L’agricoltura nella valle del Sangro, Chieti, è in rapida evoluzione ed esige maggiore efficienza nella produzione di sostanze alimentari per l’industria e il commercio più “sicure e naturali” sia per assicurare il ripopolamento, sia per garantire buona qualità di vita, sia per evitare migrazioni e per offrire un servizio conservativo del territorio. L’agricoltura nel Sangro è caratterizzata da piccole realtà attive a livello locale o nazionale, ad eccezione di vino e olio con un buon mercato estero. Questo progetto si pone come obiettivo di valorizzare le produzioni d’eccellenza, Montepulciano d’Abruzzo, e di immaginare un nuovo cluster economico, produttivo e logistico, che proietti la zona sul mercato globale. L’analisi si articola in due fasi. Una prima indaga il sistema ambientale e infrastrutturale della struttura metropolitana analizzando elementi geografici di connessione a garanzia di un sistema logistico ottimale tra territorio e produzione. Una seconda fase orientata sui percorsi della memoria, i tratturi, e sui percorsi militari luogo di cruenti scontri nella Seconda Guerra Mondiale. Il concept propone tre temi: il primo costituito da un impianto produttivo di vino e olio; il secondo costituito da un cluster logistico, supportato da un sistema aeroportuale, per commercializzare il prodotto trasformato; il terzo costituito da servizi di supporto al turismo rivisitando la relazione tra sfera logistica e sfera turistica marina. Il progetto architettonico della tesi è il cluster produttivo concepito su un’estensione di 50 ettari lungo il Sangro, Comune di Atessa. Il progetto prevede un sistema consorziale di cantine e frantoi e un sistema di centri artigianali. La sfera pubblica è costituita da un centro universitario di ricerca di biotecnologie e da un mercato espositivo per la vendita diretta dei prodotti agricoli e artigianali della Valle. Questa tesi ha l’obiettivo di suggerire anziché un’attuale produzione metalmeccanica ed elettronica un modello di sviluppo eco-sostenibile che valorizzi le vocazioni produttive locali avulso dal concetto di eterotopia dell’industria quindi non più legato allo stabilimento, ma aperto al paesaggio agricolo.
Agro-industria metropolitana. La valle del Sangro tra turismo e produzione agricola
SARACENI, FLAVIO
2014/2015
Abstract
L’agricoltura nella valle del Sangro, Chieti, è in rapida evoluzione ed esige maggiore efficienza nella produzione di sostanze alimentari per l’industria e il commercio più “sicure e naturali” sia per assicurare il ripopolamento, sia per garantire buona qualità di vita, sia per evitare migrazioni e per offrire un servizio conservativo del territorio. L’agricoltura nel Sangro è caratterizzata da piccole realtà attive a livello locale o nazionale, ad eccezione di vino e olio con un buon mercato estero. Questo progetto si pone come obiettivo di valorizzare le produzioni d’eccellenza, Montepulciano d’Abruzzo, e di immaginare un nuovo cluster economico, produttivo e logistico, che proietti la zona sul mercato globale. L’analisi si articola in due fasi. Una prima indaga il sistema ambientale e infrastrutturale della struttura metropolitana analizzando elementi geografici di connessione a garanzia di un sistema logistico ottimale tra territorio e produzione. Una seconda fase orientata sui percorsi della memoria, i tratturi, e sui percorsi militari luogo di cruenti scontri nella Seconda Guerra Mondiale. Il concept propone tre temi: il primo costituito da un impianto produttivo di vino e olio; il secondo costituito da un cluster logistico, supportato da un sistema aeroportuale, per commercializzare il prodotto trasformato; il terzo costituito da servizi di supporto al turismo rivisitando la relazione tra sfera logistica e sfera turistica marina. Il progetto architettonico della tesi è il cluster produttivo concepito su un’estensione di 50 ettari lungo il Sangro, Comune di Atessa. Il progetto prevede un sistema consorziale di cantine e frantoi e un sistema di centri artigianali. La sfera pubblica è costituita da un centro universitario di ricerca di biotecnologie e da un mercato espositivo per la vendita diretta dei prodotti agricoli e artigianali della Valle. Questa tesi ha l’obiettivo di suggerire anziché un’attuale produzione metalmeccanica ed elettronica un modello di sviluppo eco-sostenibile che valorizzi le vocazioni produttive locali avulso dal concetto di eterotopia dell’industria quindi non più legato allo stabilimento, ma aperto al paesaggio agricolo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/112965