Risk management nowadays is an important tool for those companies that use it properly. It is essential in order to grow in a market that is always more uncertain and unstable. Enterprises face different kinds of risk, depending on their dimension and the sector they work in. Small as well as larger companies cannot disregard risk since it results of great importance for both. Nowadays in Italy, the 81,5% of Italian enterprises consider the risk to be linked with opportunities to exploit. So they believe the risk is an inevitable factor to be faced in order to grow. RM influence deeply companies results. Then, while formulating a corporate strategy, it is important to take it into account. RM can not be developed solely by the respective business function. There are many actors involved, who must have an appropriate risk culture in order to manage this process in a proper way. Risk Manager becomes a foundamental role, even though it has to be supported by other corporate bodies. The 2015 edition of the Observatory on RIsk Management (third edition) provides a study centered on the theme of the RM and differentiated on the basis of corporate size. It deals with several subjects, in order to clarify the importance of the risk and the impact it may have on the life of the company. It describes precisely the ERM process and provides the tools to exploit RM competitively. The whole study is conducted taking into account previous editions and different size classes, in order to identify trends and differences. The report highlights significant improvements in RM over previous years, and suggest how this process is becoming more and more important for small, medium and large enterprises. Company expenses on RM are growing. As many as 70.3% said they apply RM techniques in 2014, against a 37% in 2013. A percentage equal to 49% of companies in 2014, compared with only a 5.1% in 2013, held continuing education courses to spread risk culture among employees. These are just some of the results that have been obtained from the study conducted. Any enterprise that is interested in the theme of the RM and the way it is used in Italy, finds in this report an essential study, not to be missed.

Saper gestire il rischio in maniera adeguata risulta oggi per le imprese non un fattore importante, ma qualcosa di indispensabile e strettamente necessario per crescere in un mercato incerto e instabile come quello odierno. Appartenere ad un determinato settore o ad un determinata classe dimensionale mette di fronte all’azienda fattori di rischio diversi da dover affrontare. Che si parli di piccola o grande impresa il rischio assume in ogni caso un ruolo di fondamentale importanza che non può essere trascurato. Sono oggi in Italia ben l’81,5% le imprese che vedono il rischio strettamente connesso ad opportunità da gestire attivamente, e che quindi vedono in esso un fattore da dover indispensabilmente gestire per crescere. Il RM incide in maniera specifica sui risultati dell’impresa. Esso quindi deve essere parte integrante durante la formulazione di una strategia e non può essere sviluppato esclusivamente dalla rispettiva funzione aziendale. Sono molti gli attori coinvolti, i quali devono possedere un’adeguata cultura del rischio per poter gestire il processo in maniera consona. Il ruolo del Risk Manager è di fondamentale importanza, ma tale figura deve essere affiancata ad altri organi aziendali. L’edizione 2015 dell’Osservatorio sul RIsk Management (terza edizione) fornisce quindi uno studio centrato sul tema del RM, analizzato in maniera precisa a seconda della classe dimensionale di appartenenza. Le tematiche trattate sono le più svariate, in modo da chiarire l’importanza odierna del rischio e l’impatto che può avere sulla vita dell’azienda. Viene descritto in maniera precisa il processo di ERM e vengono forniti gli strumenti adeguati per svoglere la fase di RM in maniera competitiva. Il tutto viene distinto e analizzato sia in relazione agli anni passati, in modo da poter identificare trend ben precisi, sia per ogni classe dimensionale, in modo da poter comprenderne le differenze di utilizzo. Il report di riferimento mette inoltre in risalto dei miglioramenti in tema di RM veramente incredibili rispetto agli anni passati, e fa capire quanto tale processo stia diventando sempre più importante per piccole medie e grandi imprese. La spesa in RM è in continua crescita. Ben il 70,3% ha dichiarato di adottare tecncihe di RM nel 2014, contro il solo 37% del 2013. I corsi di informazione ad hoc per trasmettere la cultura del rischio ai dipendenti vengono organizzati dal 49% delle aziende nel 2014, contro il solo 5,1% del 2013. Questi sono solo alcuni risultati tra i tanti che sono stati ottenuti dallo studio effettuato. Qualunque impresa interessata al tema del RM, e al modo in cui viene utilizzato in Italia, trova in questo report uno studio indispensabile da non lasciarsi scappare.

