This thesis work was born from the curiosity of how design can contribute to the Colombian society, now that this one is living a historical transformation towards reaching peace within its territory. This transformation will require a collective effort from diverse sectors of the society to provide the better of each one in order to reach this objective. But in the rush to propose, offer and delivering solutions to the most pressing needs the war has left, the approach taken by many projects seems to be ‘jumping’ one essential step: The trust building between the involved actors and consequently the society in general, that has been left in a second plane hoping it to happen as an implicit side effect of the proposed solutions. This work starts from this consideration and constitutes a proposal to go ‘one step back’, and start over from this very ‘obvious’ but somehow neglected basic point, presenting design as an agent of change capable of providing an innovative vision and option for the Colombian post conflict within the diverse social transition programs and public policies that must be developed to face the challenges coming ahead. It starts by outlining the field of work of design within social innovation and the public sector. Nowadays we are witnessing an increasing discussion about the relationship between designers (specially service and strategic ones), governmental employees and agencies, working on diverse initiatives for social and public innovation, in which new meanings, ways of interaction and relationships between the government and the population are being developed; proving design, its strategies, tools and skills, as a relevant and important partner to improve the design and delivery of government services and policies. Then the situation of Colombia towards the post conflict is presented and analyzed as the context to work on. This situation the country will be facing soon causes that the political will and economic capacity of the government will be moving to set up and develop new strategies and programs that must be able to respond effectively to the necessities and requirements of the population within the dynamics of a rapidly changing society; constituting like this a proper opportunity of intervention for design and design experts as established before. Besides, diverse international experiences on social innovation and participatory design, are gather together as case studies in order to comprehend the role design experts can play in such initiatives, with the tools and methodologies used. Plus some national ongoing ‘alternative’ initiatives aimed at the post conflict, are reviewed to understand better the context, its participants, alliances, and political frameworks. These case studies are analyzed, and then it is propose the design of a scenario for the Colombian post conflict, where social conversations can take place and the natural creativity of the population can be integrated with the capabilities of expert design, to imagine, discuss and create a common set of mind to facilitate the future development of social initiatives . The scenario correspond to the proposal named “The Genius Loci Encounters” that has as main objective to provide an option of an ‘alternative’ public policy for the post conflict. By creating a design-oriented scenario in which to re-generate the social tissue, create a favorable environment for a ‘trusting community’ to be born and to build up narratives of prosperity, allowing social conversations to happen aimed at the co-imagination and co-creation of new visions for the territory and its inhabitants; letting people that once was segregated and whose lives have been defined in terms of war, to (re) discover the power of collaboration, thus letting them be those who decided what and who they want to be in this new future. It also pretends to fill up a blank apparently found in the offer of alternative policies for the post conflict, by focusing the work on the rural areas, where, although being highly affected by the war, do not count with innovative enough offers to overcome the challenges to come. By taking communities as potential agents of positive change and social transformation this proposal constitute a new vision and approach for the post conflict, not in terms of the short or medium terms, but as a possibility of transformation on the long term and the final destruction of paradigms and the conception of a new collaborative way of social construction for the future .

