Gianfranco Ferré è uno stilista laureato in Architettura che ha avuto fama internazionale nel mondo della moda, differenziandosi per stile, avanguardia e rigore. Percorrendo la storia della moda, all’origine di essa troviamo i primitivi bisogni individuali di pudore, protezione e ornamento, inteso come linguaggio per esprimere la propria identità. Ma il fenomeno della moda è sociale: essa si diffonde sulla base di esigenze di distinzione e appartenenza, mosse da credenze e desideri che trovano la loro forma di espressione nei modi di vivere, più palesemente nell’abbigliamento, che mirano alla definizione di identità sociali: categorie di mestieri, classi sociali, culture, sottoculture. La laurea in Architettura ha dotato Ferré degli strumenti per comprendere la storia e le dinamiche ingenerate dalla moda nella società e nell’individuo, del metodo progettuale per gestire il processo dall’ideazione alla determinazione dell’abito, della visione chiara della sua epoca e delle sue aspettative, conferendole ordine e coerenza mentre le altre discipline, arte, moda e architettura, si frammentavano in tendenze e stilismi. Nelle sue opere concorrono contaminazioni appartenenti ad ogni forma di cultura, veicolate dall’idea alla forma tramite un metodo rigoroso che prevede l’uso del disegno architettonico e l’applicazione delle regole della composizione. Il riferimento è il corpo anatomico; il mezzo per convertire la forma in oggetto è la materia, analizzata nelle sue potenzialità tramite una costante attività di ricerca di innovazione tecnologica. Lo scopo di Ferré: regalare sogni e emozioni. È parere condiviso che la moda sia argomento effimero, eppure il punto di vista da architetto di Ferré apre una prospettiva dove il suo stile, privo di mere finalità commerciali, è dotato di una solida valenza estetica data dall’intenzionalità artistica e ha un linguaggio carico di significati capace di trasformarsi rimanendo attuale nel tempo. Questo conferisce agli abiti di Ferré una validità etica ed estetica che va oltre le mode, ritrovabile nei cinque abiti-opere donati alla cultura, uno per ciascuna delle tematiche che perseguiva e per cui desiderava essere ricordato.

Il contributo dell'archietttura alla moda negli abiti-opere dell'architetto Ferrè

PRAVETTONI, EVA
2014/2015

Abstract

Gianfranco Ferré è uno stilista laureato in Architettura che ha avuto fama internazionale nel mondo della moda, differenziandosi per stile, avanguardia e rigore. Percorrendo la storia della moda, all’origine di essa troviamo i primitivi bisogni individuali di pudore, protezione e ornamento, inteso come linguaggio per esprimere la propria identità. Ma il fenomeno della moda è sociale: essa si diffonde sulla base di esigenze di distinzione e appartenenza, mosse da credenze e desideri che trovano la loro forma di espressione nei modi di vivere, più palesemente nell’abbigliamento, che mirano alla definizione di identità sociali: categorie di mestieri, classi sociali, culture, sottoculture. La laurea in Architettura ha dotato Ferré degli strumenti per comprendere la storia e le dinamiche ingenerate dalla moda nella società e nell’individuo, del metodo progettuale per gestire il processo dall’ideazione alla determinazione dell’abito, della visione chiara della sua epoca e delle sue aspettative, conferendole ordine e coerenza mentre le altre discipline, arte, moda e architettura, si frammentavano in tendenze e stilismi. Nelle sue opere concorrono contaminazioni appartenenti ad ogni forma di cultura, veicolate dall’idea alla forma tramite un metodo rigoroso che prevede l’uso del disegno architettonico e l’applicazione delle regole della composizione. Il riferimento è il corpo anatomico; il mezzo per convertire la forma in oggetto è la materia, analizzata nelle sue potenzialità tramite una costante attività di ricerca di innovazione tecnologica. Lo scopo di Ferré: regalare sogni e emozioni. È parere condiviso che la moda sia argomento effimero, eppure il punto di vista da architetto di Ferré apre una prospettiva dove il suo stile, privo di mere finalità commerciali, è dotato di una solida valenza estetica data dall’intenzionalità artistica e ha un linguaggio carico di significati capace di trasformarsi rimanendo attuale nel tempo. Questo conferisce agli abiti di Ferré una validità etica ed estetica che va oltre le mode, ritrovabile nei cinque abiti-opere donati alla cultura, uno per ciascuna delle tematiche che perseguiva e per cui desiderava essere ricordato.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
30-set-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2015_10_Pravettoni.pdf

non accessibile

Descrizione: Tesi
Dimensione 30 MB
Formato Adobe PDF
30 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/112562