Il problema della bonifica dei siti contaminati rappresenta un’importante tematica in materia ambientale; molto numerosi sono, infatti, i siti contaminati per cui è necessario un intervento di bonifica, ma ancor più consistente è la differenza esistente tra l’entità delle risorse economiche necessarie per la bonifica dei siti contaminati, e la limitatezza di quelle effettivamente disponibili. Nasce quindi la necessità di strumenti di supporto alle decisioni in grado di guidare la pianificazione degli interventi di bonifica e gestione dei siti contaminati. Per questo scopo è stata sviluppata la procedura dell’analisi di rischio relativo che permette un confronto fra i siti basato sull’esame dei rischi sanitari ed ambientali associati a ognuno di essi e di conseguenza l’individuazione delle priorità d’intervento. Regione Lombardia si è dotata nel tempo di vari strumenti di analisi di rischio via via più elaborati, adottando infine per la redazione del piano regionale bonifiche 2012, il modello AHPIM, una procedura di tipo quantitativo sviluppata del Politecnico di Milano. In questo lavoro si è proceduto all’aggiornamento all’analisi e al perfezionamento di questo modello. Il lavoro si è focalizzato su tre aspetti principali: i) aggiornamento dei dati di input utilizzati, e del sistema di coordinate; ii) affinamento delle modalità di valutazione del rischio per i recettori ambientali; iii) implementazione della metodologia di acquisizione e d elaborazione delle informazioni con strumenti informatici, per permettere una completa automazione della procedura, tale da rendere agevole l’applicazione dello strumento in tempi brevi anche da parte di personale non esperto nell’utilizzo avanzato di software GIS e strumenti di calcolo.. Per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati di input è stato necessario un lavoro cospicuo di aggiornamento di tutte le basi cartografiche regionali, avendo la Regione Lombardia recentemente adottato il sistema di riferimento WGS84 in sostituzione del sistema Roma40 Gauss Boaga, utilizzato in precedenza. L’aggiornamento dei dati di input ha interessato, inoltre, i dati relativi alle proprietà tossicologiche delle sostanze, e delle basi di dati contenenti le informazioni, relative ad esempio alla popolazione e all’uso del suolo, da cui vengono ricavati i dati di input del modello. Relativamente alle procedure di valutazione del rischio si è intervenuti, in questo aggiornamento dello strumento, modificando le modalità di calcolo degli indicatori del rischio verso elementi ambientali, per i quali la valutazione inizialmente prevista dal modello risultava meno approfondita e più approssimativa rispetto a quella condotta per il rischio sanitario. Allo scopo, dopo aver approfondito le modalità di valutazione del rischio ambientale nelle principali metodologie di analisi di rischio relativa utilizzate a livello nazionale ed internazionale, si è effettuato un confronto critico tra questi metodi e la metodologia APHIM. Da quest’analisi si sono tratti utili spunti per lo sviluppo di proposte di modifica del metodo e di introduzione nella valutazione di nuovi parametri, per una più accurata valutazione degli impatti potenziali sui comparti ambientali. Un grande impegno è stato inoltre rivolto all’implementazione del modello su supporto informatico. A questo scopo è stato predisposto un geodatabase in ArcGis con i dati di input relativi al territorio regionale e una routine di calcolo per l’elaborazione dei dati, la stima dei rischi e la gerarchizzazione dei siti. In questo modo è stata minimizzata la quantità di operazioni richieste all’operatore, rendendo possibile lo svolgimento delle operazioni in tempi brevi e l’applicazione del modello a un gran numero di siti. La metodologia modificata è stata applicata ad un gruppo di siti contaminati, già esaminati nell’ambito della redazione del piano regionale delle bonifiche. Nel capitolo finale si propone un’analisi critica dei risultati ottenuti ed un confronto con i risultati ottenuti nella precedente applicazione del modello.