Questo lavoro di tesi nasce dalla curiosità su come il design può contribuire alla società colombiana, ora che questa sta vivendo una trasformazione storica verso il raggiungimento della pace nel suo territorio. Questa trasformazione richiede uno sforzo collettivo di molti settori della società e ciascuno di essi deve provvedere a fare del suo meglio al fine di raggiungere questo obiettivo. Ma nella fretta di proporre, offrire e fornire soluzioni ai bisogni più urgenti che la guerra ha lasciato, l’approccio adottato da molti progetti sembra ‘saltare’ un passo essenziale: la costruzione della fiducia tra gli attori coinvolti e di conseguenza la società in generale; infatti questa è stata lasciata in secondo piano, nella speranza che accada come effetto collaterale implicito delle soluzioni proposte. Il lavoro di tesi comincia da questa considerazione e propone di fare ‘un passo indietro’ e ripartire da tale ‘ovvietà’, che in qualche modo è stata trascurata come punto fondamentale; tutto ciò si concretizza presentando il design come un agente di cambiamento in grado di fornire una visione innovativa, e fornendo molteplici opzioni per il post conflitto colombiano nell’ambito dei diversi programmi di transizione sociale e politiche pubbliche che devono essere sviluppate per affrontare le sfide a venire. Si inizia con il delineare il campo di lavoro del design all’interno del’ innovazione sociale e il settore pubblico. Oggi giorno infatti stiamo assistendo ad un accrescimento dei rapporti tra designer (in particolar modo quelli dei servizi e quelli strategici), dipendenti governativi e le agenzie che lavorano a diverse iniziative per l’innovazione sociale e pubblica. In questo contesto le modalità di interazione e le relazioni tra il governo e la popolazione, ancora in fase di sviluppo, dimostrano come il design con le sue strategie, i suoi strumenti e le sue competenze è un partner fondamentale per migliorare la progettazione e la fornitura di politiche e servizi pubblici. Quindi, la situazione della Colombia del post conflitto viene presentata e analizzata come contesto di lavoro. Infatti la situazione post-bellica che il paese dovrà affrontare farà sì che la volontà politica e le capacità economiche del governo si muovano per creare e sviluppare nuove strategie oltre che a programmi in grado di rispondere efficacemente alle necessità della popolazione all’interno delle dinamiche di una società in rapido cambiamento. In questo modo si verrà a costituire una vera e propria opportunità per un esperto di design di intervenire con la progettazione, come stabilito in precedenza. Inoltre, diverse esperienze internazionali in materia di innovazione sociale e progettazione partecipativa, propongono casi di studio allo scopo di comprendere il ruolo che gli esperti di design giocano in tali iniziative; in più, vengono analizzate alcune iniziative nazionali alternative’, specializzate nel post-conflitto, al fine di assimilare meglio il contesto, i suoi partecipanti, le alleanze e il quadro politico. Successivamente viene poi proposta la progettazione di uno scenario per il post-conflitto colombiano, in cui la creatività naturale della popolazione si fonde con le competenze di progettazione degli esperti per immaginare, discutere e creare una visione comune che potrà facilitare il futuro dello sviluppo di iniziative sociali. Lo scenario corrisponde alla proposta denominata “The Genius Loci Encounters” che ha come obiettivo principale quello di fornire la possibilità di una politica pubblica ‘alternativa’ per il post-conflitto attraverso la creazione di uno scenario design-oriented in cui ri-generare il tessuto sociale, creare un ambiente favorevole per una ‘comunità di fiducia’, di nascere e di costruire narrazioni di prosperità, permettendo conversazioni sociali accadere volti un co-immaginazione e co-creazione di nuove visioni per il territorio ed i suoi abitanti; permettere alla gente che una volta era segregato e le cui vite sono state definite in termini di guerra, per (ri) scoprire il potere della collaborazione, lasciando quindi loro di essere quelli che decidono cosa e chi vogliono essere in questo nuovo futuro. Pretende anche di riempire un vuoto apparentemente trovato nell’offerta di politiche alternative per il conflitto posto, puntando il lavoro sulle aree rurali, dove, pur essendo fortemente colpita dalla guerra, non contano con offerte abbastanza innovativi per superare la le sfide a venire. Lo scenario proposto corrisponde al nome di “The Genius Loci Encounters” 2 ed ha come obiettivo principale quello di fornire una politica pubblica ‘alternativa’ per il post-conflitto attraverso la creazione di uno scenario design-oriented. Tale scenario propone di rigenerare il tessuto sociale, di creare un ambiente favorevole per una ‘comunità di fiducia’, di costruire i primi concetti di prosperità permettendo, tramite dialoghi sociali, di co-immaginare e co-creare nuove visioni per il territorio e per i suoi abitanti. Inoltre permette alla gente, le cui vite sono state separate e condizionate dalla guerra, di riscoprire il potere della collaborazione, lasciandoli liberi di essere quello che vogliono in questo nuovo futuro. Infine pretende anche di riempire il vuoto apparentemente colmato dalle offerte politiche, puntando sul lavoro nelle aree rurali che, pur essendo colpite dalla guerra, non possono contare su offerte innovative per superare le difficoltà e affrontare le sfide a venire. Prendendo la comunità come potenziale agente di cambiamento positivo e di trasformazione sociale, tale proposta costituisce una nuova visione per il post-conflitto, non da attuare in brevi tempistiche, ma da considerare come una possibilità di trasformazione a lungo termine con la distruzione finale di molti paradigmi e la costituzione di un nuovo modo di collaborare per definire una nuova società del futuro.

