La prima parte della tesi tratta di un tirocinio svolto a Parigi nell’azienda CPCU dove sono state studiate diverse camere interrate esistenti utilizzate dalla compagnia e le diverse attrezzature nelle stesse, al fine di ottimizzare il più possibile le dimensioni delle stanze e trovare possibili soluzioni a vari problemi tecnici in un’ottica di prefabbricazione. La seconda parte del lavoro consiste nel dimensionare, in maniera appropriata, una struttura interrata da noi disegnata al fine di verificare se l’utilizzo di differenti approcci metodologici può essere un fattore decisivo, dal punto di vista progettuale ed economico. Lo scopo della seguente analisi consiste nel verificare la precisione di calcolo dei diversi programmi. Le analisi svolte prendono in considerazione un caso generale, di una struttura interrata (1m dal P.C.) di dimensioni 3x4 m (nel caso 2D con profondità arbitraria di 1m) e spessore 20 cm. La struttura è soggetta al peso proprio, al carico permanente dato dal marciapiede, ad un carico variabile dato dalla presenza di un autocarro ad 1 m di distanza, alle spinte del terreno. Il terreno considerato è del tipo “sabbia media”.
Valutazione delle azioni interne di strutture interrate con differenti approcci metodologici
ERBA, DAVIDE;MONTAGNA, PIETRO
2009/2010
Abstract
La prima parte della tesi tratta di un tirocinio svolto a Parigi nell’azienda CPCU dove sono state studiate diverse camere interrate esistenti utilizzate dalla compagnia e le diverse attrezzature nelle stesse, al fine di ottimizzare il più possibile le dimensioni delle stanze e trovare possibili soluzioni a vari problemi tecnici in un’ottica di prefabbricazione. La seconda parte del lavoro consiste nel dimensionare, in maniera appropriata, una struttura interrata da noi disegnata al fine di verificare se l’utilizzo di differenti approcci metodologici può essere un fattore decisivo, dal punto di vista progettuale ed economico. Lo scopo della seguente analisi consiste nel verificare la precisione di calcolo dei diversi programmi. Le analisi svolte prendono in considerazione un caso generale, di una struttura interrata (1m dal P.C.) di dimensioni 3x4 m (nel caso 2D con profondità arbitraria di 1m) e spessore 20 cm. La struttura è soggetta al peso proprio, al carico permanente dato dal marciapiede, ad un carico variabile dato dalla presenza di un autocarro ad 1 m di distanza, alle spinte del terreno. Il terreno considerato è del tipo “sabbia media”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/11041