Il patrimonio architettonico Liberty nel territorio di Varese e nel Canton Ticino: tecnica, forma e conservazione

The thesis deals with a study of Liberty architectures in the territory of the province of Varese and in Canton Ticino, an area where the floral style expressed through exceptionally spectacular works, that emerged from the surrounding landscape and were linked through service infrastructure with the precise collective will to take advantage from local favorable climatic and environmental conditions for touristic purposes. The works designed by masters such as Sommaruga, Gambini, Moroni, in turn served as models from which master builders and craftsmen drew shapes and compositions to achieve a copious series of palaces and villas that still characterize the territory. In fact, besides the most significant cases, simple or rural buildings emerge that still show signs of Liberty influence, and form a dense network in an inseparable, as well as delicate, relationship between buildings and landscape. New cementitious materials, easily malleable and which make real an artificial nature, are combined with local ones, creating matches whenever exclusive and emblematic of the place where they are created. Nature and anti-nature form a harmonic unicum both in the singularity of each building and in the totality of the Varese and Ticino area where architecture and natural elements collaborate to establishing new territorial realities. On the other hand, despite the examples related to Liberty represent a significant part of the local architecture for the considered areas, this rich and diversified heritage still struggles to really be recognized as such. Since the thirties of the twentieth century, this valuable architectural corpus has undergone a slow abandonment, due to both the development of new contemporary architectural trends and the speculation and massive demolitions carried out after the war. This trend has not diminished in our days and many architectures, especially minor and not subjected to protection laws, today are exposed to heavy remodeling if not to at a progressive decay and demolition. Recognizing the value that these fairly recent past architectures have for the local heritage, some municipalities of the province of Varese are promoting initiatives that return to Liberty a representative role for the territory. Also different institutions, both national and international, show interest in the recovery of its knowledge and in its protection. Once surpassed the concept of a monument avulsed from its context, the architectural works should be considered as part of a system and of a global wealth, according to the aims of European policies for the enhancement of cultural heritage that aim at promoting and strengthening a kind of innovative and reflexive society, that is aware of its inheritance in terms of memory and identity. Expanding the concept of sustainability and adopting a systemic approach, the improvement of the quality of life also gets through a renewal of the built heritage that takes into account the complexity of the territory and is not separated from an integration of economic, environmental and social aspects. Therefore, the architectural conservation act becomes a moment of reflection on the relationship between landscape and the traces that time has left on it and its inhabitants, and becomes a sort of ecology of depth. The aim of this thesis is to survey a relevant architectural Liberty heritage in the province of Varese and in Canton Ticino in the belief that a spread of knowledge to as many users as possible can be the most efficient tool for its preservation. A census is the first step not only to raise the people attention to this heritage and its local characteristics, but also to allow the legislature to initiate a process that can lead to protection and conservation actions. The thesis is organized into chapters that develop different aspects of the studied topic. The first chapter, by analyzing the characteristics of a short-lasting cultural utopia, focuses on Varese and Ticino Liberty excellences. In the second chapter, by considering publications and iconography as a dissemination tool of the Liberty aesthetics, the results of a wide research are presented that has been carried out on the technical literature of the considered period and is presented through some articulated comparative tables. In the third chapter, some keys will provided to understanding the complexity that characterized a period of great constructive and stylistic experimentation, through the works of great masters and the analysis of the characters and techniques of Varese and Ticino Liberty style: materials, shapes, construction, ornament. The fourth chapter presents the main tool that are globally and locally available for the protection, cataloging, dissemination and use of the tangible and intangible heritage, also including Italian and Italian Swiss laws. Finally, the fifth chapter presents a survey of Liberty architectures in the province of Varese and in low Ticino.

