How can service design help bridge the gender gap ?

This thesis has been a journey rather than a destination. I have always believed design is much more than a mere tool to project products or things, for me it has the power to transform; people, communities and reality. Everything that I have learned in the past three years in the MSc. PSSD has surely confirmed my hunch. Since I was very little, I always felt compelled to defend and empower women; from my mom to friends and even strangers. This is probably why I naturally gravitated towards the topic of Gender Inequality. Though major strides have been made, today’s reality cannot really be called “fair” for women. Whether speaking about career opportunities, wages or general rights, the contemporary world still fails to deliver an equal treatment for the female population. And these issues should concern everyone, not just women or feminists. Apart from the people and families that are suffering now, economies and societies will pay the consequences of Gender Inequality in the next years, if we do not collectively take action. This thesis offers a historical analysis on the topic of women’s rights and inequality over the past 5000 years, also showcasing the possible origins and causes that shape the present biases and residual female segregation. Followed by a study of the current largest online communities and trends for female advocacy. This project tries to answer the proposed question: How can Service Design help bridge the Gender Gap? Leveraging on service design, social innovation and a lean startup approach, the core idea is the deployment of a service for collaborative women empowerment with the ultimate goal of bridging wage & gender gap and enable bottom-up innovation in diverse contexts and countries. We Empower Women, the project’s practical application, is a system of services, which starts with the implementation of an online platform for open discussion and consultation of successful female role models. This constructive storytelling is introduced with the goal of counteracting the negative stereotypes and “model” images present across the media nowadays. WEW also provides a series of toolkits to help women enable growth and empowerment within themselves first and later in the working sphere. But it does not end there. As a matter of fact, these two services are only the tip of the iceberg. The vision goes far beyond…

Questa tesi è stato un viaggio piuttosto che una destinazione. Ho sempre creduto che il design è molto più di un semplice strumento per proiettare prodotti o cose, per me ha il potere di trasformare; le persone, le comunità e la realtà. Tutto ciò che ho imparato negli ultimi tre anni nel Master PSSD ha sicuramente confermato la mia impressione. Fin da piccola, ho sempre sentito il dovere di difendere le donne; da mia mamma ad amiche, anche sconosciute. Questo è probabilmente il motivo per cui ho naturalmente gravitato verso il tema della Disuguaglianza di Genere. Anche se sono stati fatti grandi passi avanti, la realtà di oggi non può davvero essere chiamata “giusta” per le donne. Se si parla di opportunità di carriera, salari o diritti generali, il mondo contemporaneo non riesce ancora a fornire una parità di trattamento per le femmine. E questi problemi dovrebbero riguardare tutti, non solo le donne o le femministe. A parte le persone e le famiglie che stanno soffrendo oggi, le economie e le società pagheranno le conseguenze della disuguaglianza di genere nei prossimi anni, se non prendiamo azione collettive. Questa tesi offre un’analisi storica sul tema dei diritti delle donne e le disuguaglianze nel corso degli ultimi 5000 anni, mostrando anche le possibili origini e cause che determinano gli attuali pregiudizi e la residua segregazione femminile. Seguito da uno studio delle attuali grandi comunità online e le tendenze per la difesa femminile. Questo progetto cerca di rispondere alla domanda proposta: Come può il Service Design contribuire a colmare il Gender Gap? Facendo leva sul design di servizi, l’innovazione sociale e un approccio lean startup, l’idea di base è la distribuzione di un servizio per le donne l’empowerment collaborazione con l’obiettivo finale di colmare salariale e di genere divario e abilitare l’innovazione bottom-up in diversi contesti e paesi. We Empower Women, l’applicazione pratica del progetto, è un sistema di servizi, che inizia con l’implementazione di una piattaforma online per la discussione aperta e la consultazione di modelli femminili di successo. Questa narrazione costruttiva è introdotta con l’obiettivo di contrastare gli stereotipi negativi e le immagini di “modelle” presenti nei media di oggi giorno. WEW fornisce anche una serie di strumenti (toolkit) per aiutare le donne nella crescita di se stessi prima e poi nel campo di lavoro. Ma il progetto non finisce qui. Infatti, questi due servizi sono solo il punto di partenza. La mia visione va ben oltre...