The genius loci encounters. Building a design oriented scenario to foster social conversations for the Colombian post-conflict

ARIAS RODRIGUEZ, LINA MARIA
2014/2015

Abstract

This thesis work was born from the curiosity of how design can contribute to the Colombian society, now that this one is living a historical transformation towards reaching peace within its territory. This transformation will require a collective effort from diverse sectors of the society to provide the better of each one in order to reach this objective. But in the rush to propose, offer and delivering solutions to the most pressing needs the war has left, the approach taken by many projects seems to be ‘jumping’ one essential step: The trust building between the involved actors and consequently the society in general, that has been left in a second plane hoping it to happen as an implicit side effect of the proposed solutions. This work starts from this consideration and constitutes a proposal to go ‘one step back’, and start over from this very ‘obvious’ but somehow neglected basic point, presenting design as an agent of change capable of providing an innovative vision and option for the Colombian post conflict within the diverse social transition programs and public policies that must be developed to face the challenges coming ahead. It starts by outlining the field of work of design within social innovation and the public sector. Nowadays we are witnessing an increasing discussion about the relationship between designers (specially service and strategic ones), governmental employees and agencies, working on diverse initiatives for social and public innovation, in which new meanings, ways of interaction and relationships between the government and the population are being developed; proving design, its strategies, tools and skills, as a relevant and important partner to improve the design and delivery of government services and policies. Then the situation of Colombia towards the post conflict is presented and analyzed as the context to work on. This situation the country will be facing soon causes that the political will and economic capacity of the government will be moving to set up and develop new strategies and programs that must be able to respond effectively to the necessities and requirements of the population within the dynamics of a rapidly changing society; constituting like this a proper opportunity of intervention for design and design experts as established before. Besides, diverse international experiences on social innovation and participatory design, are gather together as case studies in order to comprehend the role design experts can play in such initiatives, with the tools and methodologies used. Plus some national ongoing ‘alternative’ initiatives aimed at the post conflict, are reviewed to understand better the context, its participants, alliances, and political frameworks. These case studies are analyzed, and then it is propose the design of a scenario for the Colombian post conflict, where social conversations can take place and the natural creativity of the population can be integrated with the capabilities of expert design, to imagine, discuss and create a common set of mind to facilitate the future development of social initiatives . The scenario correspond to the proposal named “The Genius Loci Encounters” that has as main objective to provide an option of an ‘alternative’ public policy for the post conflict. By creating a design-oriented scenario in which to re-generate the social tissue, create a favorable environment for a ‘trusting community’ to be born and to build up narratives of prosperity, allowing social conversations to happen aimed at the co-imagination and co-creation of new visions for the territory and its inhabitants; letting people that once was segregated and whose lives have been defined in terms of war, to (re) discover the power of collaboration, thus letting them be those who decided what and who they want to be in this new future. It also pretends to fill up a blank apparently found in the offer of alternative policies for the post conflict, by focusing the work on the rural areas, where, although being highly affected by the war, do not count with innovative enough offers to overcome the challenges to come. By taking communities as potential agents of positive change and social transformation this proposal constitute a new vision and approach for the post conflict, not in terms of the short or medium terms, but as a possibility of transformation on the long term and the final destruction of paradigms and the conception of a new collaborative way of social construction for the future .
