In questi ultimi anni, l’Italia sta attraversando un periodo complesso sul piano dell'economia e delle istituzioni. Questo momento critico non può essere descritto solamente dal punto di vista economico: scava infatti più in profondità andando a condizionare diversi aspetti della vita quotidiana e della vita comunitaria. La scuola non è certo estranea a un tale contesto, al contrario ne subisce pienamente gli effetti. Il cambiamento poggia sulle fondamenta di un sistema scolastico che può essere causa ed effetto di una positiva risoluzione o di un'involuzione. Se si vuole analizzare qualche dato relativo all'istruzione pubblica e non solo, vedremo che in Italia il tasso di abbandono scolastico rimane intorno al 24%, in controtendenza rispetto agli altri paesi europei; inoltre restano poco incoraggianti i risultati riportati dagli studenti italiani nei test scolastici a livello europeo. Tra quelli che invece decidono di portare a termine i cinque anni di scuole medie superiori e conseguire il diploma di maturità, sono ancora pochi gli studenti che scelgono di intraprendere un percorso universitario, nonostante le statistiche dimostrino che, in una situazione di crisi come quella attuale, chi è in possesso di un titolo di studio è più facilitato nella ricerca di un impiego. Tra le possibili concause che contribuiscono a delineare tale situazione possiamo forse isolarne una che assume certamente un ruolo centrale ai fini della nostra ricerca: 
la difficoltà dell'integrazione delle nuove tecnologie all'interno del sistema scolastico, tema questo che potrebbe essere ricondotto al dato relativo all'età media del corpo docente (49 anni), 
sicuramente tra le più alte d'Europa. Gli studenti si trovano quindi a vivere quotidianamente una doppia realtà: quella interna alle mura scolastiche, a volte troppo statica e poco propensa all’innovazione e quella esterna, in continua trasformazione e cambiamento. Gli adolescenti infatti il più delle volte parlano una lingua diversa rispetto ai loro insegnanti, e si comportano e si rapportano con il mondo in maniera differente. Navigano in internet e, tramite la rete, si informano; quasi tutti possiedono un cellulare, a casa hanno un computer e sanno usare un tablet. A scuola la situazione è completamente diversa: il sapere si trova sui libri cartacei e le poche risorse digitali a disposizione il più delle volte si rivelano poco efficaci. Anche l’editoria tradizionale, tra cui quella scolastica, sta vivendo un momento di profondo cambiamento e, se da un lato cerca di rispondere alle nuove richieste che strizzano l'occhio alla multimedialità, dall’altro la ridotta strumentazione tecnologica presente sui banchi di scuola non ne favorisce una sperimentazione libera e coraggiosa. A partire dall'analisi di un tale contesto e attraverso il lavoro di ricerca della mia tesi si è voluto da un lato tracciare il profilo del sistema scolastico nazionale, esplorando i tratti che oggi caratterizzano lo studente italiano e definendo quelli che saranno i futuri paradigmi e le future opportunità per l’Europa e per l’Italia nel mondo dell’apprendimento e della scuola; dall’altro, attraverso l'ideazione di un’applicazione per smartphone, si vuole proporre un valido strumento per studenti adolescenti che sia di supporto allo studio personale, che riesca ad affiancare i tradizionali metodi di studio a metodologie più contemporanee, come per esempio può essere il cooperative learning, e allo stesso tempo che parli un linguaggio digitale. Bricks!, il prodotto finale della mia ricerca è un’applicazione che si propone di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di studi in maniera coinvolgente, supportandoli e invogliandoli ad approfondire gli argomenti scolastici e contemporaneamente le proprie capacità comunicative.

Bricks ! Mattoncini per la costruzione del sapere. Progetto di un'applicazione smartphone per adolescenti di supporto allo studio extrascolastico

GIRELLI, SOFIA
2014/2015

Abstract

In questi ultimi anni, l’Italia sta attraversando un periodo complesso sul piano dell'economia e delle istituzioni. Questo momento critico non può essere descritto solamente dal punto di vista economico: scava infatti più in profondità andando a condizionare diversi aspetti della vita quotidiana e della vita comunitaria. La scuola non è certo estranea a un tale contesto, al contrario ne subisce pienamente gli effetti. Il cambiamento poggia sulle fondamenta di un sistema scolastico che può essere causa ed effetto di una positiva risoluzione o di un'involuzione. Se si vuole analizzare qualche dato relativo all'istruzione pubblica e non solo, vedremo che in Italia il tasso di abbandono scolastico rimane intorno al 24%, in controtendenza rispetto agli altri paesi europei; inoltre restano poco incoraggianti i risultati riportati dagli studenti italiani nei test scolastici a livello europeo. Tra quelli che invece decidono di portare a termine i cinque anni di scuole medie superiori e conseguire il diploma di maturità, sono ancora pochi gli studenti che scelgono di intraprendere un percorso universitario, nonostante le statistiche dimostrino che, in una situazione di crisi come quella attuale, chi è in possesso di un titolo di studio è più facilitato nella ricerca di un impiego. Tra le possibili concause che contribuiscono a delineare tale situazione possiamo forse isolarne una che assume certamente un ruolo centrale ai fini della nostra ricerca: 
la difficoltà dell'integrazione delle nuove tecnologie all'interno del sistema scolastico, tema questo che potrebbe essere ricondotto al dato relativo all'età media del corpo docente (49 anni), 
sicuramente tra le più alte d'Europa. Gli studenti si trovano quindi a vivere quotidianamente una doppia realtà: quella interna alle mura scolastiche, a volte troppo statica e poco propensa all’innovazione e quella esterna, in continua trasformazione e cambiamento. Gli adolescenti infatti il più delle volte parlano una lingua diversa rispetto ai loro insegnanti, e si comportano e si rapportano con il mondo in maniera differente. Navigano in internet e, tramite la rete, si informano; quasi tutti possiedono un cellulare, a casa hanno un computer e sanno usare un tablet. A scuola la situazione è completamente diversa: il sapere si trova sui libri cartacei e le poche risorse digitali a disposizione il più delle volte si rivelano poco efficaci. Anche l’editoria tradizionale, tra cui quella scolastica, sta vivendo un momento di profondo cambiamento e, se da un lato cerca di rispondere alle nuove richieste che strizzano l'occhio alla multimedialità, dall’altro la ridotta strumentazione tecnologica presente sui banchi di scuola non ne favorisce una sperimentazione libera e coraggiosa. A partire dall'analisi di un tale contesto e attraverso il lavoro di ricerca della mia tesi si è voluto da un lato tracciare il profilo del sistema scolastico nazionale, esplorando i tratti che oggi caratterizzano lo studente italiano e definendo quelli che saranno i futuri paradigmi e le future opportunità per l’Europa e per l’Italia nel mondo dell’apprendimento e della scuola; dall’altro, attraverso l'ideazione di un’applicazione per smartphone, si vuole proporre un valido strumento per studenti adolescenti che sia di supporto allo studio personale, che riesca ad affiancare i tradizionali metodi di studio a metodologie più contemporanee, come per esempio può essere il cooperative learning, e allo stesso tempo che parli un linguaggio digitale. Bricks!, il prodotto finale della mia ricerca è un’applicazione che si propone di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di studi in maniera coinvolgente, supportandoli e invogliandoli ad approfondire gli argomenti scolastici e contemporaneamente le proprie capacità comunicative.
TASSI, ROBERTA
ARC III - Scuola del Design
28-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/109557