Il progetto nasce dal desiderio di evolvere ulteriormente il processo produttivo bi-scocca, pensato, progettato e creato durante il corso di Sintesi finale. Questo processo consiste nel congiungere due metà destra e sinistra, incollate tra loro, creando una struttura compatta e resistente. Il processo sul quale verte questa tesi ha lo scopo di garantire telai in materiale composito riducendo i costi in modo considerevole, cambia completamente la struttura della procedura produttivo di una bicicletta, garantendo tuttavia prestazioni paragonabili, se non superiori, a quelle delle biciclette attualmente sul mercato. In particolare, la garanzia di costi di produzione minore è dovuto ad un attento studio dei materiali e, attraverso passaggi intermedi, ad un progressivo miglioramento della tecnica produttiva. Il passaggio tra un processo produttivo di bici in carbonio e lo studio di un telaio per un “Augmented bicycle” è l’analisi riguardante il cambiamento in atto della struttura delle principali città a livello globale, e in particolare della viabilità. Infatti i, sempre più, rigidi regolamenti sul consumo energetico e sull’impatto ambientale dei mezzi di trasporti, privati e pubblici, sta scatenando, già da anni, una reazione che tenderà sempre più a trasformare le città in ambienti su misura per l’uomo, allontanandosi dall’attuale caos generato dal traffico e dall’inquinamento. Il mezzo ideale, quindi, per coloro volessero spostarsi in ambiente urbano evitando di utilizzare le autovetture o veicoli simili, e volessero in ogni situazione essere in grado di raggiungere anche zone lontane, è senza dubbio la bicicletta elettrica. In questa tesi, tuttavia si è cercato di andare oltre e di dare uno sguardo più avanti, sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista dei contenuti. Il risultato è una due ruote ideata per le strade, progettato per chi volesse spostarsi in città anche, e soprattutto per lavoro, senza dover affaticarsi. La tecnologia produttiva permette un’autonomia doppia rispetto alle bici elettriche più performanti (AUDI E-BIKE e TREFECTA) attualmente sul mercato proprio per la capacità di sfruttare le superfici e contenere il doppio delle celle. Le batterie spingono un motore che può essere settato da 250 W fino ai 2000 W per raggiungere velocità vicine agli 80 Km/h. Oltre alle batterie questo veicolo viene dotato di sensoristica avanzata per monitorare il corpo di chi la usa e l’ambiente circostante, interagendo in ogni istante con il rider. La creazione di spazi in grado di contenere apparecchiature e batterie non incide però sulla tenuta strutturale, infatti, primi test di simulazione di carico statico danno risultati positivi alla tenuta di carichi anche di 25000 N (circa 2500 Kg). Il tutto viene integrato dalla creazione di forcelle su misura, realizzate per dare continutà alle linee e contenere, oltre a dispositivi elettronici e sensori, il faro anteriore. Quest’ultimo viene inglobato nello stelo sinistro dell’avantreno e l’inclinazione è stata studiata per garantire in ogni situazione la massima visibilità della strada e per farsi vedere dagli automobilisti.
Rubicante. Innovazione produttiva e di prodotto-servizio di una urban e-bike
BERGAMASCHI, MAURO
2014/2015
Abstract
Il progetto nasce dal desiderio di evolvere ulteriormente il processo produttivo bi-scocca, pensato, progettato e creato durante il corso di Sintesi finale. Questo processo consiste nel congiungere due metà destra e sinistra, incollate tra loro, creando una struttura compatta e resistente. Il processo sul quale verte questa tesi ha lo scopo di garantire telai in materiale composito riducendo i costi in modo considerevole, cambia completamente la struttura della procedura produttivo di una bicicletta, garantendo tuttavia prestazioni paragonabili, se non superiori, a quelle delle biciclette attualmente sul mercato. In particolare, la garanzia di costi di produzione minore è dovuto ad un attento studio dei materiali e, attraverso passaggi intermedi, ad un progressivo miglioramento della tecnica produttiva. Il passaggio tra un processo produttivo di bici in carbonio e lo studio di un telaio per un “Augmented bicycle” è l’analisi riguardante il cambiamento in atto della struttura delle principali città a livello globale, e in particolare della viabilità. Infatti i, sempre più, rigidi regolamenti sul consumo energetico e sull’impatto ambientale dei mezzi di trasporti, privati e pubblici, sta scatenando, già da anni, una reazione che tenderà sempre più a trasformare le città in ambienti su misura per l’uomo, allontanandosi dall’attuale caos generato dal traffico e dall’inquinamento. Il mezzo ideale, quindi, per coloro volessero spostarsi in ambiente urbano evitando di utilizzare le autovetture o veicoli simili, e volessero in ogni situazione essere in grado di raggiungere anche zone lontane, è senza dubbio la bicicletta elettrica. In questa tesi, tuttavia si è cercato di andare oltre e di dare uno sguardo più avanti, sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista dei contenuti. Il risultato è una due ruote ideata per le strade, progettato per chi volesse spostarsi in città anche, e soprattutto per lavoro, senza dover affaticarsi. La tecnologia produttiva permette un’autonomia doppia rispetto alle bici elettriche più performanti (AUDI E-BIKE e TREFECTA) attualmente sul mercato proprio per la capacità di sfruttare le superfici e contenere il doppio delle celle. Le batterie spingono un motore che può essere settato da 250 W fino ai 2000 W per raggiungere velocità vicine agli 80 Km/h. Oltre alle batterie questo veicolo viene dotato di sensoristica avanzata per monitorare il corpo di chi la usa e l’ambiente circostante, interagendo in ogni istante con il rider. La creazione di spazi in grado di contenere apparecchiature e batterie non incide però sulla tenuta strutturale, infatti, primi test di simulazione di carico statico danno risultati positivi alla tenuta di carichi anche di 25000 N (circa 2500 Kg). Il tutto viene integrato dalla creazione di forcelle su misura, realizzate per dare continutà alle linee e contenere, oltre a dispositivi elettronici e sensori, il faro anteriore. Quest’ultimo viene inglobato nello stelo sinistro dell’avantreno e l’inclinazione è stata studiata per garantire in ogni situazione la massima visibilità della strada e per farsi vedere dagli automobilisti.File | Dimensione | Formato | |
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