L’idea di un polo di innovazione e promozione agroalimentare inserito all’interno dell’ex Martinetta, nasce dalla presenza nel territorio della bassa comasca di una serie di realtà locali che producono e vendono un unico bene alimentare, senza alcuna possibilità di avere un sistema di gestione che li proponga sul mercato. Inoltre manca nella zona nord della Lombardia un centro di ricerca e sviluppo sul tema agroalimentare. Da questa esigenza è stato progettato un centro in cui start up di giovani ricercatori, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative e sostenibili, analizzano e studiano diversi beni agricoli ed alimentari di questo territorio; inoltre il centro viene dotato di un’importante parte didattica sull’educazione alimentare e sulle tecniche di cucina. L’ex fabbrica Martinetta si trova infatti in una posizione strategica all’interno del Parco del Lura, in gran parte costituito da aree agricole, e pertanto capace di diventarne un polo attrattivo. In particolar modo i capannoni, costruiti all’interno della golena del fiume, si prestano ad essere trasformati per l’inserimento di laboratori di ricerca ed aule didattiche che sfruttino adeguatamente gli ampi spazi presenti, intervenendo per sottrazione di volume in modo da aprire il fabbricato a luce e aria. Il corpo in linea, costruito a ridosso del salto di quota di 8m tra la parte urbana e quella golenale, presenta problemi di illuminazione soprattutto per il piano intermedio posizionato a quota 4m dal piano dei capannoni; proprio per questo è stato progettato, scavando per circa 4 metri, un ampio spazio urbano ribassato capace di ospitare funzioni commerciali e legate al tempo libero. Il lungo fabbricato di 3 piani viene identificato in 4 parti corrispondenti ai continui ampliamenti avvenuti in circa vent’anni. Lo scavo praticato ha permesso all’edificio di aprire un nuove fronte verso paese, e di avere al suo interno diverse funzioni. Al piano terra delle vetrine espositive di prodotti agricoli biologici, al piano intermedio dei punti vendita delle aziende comasche sparse per il territorio, e al di sopra di esso degli alloggi temporanei per studenti e lavoratori vari. Questa parte è separata, attraverso un ambiente ristorante con vista doppio affaccio verso la valle e verso il paese, dal corpo di risalita e dalla cosiddetta “Cattedrale”, grande contenitore vetrato totalmente libero da suddivisioni interne in cui viene inserito un nuovo volume trasparente adibito a biblioteca tematica sull’alimentazione, mentre al piano terra viene ricavato uno spazio polifunzionale per eventi. La parte di fabbricato in cui è presente la distribuzione raggiungibile da via Parini attraverso un ampio spazio pavimentato adatto a svolgere il mercato settimanale di Rovellasca. Il capannone costruito lungo via Parini al limite dell’edificato, è stato sostituito da un complesso residenziale destinato a Social Housing, con particolare attenzione agli spazi aperti semi-privati. Questo intervento si configura come un filtro tra tessuto residenziale e aperta campagna: infatti l’edificio ad angolo con un corpo a torre segnala l’ingresso al paese da sud, attraverso la nuova circonvallazione prevista da P.G.T.

Abitare il limite tra fiume e città. I grandi spazi dell'ex fabbrica Martinetta a Rovellasca. Progetto di un polo di innovazione e promozione agroalimentare

BELLUCCI, TOMMASO;PAPAGNI, MANUEL
2014/2015

Abstract

L’idea di un polo di innovazione e promozione agroalimentare inserito all’interno dell’ex Martinetta, nasce dalla presenza nel territorio della bassa comasca di una serie di realtà locali che producono e vendono un unico bene alimentare, senza alcuna possibilità di avere un sistema di gestione che li proponga sul mercato. Inoltre manca nella zona nord della Lombardia un centro di ricerca e sviluppo sul tema agroalimentare. Da questa esigenza è stato progettato un centro in cui start up di giovani ricercatori, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative e sostenibili, analizzano e studiano diversi beni agricoli ed alimentari di questo territorio; inoltre il centro viene dotato di un’importante parte didattica sull’educazione alimentare e sulle tecniche di cucina. L’ex fabbrica Martinetta si trova infatti in una posizione strategica all’interno del Parco del Lura, in gran parte costituito da aree agricole, e pertanto capace di diventarne un polo attrattivo. In particolar modo i capannoni, costruiti all’interno della golena del fiume, si prestano ad essere trasformati per l’inserimento di laboratori di ricerca ed aule didattiche che sfruttino adeguatamente gli ampi spazi presenti, intervenendo per sottrazione di volume in modo da aprire il fabbricato a luce e aria. Il corpo in linea, costruito a ridosso del salto di quota di 8m tra la parte urbana e quella golenale, presenta problemi di illuminazione soprattutto per il piano intermedio posizionato a quota 4m dal piano dei capannoni; proprio per questo è stato progettato, scavando per circa 4 metri, un ampio spazio urbano ribassato capace di ospitare funzioni commerciali e legate al tempo libero. Il lungo fabbricato di 3 piani viene identificato in 4 parti corrispondenti ai continui ampliamenti avvenuti in circa vent’anni. Lo scavo praticato ha permesso all’edificio di aprire un nuove fronte verso paese, e di avere al suo interno diverse funzioni. Al piano terra delle vetrine espositive di prodotti agricoli biologici, al piano intermedio dei punti vendita delle aziende comasche sparse per il territorio, e al di sopra di esso degli alloggi temporanei per studenti e lavoratori vari. Questa parte è separata, attraverso un ambiente ristorante con vista doppio affaccio verso la valle e verso il paese, dal corpo di risalita e dalla cosiddetta “Cattedrale”, grande contenitore vetrato totalmente libero da suddivisioni interne in cui viene inserito un nuovo volume trasparente adibito a biblioteca tematica sull’alimentazione, mentre al piano terra viene ricavato uno spazio polifunzionale per eventi. La parte di fabbricato in cui è presente la distribuzione raggiungibile da via Parini attraverso un ampio spazio pavimentato adatto a svolgere il mercato settimanale di Rovellasca. Il capannone costruito lungo via Parini al limite dell’edificato, è stato sostituito da un complesso residenziale destinato a Social Housing, con particolare attenzione agli spazi aperti semi-privati. Questo intervento si configura come un filtro tra tessuto residenziale e aperta campagna: infatti l’edificio ad angolo con un corpo a torre segnala l’ingresso al paese da sud, attraverso la nuova circonvallazione prevista da P.G.T.
GABAGLIO, ROSSANA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
24-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/109363