In questa tesi si è trattato un tema molto dibattuto negli ultimi 30 anni circa: l’analisi configurazionale (capitolo 1). Quest’ultima è stata applicata alla scala infraurbana ritenendola utile per la progettazione dei macrospazi, nello specifico, per quanto riguarda questo elaborato i parcheggi (di cui si è fatta un’introduzione al capitolo 2). L’obiettivo è quello di utilizzare l’analisi configurazionale, in particolare alcuni suoi indici, per spiegare un aspetto fondamentale che riguarda il tema dei parcheggi ossia l’occupazione. Ci si è chiesti dunque il motivo per cui gli utenti di un parcheggio tendano ad occupare certi stalli e a lasciarne liberi altri e si è cercato di rispondere a questa domanda nella maniera più ‘scientifica’ possibile ipotizzando anche la costruzione di un piccolo modello e soprattutto rifacendosi sempre ad alcuni dati sperimentali che sono stati raccolti in una campagna d’indagine specifica. A partire dal caso di studio principale (Curno) sul quale è stato condotto uno studio approfondito – si ringrazia la società Systematica per la possibilità data - (capitolo 3.1) si è poi cercato di estendere i risultati ottenuti in termini modellistici ad altri casi di studio che sono stati analizzati nella stessa maniera: Taranto (capitolo 3.2) e Fano (capitolo 3.3). Si è voluto poi applicare lo ‘strumento’ creato per testarne l’utilità in ambito progettuale (capitolo 4.1) con l’obiettivo di affiancare lo stesso ai tradizionali metodi di pianificazione utilizzati per la costruzione dei parcheggi in modo tale da portare dei vantaggi in termini di qualità di sfruttamento dello spazio a disposizione. Il capitolo 4.2 contiene un approfondimento sul caso di Curno basato sulla riconfigurazione del layout del parcheggio. Infine, oltre a trarre le conclusioni (capitolo 5) sul lavoro effettuato sono state discusse le possibili migliorie da apportare rispetto a quanto già fatto e si sono poste le basi per un lavoro di ricerca futuro riguardante lo stesso ambito. Il capitolo 6 invece contiene un’appendice di cui fanno parte le mappe commentate relative ai casi di studio di Taranto e Fano.
Applicazione della space syntax analysis alla progettazione architettonico-urbanistica : il caso dei parcheggi dei centri commerciali
BACCINELLI, SIMONE
2014/2015
Abstract
In questa tesi si è trattato un tema molto dibattuto negli ultimi 30 anni circa: l’analisi configurazionale (capitolo 1). Quest’ultima è stata applicata alla scala infraurbana ritenendola utile per la progettazione dei macrospazi, nello specifico, per quanto riguarda questo elaborato i parcheggi (di cui si è fatta un’introduzione al capitolo 2). L’obiettivo è quello di utilizzare l’analisi configurazionale, in particolare alcuni suoi indici, per spiegare un aspetto fondamentale che riguarda il tema dei parcheggi ossia l’occupazione. Ci si è chiesti dunque il motivo per cui gli utenti di un parcheggio tendano ad occupare certi stalli e a lasciarne liberi altri e si è cercato di rispondere a questa domanda nella maniera più ‘scientifica’ possibile ipotizzando anche la costruzione di un piccolo modello e soprattutto rifacendosi sempre ad alcuni dati sperimentali che sono stati raccolti in una campagna d’indagine specifica. A partire dal caso di studio principale (Curno) sul quale è stato condotto uno studio approfondito – si ringrazia la società Systematica per la possibilità data - (capitolo 3.1) si è poi cercato di estendere i risultati ottenuti in termini modellistici ad altri casi di studio che sono stati analizzati nella stessa maniera: Taranto (capitolo 3.2) e Fano (capitolo 3.3). Si è voluto poi applicare lo ‘strumento’ creato per testarne l’utilità in ambito progettuale (capitolo 4.1) con l’obiettivo di affiancare lo stesso ai tradizionali metodi di pianificazione utilizzati per la costruzione dei parcheggi in modo tale da portare dei vantaggi in termini di qualità di sfruttamento dello spazio a disposizione. Il capitolo 4.2 contiene un approfondimento sul caso di Curno basato sulla riconfigurazione del layout del parcheggio. Infine, oltre a trarre le conclusioni (capitolo 5) sul lavoro effettuato sono state discusse le possibili migliorie da apportare rispetto a quanto già fatto e si sono poste le basi per un lavoro di ricerca futuro riguardante lo stesso ambito. Il capitolo 6 invece contiene un’appendice di cui fanno parte le mappe commentate relative ai casi di studio di Taranto e Fano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2015_9_Baccinelli.pdf
accessibile in internet per tutti
Dimensione
9.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/112622