Osservatorio sulle pratiche di gestione del rischio adottate dalle Piccole, Medie e Grandi Imprese in Italia

GRELLA, ENRICO
2014/2015

Abstract

Risk management nowadays is an important tool for those companies that use it properly. It is essential in order to grow in a market that is always more uncertain and unstable. Enterprises face different kinds of risk, depending on their dimension and the sector they work in. Small as well as larger companies cannot disregard risk since it results of great importance for both. Nowadays in Italy, the 81,5% of Italian enterprises consider the risk to be linked with opportunities to exploit. So they believe the risk is an inevitable factor to be faced in order to grow. RM influence deeply companies results. Then, while formulating a corporate strategy, it is important to take it into account. RM can not be developed solely by the respective business function. There are many actors involved, who must have an appropriate risk culture in order to manage this process in a proper way. Risk Manager becomes a foundamental role, even though it has to be supported by other corporate bodies. The 2015 edition of the Observatory on RIsk Management (third edition) provides a study centered on the theme of the RM and differentiated on the basis of corporate size. It deals with several subjects, in order to clarify the importance of the risk and the impact it may have on the life of the company. It describes precisely the ERM process and provides the tools to exploit RM competitively. The whole study is conducted taking into account previous editions and different size classes, in order to identify trends and differences. The report highlights significant improvements in RM over previous years, and suggest how this process is becoming more and more important for small, medium and large enterprises. Company expenses on RM are growing. As many as 70.3% said they apply RM techniques in 2014, against a 37% in 2013. A percentage equal to 49% of companies in 2014, compared with only a 5.1% in 2013, held continuing education courses to spread risk culture among employees. These are just some of the results that have been obtained from the study conducted. Any enterprise that is interested in the theme of the RM and the way it is used in Italy, finds in this report an essential study, not to be missed.
MONDA, BARBARA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
30-set-2015
2014/2015
Saper gestire il rischio in maniera adeguata risulta oggi per le imprese non un fattore importante, ma qualcosa di indispensabile e strettamente necessario per crescere in un mercato incerto e instabile come quello odierno. Appartenere ad un determinato settore o ad un determinata classe dimensionale mette di fronte all’azienda fattori di rischio diversi da dover affrontare. Che si parli di piccola o grande impresa il rischio assume in ogni caso un ruolo di fondamentale importanza che non può essere trascurato. Sono oggi in Italia ben l’81,5% le imprese che vedono il rischio strettamente connesso ad opportunità da gestire attivamente, e che quindi vedono in esso un fattore da dover indispensabilmente gestire per crescere. Il RM incide in maniera specifica sui risultati dell’impresa. Esso quindi deve essere parte integrante durante la formulazione di una strategia e non può essere sviluppato esclusivamente dalla rispettiva funzione aziendale. Sono molti gli attori coinvolti, i quali devono possedere un’adeguata cultura del rischio per poter gestire il processo in maniera consona. Il ruolo del Risk Manager è di fondamentale importanza, ma tale figura deve essere affiancata ad altri organi aziendali. L’edizione 2015 dell’Osservatorio sul RIsk Management (terza edizione) fornisce quindi uno studio centrato sul tema del RM, analizzato in maniera precisa a seconda della classe dimensionale di appartenenza. Le tematiche trattate sono le più svariate, in modo da chiarire l’importanza odierna del rischio e l’impatto che può avere sulla vita dell’azienda. Viene descritto in maniera precisa il processo di ERM e vengono forniti gli strumenti adeguati per svoglere la fase di RM in maniera competitiva. Il tutto viene distinto e analizzato sia in relazione agli anni passati, in modo da poter identificare trend ben precisi, sia per ogni classe dimensionale, in modo da poter comprenderne le differenze di utilizzo. Il report di riferimento mette inoltre in risalto dei miglioramenti in tema di RM veramente incredibili rispetto agli anni passati, e fa capire quanto tale processo stia diventando sempre più importante per piccole medie e grandi imprese. La spesa in RM è in continua crescita. Ben il 70,3% ha dichiarato di adottare tecncihe di RM nel 2014, contro il solo 37% del 2013. I corsi di informazione ad hoc per trasmettere la cultura del rischio ai dipendenti vengono organizzati dal 49% delle aziende nel 2014, contro il solo 5,1% del 2013. Questi sono solo alcuni risultati tra i tanti che sono stati ottenuti dallo studio effettuato. Qualunque impresa interessata al tema del RM, e al modo in cui viene utilizzato in Italia, trova in questo report uno studio indispensabile da non lasciarsi scappare.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/110142