviluppo economico, entrerà a far parte nella quotidianità degli italiani e diverrà il paradigma di riferimento per le future politiche economiche. L'analisi verrà effettuata studiando la legge 221/2012, grazie alla quale è stata introdotta per la prima volta in Italia una nuova definizione di impresa: la start-up innovativa. Per facilitare la diffusione di queste imprese sono state predisposte alcune norme in merito, le quali prevedono una semplificazione a livello burocratico e amministrativo, delle agevolazioni fiscali, delle norme specifiche per il mercato del lavoro e per la disciplina fallimentare. L'obiettivo della tesi è quello di valutare l'effetto che la legge sopracitata ha avuto nei confronti del capitale umano degli startupper italiani. In particolare verrà effettuata un'analisi cercando di capire come le caratteristiche personali, l'istruzione e l'esperienza lavorativa siano cambiate tra prima e dopo l'intervento di policy, sfruttandone la retroattività. In secondo luogo sarà studiato l'impatto di tale legge in relazione alla dimensione delle start-up nel primo anno di vita, inserendo le stesse variabili relative al capitale umano come variabili di controllo. Emerge un sostanziale aumento dell'esperienza specifica da parte dei soci post-policy e si osserva inoltre una riduzione nell'età media dei fondatori. La seconda analisi mostra come la start-up size risulti essere correlata positivamente con l'esperienza specifica e imprenditoriale, tuttavia non si riscontrano sostanziali differenze tra pre e post-policy.

Le start-up innovative in Italia : una valutazione dell'intervento di policy in riferimento al capitale umano dei soci fondatori e alla start-up size

SESANA, DANILO
2014/2015

Abstract

In order to make Italy a cozier country for start-ups, first of all, it means to trigger a turnaround in terms of economic growth and employment, especially among young people. At the same time, it also means pushing our country to become faster, dynamic and open to innovations. The idea is to ensure a future for the national economy, a future where innovation, which is crucial to economic development, will take part in the everyday life of Italian people and will become the reference paradigm for future economic policies. The analysis will be carried out studying the 221/2012 Law, whereby a new definition of the enterprise was introduced for the first time in Italy: the "start-up innovativa". New norms were introduced in order to facilitate the spread of these companies. They envisage a wide bureaucratic and administrative simplification, some benefits as tax incentives, specific rules for the labor market and an ad hoc rules of insolvency. The aim of this thesis is to make an assessment of the effect that the law mentioned above has had against the human capital of the Italian startuppers. In particular the analysis will be made trying to figure out how personal characteristics, education and work experiences have changed before and after the policy intervention, exploiting the retroactivity. Furthermore the impact of this Law will be studied in relation to the start-up size in the first twelve months of life, including the same variables related to human capital as control variables. What emerges from the results is a substantial increase of the specific experience of the shareholders post-policy which, analyzing the literature, turns out to be a positive factor. What is more, we noticed a substantial decrease of the average age of the founders. In the second analysis, the start-up size comes out to be positively correlated with the specific and entrepreneurial experience, but there are no substantial differences before and after the policy.
GIUDICI, GIANCARLO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-lug-2015
2014/2015
Rendere l'Italia un Paese più ospitale per le start-up, significa innanzitutto tentare di innescare un'inversione di tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione, soprattutto quella giovanile. Allo stesso tempo, significa anche spingere il nostro Paese a diventare più veloce, dinamico e aperto alle innovazioni. L'idea è quella di garantire un futuro all'economia nazionale, un futuro nel quale l'innovazione, elemento determinante per lo sviluppo economico, entrerà a far parte nella quotidianità degli italiani e diverrà il paradigma di riferimento per le future politiche economiche. L'analisi verrà effettuata studiando la legge 221/2012, grazie alla quale è stata introdotta per la prima volta in Italia una nuova definizione di impresa: la start-up innovativa. Per facilitare la diffusione di queste imprese sono state predisposte alcune norme in merito, le quali prevedono una semplificazione a livello burocratico e amministrativo, delle agevolazioni fiscali, delle norme specifiche per il mercato del lavoro e per la disciplina fallimentare. L'obiettivo della tesi è quello di valutare l'effetto che la legge sopracitata ha avuto nei confronti del capitale umano degli startupper italiani. In particolare verrà effettuata un'analisi cercando di capire come le caratteristiche personali, l'istruzione e l'esperienza lavorativa siano cambiate tra prima e dopo l'intervento di policy, sfruttandone la retroattività. In secondo luogo sarà studiato l'impatto di tale legge in relazione alla dimensione delle start-up nel primo anno di vita, inserendo le stesse variabili relative al capitale umano come variabili di controllo. Emerge un sostanziale aumento dell'esperienza specifica da parte dei soci post-policy e si osserva inoltre una riduzione nell'età media dei fondatori. La seconda analisi mostra come la start-up size risulti essere correlata positivamente con l'esperienza specifica e imprenditoriale, tuttavia non si riscontrano sostanziali differenze tra pre e post-policy.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2015_07_Sesana_01.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 2.88 MB
Formato Adobe PDF
2.88 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/109247