Studio della fattibilità d'installazione di una turbina per il recupero energetico dall'oleodotto Monte Alpi nella raffineria ENI di Taranto

The present work, carried out at the plant Nuovo Pignone in Bari, company of the multinational General Electric Co., is aimed to verify the feasibility of installing a turbine for energy recovery from the oil coming to the Eni Refinery in Taranto. Through the Monte Alpi pipeline the crude oil produced in Val d'Agri reach Taranto where, for this height difference along the pipeline, it comes in the refinery with a high pressure, dissipated by special valves laminators before the storage. The idea developed in the thesis has been to convert into electrical energy the enthalpy that is created along the pipeline, through the use of a PaT (Pump as in Turbin). The work is divided into a first methodological part, which reports the collection and analysis of fluid dynamic information necessary for the choice of the PaT; a second technical-applicative part with the technical analysis of the model PaT fit for that purpose; and, finally, the discussion of the results obtained, in terms of energy (power analysis of recoverable), economic (economic benefits) and the environment, with a focus on avoided CO2 emissions. The project idea was technically feasible and the results obtained indicate a recovery annual energy of about 1.5 MWh, resulting in cost savings of around 270,000 €/year. The electricity produced by recovering energy is equivalent to a reduction of CO2 emissions of 720 t/year.

Il presente lavoro di tesi, svolto presso lo stabilimento Nuovo Pignone di Bari, azienda del gruppo multinazionale General Electric Co., è dedicato alla verifica della fattibilità d’installazione di una turbina per il recupero energetico del greggio in arrivo alla Raffineria Eni di Taranto. Attraverso l’oleodotto Monte Alpi il greggio prodotto in Val D’Agri giunge a Taranto dove, per la differenza di quota presente lungo l’oleodotto, arriva nella raffineria con un’elevata pressione, dissipata da apposite valvole laminatrici prima dello stoccaggio. L’idea sviluppata è stata quella di convertire in energia elettrica il salto entalpico che si crea lungo l’oleodotto, attraverso l’utilizzo di una PaT (Pump as a Turbin). Il lavoro si articola in una parte metodologica, nella quale sono stati raccolte ed analizzate le informazioni fluidodinamiche necessarie per la scelta della PaT; una parte tecnico-applicativa con l’analisi tecnica del modello di PaT adatto allo scopo; ed infine, la discussione dei risultati ottenuti, dal punto di vista energetico (analisi delle potenze recuperabili), economico (benefici economici) ed ambientale. con particolare attenzione alle emissioni di CO2 evitate. L’idea progettuale è risultata tecnicamente fattibile ed i risultati ottenuti indicano un recupero energetico annuale dell’ordine di 1,5 MWh, con un conseguente risparmio economico di circa 270.000 €/anno. L’energia elettrica prodotta attraverso il recupero energetico equivale ad una riduzione di emissioni di CO2 pari a 720 t/anno.