ARC III - Scuola del Design
1-ott-2015
2014/2015
Questo lavoro di tesi nasce dalla curiosità su come il design può contribuire alla società colombiana, ora che questa sta vivendo una trasformazione storica verso il raggiungimento della pace nel suo territorio. Questa trasformazione richiede uno sforzo collettivo di molti settori della società e ciascuno di essi deve provvedere a fare del suo meglio al fine di raggiungere questo obiettivo. Ma nella fretta di proporre, offrire e fornire soluzioni ai bisogni più urgenti che la guerra ha lasciato, l’approccio adottato da molti progetti sembra ‘saltare’ un passo essenziale: la costruzione della fiducia tra gli attori coinvolti e di conseguenza la società in generale; infatti questa è stata lasciata in secondo piano, nella speranza che accada come effetto collaterale implicito delle soluzioni proposte. Il lavoro di tesi comincia da questa considerazione e propone di fare ‘un passo indietro’ e ripartire da tale ‘ovvietà’, che in qualche modo è stata trascurata come punto fondamentale; tutto ciò si concretizza presentando il design come un agente di cambiamento in grado di fornire una visione innovativa, e fornendo molteplici opzioni per il post conflitto colombiano nell’ambito dei diversi programmi di transizione sociale e politiche pubbliche che devono essere sviluppate per affrontare le sfide a venire. Si inizia con il delineare il campo di lavoro del design all’interno del’ innovazione sociale e il settore pubblico. Oggi giorno infatti stiamo assistendo ad un accrescimento dei rapporti tra designer (in particolar modo quelli dei servizi e quelli strategici), dipendenti governativi e le agenzie che lavorano a diverse iniziative per l’innovazione sociale e pubblica. In questo contesto le modalità di interazione e le relazioni tra il governo e la popolazione, ancora in fase di sviluppo, dimostrano come il design con le sue strategie, i suoi strumenti e le sue competenze è un partner fondamentale per migliorare la progettazione e la fornitura di politiche e servizi pubblici. Quindi, la situazione della Colombia del post conflitto viene presentata e analizzata come contesto di lavoro. Infatti la situazione post-bellica che il paese dovrà affrontare farà sì che la volontà politica e le capacità economiche del governo si muovano per creare e sviluppare nuove strategie oltre che a programmi in grado di rispondere efficacemente alle necessità della popolazione all’interno delle dinamiche di una società in rapido cambiamento. In questo modo si verrà a costituire una vera e propria opportunità per un esperto di design di intervenire con la progettazione, come stabilito in precedenza. Inoltre, diverse esperienze internazionali in materia di innovazione sociale e progettazione partecipativa, propongono casi di studio allo scopo di comprendere il ruolo che gli esperti di design giocano in tali iniziative; in più, vengono analizzate alcune iniziative nazionali alternative’, specializzate nel post-conflitto, al fine di assimilare meglio il contesto, i suoi partecipanti, le alleanze e il quadro politico. Successivamente viene poi proposta la progettazione di uno scenario per il post-conflitto colombiano, in cui la creatività naturale della popolazione si fonde con le competenze di progettazione degli esperti per immaginare, discutere e creare una visione comune che potrà facilitare il futuro dello sviluppo di iniziative sociali. Lo scenario corrisponde alla proposta denominata “The Genius Loci Encounters” che ha come obiettivo principale quello di fornire la possibilità di una politica pubblica ‘alternativa’ per il post-conflitto attraverso la creazione di uno scenario design-oriented in cui ri-generare il tessuto sociale, creare un ambiente favorevole per una ‘comunità di fiducia’, di nascere e di costruire narrazioni di prosperità, permettendo conversazioni sociali accadere volti un co-immaginazione e co-creazione di nuove visioni per il territorio ed i suoi abitanti; permettere alla gente che una volta era segregato e le cui vite sono state definite in termini di guerra, per (ri) scoprire il potere della collaborazione, lasciando quindi loro di essere quelli che decidono cosa e chi vogliono essere in questo nuovo futuro. Pretende anche di riempire un vuoto apparentemente trovato nell’offerta di politiche alternative per il conflitto posto, puntando il lavoro sulle aree rurali, dove, pur essendo fortemente colpita dalla guerra, non contano con offerte abbastanza innovativi per superare la le sfide a venire. Lo scenario proposto corrisponde al nome di “The Genius Loci Encounters” 2 ed ha come obiettivo principale quello di fornire una politica pubblica ‘alternativa’ per il post-conflitto attraverso la creazione di uno scenario design-oriented. Tale scenario propone di rigenerare il tessuto sociale, di creare un ambiente favorevole per una ‘comunità di fiducia’, di costruire i primi concetti di prosperità permettendo, tramite dialoghi sociali, di co-immaginare e co-creare nuove visioni per il territorio e per i suoi abitanti. Inoltre permette alla gente, le cui vite sono state separate e condizionate dalla guerra, di riscoprire il potere della collaborazione, lasciandoli liberi di essere quello che vogliono in questo nuovo futuro. Infine pretende anche di riempire il vuoto apparentemente colmato dalle offerte politiche, puntando sul lavoro nelle aree rurali che, pur essendo colpite dalla guerra, non possono contare su offerte innovative per superare le difficoltà e affrontare le sfide a venire. Prendendo la comunità come potenziale agente di cambiamento positivo e di trasformazione sociale, tale proposta costituisce una nuova visione per il post-conflitto, non da attuare in brevi tempistiche, ma da considerare come una possibilità di trasformazione a lungo termine con la distruzione finale di molti paradigmi e la costituzione di un nuovo modo di collaborare per definire una nuova società del futuro.
Tesi di laurea Magistrale
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