La tesi affronta lo studio delle architetture Liberty diffuse sul territorio della provincia di Varese e in Canton Ticino, un’area in cui lo stile floreale si esprime attraverso manufatti di eccezionale spettacolarità, emergenti nel panorama circostante, collegati tra loro da infrastrutture di servizio con la precisa volontà collettiva di sfruttare le favorevoli condizioni climatiche e ambientali per finalità turistiche. Le opere disegnate da maestri come Sommaruga, Gambini, Moroni a loro volta fungono da modelli da cui capimastri e maestranze attingono forme e composizioni per realizzare una copiosa serie di palazzi e villini che ancora oggi connotano il territorio. Accanto a casi più significativi, emergono infatti edifici più semplici o rurali che tuttavia presentano segni dell’influenza Liberty, a formare una fitta rete in un inscindibile, quanto delicato, rapporto tra costruito e paesaggio. I nuovi materiali cementizi, facilmente plasmabili e tali da rendere concreta una natura artificiale si accostano a quelli locali, creando abbinamenti ogni volta esclusivi ed emblematici del luogo in cui vengono creati. Natura e antinatura formano un unico armonico sia nella singolarità di ogni edificio sia nella totalità dell’area varesina e ticinese in cui architettura ed elemento naturale collaborano alla definizione di nuove realtà territoriali. D’altra parte, nonostante gli esempi legati al Liberty costituiscano per le zone considerate una parte significativa della cultura architettonica locale, questo ricco e differenziato patrimonio ancora oggi fatica a essere realmente riconosciuto come tale. Sin dagli anni trenta del ‘900 questo corpus architettonico di notevole pregio ha subito un lento abbandono, a causa sia dello sviluppo di nuove correnti architettoniche contemporanee sia della speculazione edilizia e delle massicce demolizioni effettuate nel dopoguerra. Questa tendenza non si è attenuata nei nostri giorni e molte architetture, soprattutto minori e non sottoposte a leggi di tutela, oggi sono soggette a pesanti demolizioni e rimaneggiamenti quando non a un progressivo decadimento. Riconoscendo il valore che queste architetture di un passato abbastanza recente rivestono per il patrimonio locale, in alcuni Comuni della provincia di Varese sono state sostenute e si stanno promuovendo iniziative che restituiscono al Liberty un ruolo rappresentativo per il territorio. Anche diverse istituzioni, sia nazionali che internazionali, mostrano interesse al recupero della sua conoscenza e alla sua salvaguardia. Superato ormai il concetto di monumento avulso dal suo contesto, il bene architettonico deve essere considerato come parte di un sistema e di una ricchezza globale, in sintonia anche con gli intenti delle politiche europee di valorizzazione del patrimonio culturale che si rivolgono alla promozione e al rafforzamento di un tipo di società innovativa e riflessiva, consapevole della propria eredità in termini di memoria e identità. Ampliando il concetto di sostenibilità e adottando un approccio sistemico, il miglioramento della qualità della vita passa anche attraverso un rinnovamento del patrimonio edilizio che tenga conto della complessità del territorio e non sia disgiunto da un’integrazione tra aspetti economici, ambientali e sociali. L’atto di conservazione architettonica diventa quindi un momento di riflessione sul rapporto tra il paesaggio, le tracce che il tempo ha lasciato su di esso e chi lo abita, trasformandosi in una sorta di ecologia del profondo. Scopo della tesi è quello di censire il rilevante patrimonio architettonico Liberty nella provincia di Varese e nel Canton Ticino nella convinzione che la diffusione della sua conoscenza al maggior numero di utenti possibile possa essere lo strumento più efficace per la sua salvaguardia. Un censimento costituisce il primo passo non solo per sollevare l'attenzione del pubblico verso questo patrimonio e le sue specificità locali, ma anche per consentire al legislatore di avviare un processo che in ultima analisi possa condurre ad azioni di tutela e conservazione. La tesi è organizzata per capitoli che approfondiscono aspetti diversi del tema di studio. Il primo capitolo, analizzando le caratteristiche di un’utopia culturale di breve durata, si concentra sulle eccellenze del Liberty varesino e Ticinese. Nel secondo capitolo, considerando la pubblicistica e l’iconografia come strumenti di diffusione dell’estetica Liberty, si presentano i risultati di un’ampia ricerca condotta sulla letteratura tecnica dell’epoca restituiti attraverso articolate tavole comparative. Nel terzo capitolo si forniscono alcune chiavi di lettura della complessità che ha caratterizzato un periodo di grande sperimentazione costruttiva e stilistica, attraverso le opere dei grandi maestri e l’analisi dei caratteri e delle tecniche dello stile Liberty varesino e ticinese: materiali, forme, costruzione, ornamento. Nel quarto capitolo vengono presentati i principali strumenti di tutela, catalogazione, divulgazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale disponibili sia a livello internazionale sia a livello locale, considerando anche le leggi presenti in Italia e nella Svizzera Italiana. Infine nel quinto capitolo si presenta il censimento delle architetture Liberty presenti nella provincia di Varese e nel basso Ticino.