The economic situation that our country has been going through in recent years has entailed a policy of spending review that has affected, among others, the healthcare system too, leading to the definition of increasingly strict Regional Healthcare Plans. These factors, as far as hospitals are concerned, have resulted in not only a huge reduction of funds for the purchase of biomedical devices, which are more and more essential to clinical staff for accurate diagnosis and treatment, but also the necessity to reorganize services provided to patients, trying to optimize processes, reduce waste, implement scale economy without burdening citizens and health services. In this context, Laboratory Medicine and Transfusion Medicine, given their features, are two sectors that lend themselves particularly well to a process of reorganization, both at regional and individual hospital level. However it is also true that these two branches have progressively developed as high technology sectors, thanks to the diffusion and employment of biomedical devices which have made it possible to automize/mechanize chemical and clinical activities. This implies that a reorganization process has to contemplate a reconsideration of the correct distribution and location of the equipment used. This thesis, carried out during the internship at the Clinical Engineering Service of A.O. in Desio e Vimercate, starts by analysing the reorganization process of the chemical analytical laboratory network undertaken by the hospital, and by understanding the methods of the Health Technology Management used to administer all the hospital devices. The thesis ends, considering these two aspects, by providing a proposal of reallocation or of different use of the equipment in the various sectors situated in Laboratory Medicine and Transfusion Medicine, in order to promote an appropriate and efficient use of existing instrumentation, considering the limited resources allocated in this period for the purchase of new biomedical devices.

La situazione economica che il nostro Paese ha attraversato negli ultimi anni ha comportato una politica di spending review che ha colpito, tra gli altri, anche il settore sanitario, portando alla definizione di Piani Sanitari Regionali sempre più stringenti. Tutto ciò, a livello delle aziende ospedaliere, si è tradotto da un lato in una forte riduzione dei fondi destinati all’acquisto di apparecchiature biomedicali, che, allo stesso tempo, sono sempre più indispensabili al personale clinico per diagnosi e terapie accurate e precise, dall’altro lato nell’esigenza di riorganizzare i servizi erogati ai pazienti, cercando di ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, mettere in atto economie di scala, senza però gravare sul cittadino e sulle prestazioni erogate. In questo contesto, la Medicina di Laboratorio e la Medicina Trasfusionale, viste le loro caratteristiche, sono due settori che si prestano particolarmente bene ad un processo di riordino, sia a livello regionale che a livello delle singole aziende ospedaliere. È però anche vero che queste due branche si sono sviluppate sempre più come settori ad alto livello tecnologico, grazie alla diffusione e utilizzo di apparecchiature biomedicali che hanno permesso di automatizzare sempre più le analisi chimico-cliniche. Questo implica che un riordino organizzativo delle loro attività non possa certo fare a meno di un ripensamento sulla corretta distribuzione e collocazione delle apparecchiature utilizzate. Questo lavoro di tesi, realizzato durante il tirocinio svolto presso il Servizio di Ingegneria Clinica dell’A.O. di Desio e Vimercate, inizia con l’analisi del percorso di riorganizzazione della rete dei laboratori analisi intrapreso dall’Azienda e con la comprensione delle metodologie di Health Technology Management utilizzate per la gestione del parco macchine aziendale e finisce, grazie all’unione di questi due aspetti, col fornire una proposta di ricollocazione, o comunque di diverso impiego delle apparecchiature presenti nei diversi settori della Medicina di Laboratorio e della Medicina Trasfusionale, in modo tale da favorire un uso appropriato ed efficiente della strumentazione già presente, viste le poche risorse destinate in questi tempi all’acquisto di nuove apparecchiature biomedicali.

Health technology management per la riorganizzazione di un servizio di medicina di laboratorio e di medicina trasfusionale

LEPANTO, VINCENZO
2014/2015

Abstract

The economic situation that our country has been going through in recent years has entailed a policy of spending review that has affected, among others, the healthcare system too, leading to the definition of increasingly strict Regional Healthcare Plans. These factors, as far as hospitals are concerned, have resulted in not only a huge reduction of funds for the purchase of biomedical devices, which are more and more essential to clinical staff for accurate diagnosis and treatment, but also the necessity to reorganize services provided to patients, trying to optimize processes, reduce waste, implement scale economy without burdening citizens and health services. In this context, Laboratory Medicine and Transfusion Medicine, given their features, are two sectors that lend themselves particularly well to a process of reorganization, both at regional and individual hospital level. However it is also true that these two branches have progressively developed as high technology sectors, thanks to the diffusion and employment of biomedical devices which have made it possible to automize/mechanize chemical and clinical activities. This implies that a reorganization process has to contemplate a reconsideration of the correct distribution and location of the equipment used. This thesis, carried out during the internship at the Clinical Engineering Service of A.O. in Desio e Vimercate, starts by analysing the reorganization process of the chemical analytical laboratory network undertaken by the hospital, and by understanding the methods of the Health Technology Management used to administer all the hospital devices. The thesis ends, considering these two aspects, by providing a proposal of reallocation or of different use of the equipment in the various sectors situated in Laboratory Medicine and Transfusion Medicine, in order to promote an appropriate and efficient use of existing instrumentation, considering the limited resources allocated in this period for the purchase of new biomedical devices.
MOTTA, DANIELA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
30-set-2015
2014/2015
La situazione economica che il nostro Paese ha attraversato negli ultimi anni ha comportato una politica di spending review che ha colpito, tra gli altri, anche il settore sanitario, portando alla definizione di Piani Sanitari Regionali sempre più stringenti. Tutto ciò, a livello delle aziende ospedaliere, si è tradotto da un lato in una forte riduzione dei fondi destinati all’acquisto di apparecchiature biomedicali, che, allo stesso tempo, sono sempre più indispensabili al personale clinico per diagnosi e terapie accurate e precise, dall’altro lato nell’esigenza di riorganizzare i servizi erogati ai pazienti, cercando di ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, mettere in atto economie di scala, senza però gravare sul cittadino e sulle prestazioni erogate. In questo contesto, la Medicina di Laboratorio e la Medicina Trasfusionale, viste le loro caratteristiche, sono due settori che si prestano particolarmente bene ad un processo di riordino, sia a livello regionale che a livello delle singole aziende ospedaliere. È però anche vero che queste due branche si sono sviluppate sempre più come settori ad alto livello tecnologico, grazie alla diffusione e utilizzo di apparecchiature biomedicali che hanno permesso di automatizzare sempre più le analisi chimico-cliniche. Questo implica che un riordino organizzativo delle loro attività non possa certo fare a meno di un ripensamento sulla corretta distribuzione e collocazione delle apparecchiature utilizzate. Questo lavoro di tesi, realizzato durante il tirocinio svolto presso il Servizio di Ingegneria Clinica dell’A.O. di Desio e Vimercate, inizia con l’analisi del percorso di riorganizzazione della rete dei laboratori analisi intrapreso dall’Azienda e con la comprensione delle metodologie di Health Technology Management utilizzate per la gestione del parco macchine aziendale e finisce, grazie all’unione di questi due aspetti, col fornire una proposta di ricollocazione, o comunque di diverso impiego delle apparecchiature presenti nei diversi settori della Medicina di Laboratorio e della Medicina Trasfusionale, in modo tale da favorire un uso appropriato ed efficiente della strumentazione già presente, viste le poche risorse destinate in questi tempi all’acquisto di nuove apparecchiature biomedicali.
Tesi di laurea Magistrale
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