“Le città stanno cambiando consistentemente e l’abitare è al centro di questo mutamento”. La tematica dell’abitare non è più intesa come una pratica privatistica, chiusa tra le quattro mura domestiche, ma rimanda alle dinamiche sociali in cui gli elementi esterni, fisici e sociali incidono in modo significativo sull’esperienza delle relazioni interne. Le città si presentano come luoghi mutevoli, volte ad ospitare mix culturali, etnici e religiosi, caratterizzati da usi e costumi differenti, ma anche da stili di vita e modi di concepire l’abitare differenti. In alcuni casi le condizioni dell’abitare sono diventate difficili, se non addirittura estreme ed il numero dei cittadini temporanei che vivono all’interno delle città è cresciuto. La cultura del progetto è così chiamata ad una riflessione per trovare nuove risposte e soluzioni intelligenti a questo problema. Ad oggi vi sono varie proposte sulle nuove possibiltà dell’abitare, alcune più o meno riusciute. Il social housing offre alloggi in affitto o vendita a canone agevolato per quelle categorie di persone che rappresentano le classi deboli, garantendo alloggi di qualità in grado di adattarsi ai bisogni dei reali abitanti. Questa nuova strategia abitativa permette, inoltre, di creare una rete di persone, di idee e di soluzioni. L’attenzione della mia tesi è rivolta all’analisi degli “spazi altri” ossia quegli spazi interstiziali tra pubblico e privato in cui si genera la sfera sociale, creandosi così una sorta di permeabilità tra spazio pubblico e spazio privato.
Design degli spazi altri per l'housing sociale
MELLONI, FEDERICA
2014/2015
Abstract
“Le città stanno cambiando consistentemente e l’abitare è al centro di questo mutamento”. La tematica dell’abitare non è più intesa come una pratica privatistica, chiusa tra le quattro mura domestiche, ma rimanda alle dinamiche sociali in cui gli elementi esterni, fisici e sociali incidono in modo significativo sull’esperienza delle relazioni interne. Le città si presentano come luoghi mutevoli, volte ad ospitare mix culturali, etnici e religiosi, caratterizzati da usi e costumi differenti, ma anche da stili di vita e modi di concepire l’abitare differenti. In alcuni casi le condizioni dell’abitare sono diventate difficili, se non addirittura estreme ed il numero dei cittadini temporanei che vivono all’interno delle città è cresciuto. La cultura del progetto è così chiamata ad una riflessione per trovare nuove risposte e soluzioni intelligenti a questo problema. Ad oggi vi sono varie proposte sulle nuove possibiltà dell’abitare, alcune più o meno riusciute. Il social housing offre alloggi in affitto o vendita a canone agevolato per quelle categorie di persone che rappresentano le classi deboli, garantendo alloggi di qualità in grado di adattarsi ai bisogni dei reali abitanti. Questa nuova strategia abitativa permette, inoltre, di creare una rete di persone, di idee e di soluzioni. L’attenzione della mia tesi è rivolta all’analisi degli “spazi altri” ossia quegli spazi interstiziali tra pubblico e privato in cui si genera la sfera sociale, creandosi così una sorta di permeabilità tra spazio pubblico e spazio privato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/109600