Analisi di rischio relativa dei siti contaminati : revisione, implementazione e applicazione del modello APHIM a siti lombardi
ARMANNI, DIEGO
2014/2015
Abstract
Il problema della bonifica dei siti contaminati rappresenta un’importante tematica in materia ambientale; molto numerosi sono, infatti, i siti contaminati per cui è necessario un intervento di bonifica, ma ancor più consistente è la differenza esistente tra l’entità delle risorse economiche necessarie per la bonifica dei siti contaminati, e la limitatezza di quelle effettivamente disponibili. Nasce quindi la necessità di strumenti di supporto alle decisioni in grado di guidare la pianificazione degli interventi di bonifica e gestione dei siti contaminati. Per questo scopo è stata sviluppata la procedura dell’analisi di rischio relativo che permette un confronto fra i siti basato sull’esame dei rischi sanitari ed ambientali associati a ognuno di essi e di conseguenza l’individuazione delle priorità d’intervento. Regione Lombardia si è dotata nel tempo di vari strumenti di analisi di rischio via via più elaborati, adottando infine per la redazione del piano regionale bonifiche 2012, il modello AHPIM, una procedura di tipo quantitativo sviluppata del Politecnico di Milano. In questo lavoro si è proceduto all’aggiornamento all’analisi e al perfezionamento di questo modello. Il lavoro si è focalizzato su tre aspetti principali: i) aggiornamento dei dati di input utilizzati, e del sistema di coordinate; ii) affinamento delle modalità di valutazione del rischio per i recettori ambientali; iii) implementazione della metodologia di acquisizione e d elaborazione delle informazioni con strumenti informatici, per permettere una completa automazione della procedura, tale da rendere agevole l’applicazione dello strumento in tempi brevi anche da parte di personale non esperto nell’utilizzo avanzato di software GIS e strumenti di calcolo.. Per quanto riguarda l’aggiornamento dei dati di input è stato necessario un lavoro cospicuo di aggiornamento di tutte le basi cartografiche regionali, avendo la Regione Lombardia recentemente adottato il sistema di riferimento WGS84 in sostituzione del sistema Roma40 Gauss Boaga, utilizzato in precedenza. L’aggiornamento dei dati di input ha interessato, inoltre, i dati relativi alle proprietà tossicologiche delle sostanze, e delle basi di dati contenenti le informazioni, relative ad esempio alla popolazione e all’uso del suolo, da cui vengono ricavati i dati di input del modello. Relativamente alle procedure di valutazione del rischio si è intervenuti, in questo aggiornamento dello strumento, modificando le modalità di calcolo degli indicatori del rischio verso elementi ambientali, per i quali la valutazione inizialmente prevista dal modello risultava meno approfondita e più approssimativa rispetto a quella condotta per il rischio sanitario. Allo scopo, dopo aver approfondito le modalità di valutazione del rischio ambientale nelle principali metodologie di analisi di rischio relativa utilizzate a livello nazionale ed internazionale, si è effettuato un confronto critico tra questi metodi e la metodologia APHIM. Da quest’analisi si sono tratti utili spunti per lo sviluppo di proposte di modifica del metodo e di introduzione nella valutazione di nuovi parametri, per una più accurata valutazione degli impatti potenziali sui comparti ambientali. Un grande impegno è stato inoltre rivolto all’implementazione del modello su supporto informatico. A questo scopo è stato predisposto un geodatabase in ArcGis con i dati di input relativi al territorio regionale e una routine di calcolo per l’elaborazione dei dati, la stima dei rischi e la gerarchizzazione dei siti. In questo modo è stata minimizzata la quantità di operazioni richieste all’operatore, rendendo possibile lo svolgimento delle operazioni in tempi brevi e l’applicazione del modello a un gran numero di siti. La metodologia modificata è stata applicata ad un gruppo di siti contaminati, già esaminati nell’ambito della redazione del piano regionale delle bonifiche. Nel capitolo finale si propone un’analisi critica dei risultati ottenuti ed un confronto con i risultati ottenuti nella precedente applicazione del modello.File | Dimensione | Formato | |
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