ABSTRACT La nostra tesi tratta il tema dello spazio pubblico relativo alla periferia occidentale di Milano. L’intento è quello di riattivare una parte di città a oggi problematica attraverso l’introduzione di un nuovo sistema di spazi pubblici capace di interagire sia con la scala urbana che con la scala locale. L’analisi svolta mette in luce un fenomeno diffuso di disordine e rileva una parte di città sviluppata in una serie di episodi non connessi tra loro e incapaci di definire una chiara identità urbana. Parallelamente, lo studio condotto evidenzia una gestione superficiale dello spazio pubblico, spesso risultato dell’applicazione di regole e standard quantitativi: ciò, oltre a influire sulla qualità dello spazio pubblico stesso, è causa principale di un vero e proprio spreco di superficie urbana. In questa tesi, attraverso una riflessione sullo spazio pubblico, ci proponiamo di introdurre elementi ordinatori dello spazio e, sfruttando le potenzialità che l’area offre, di creare un nuovo sistema capace di rispondere ai problemi tanto relativi alla città quanto alla vita di quartiere. Su scala urbana abbiamo puntato sulla creazione di un nuovo sistema infrastrutturale di spazi pubblici che, incrociato a quello esistente, non solo ripristini un contatto diretto tra i grandi parchi, irrobustendo quindi la cintura verde che corona la città, ma si assume anche la responsabilità del recupero di un arcipelago di vuoti urbani ad oggi ignorati. Con vuoti urbani intendiamo, in questo lavoro, sia superfici abbandonate o di risulta, sia superfici male o poco gestite: è proprio attraverso questi spazi che troviamo l’occasione per tornare a fare città. Su scala architettonica abbiamo invece approfondito il disegno di spazio pubblico, che in questo lavoro assume valore in funzione della nuova rete e di piccoli edifici che ancorandosi al suolo diventano punti saldi a favore del sistema. Proponiamo quindi quattro infrastrutture, ognuna con un carattere e un tema differente. A seconda del tema, nato dalla vocazione spaziale e funzionale delle aree attraversate, si determina l’indirizzo progettuale della singola infrastruttura e delle superfici da essa incluse. L’operazione di analisi incrociata alla strategia ha orientato lo sviluppo di quattro progetti paralleli, correlati tematicamente in due coppie. I singoli interventi, oltre a una strategia comune, condividono lo stesso metodo: a una lettura della città - da un lato come involucro fisico e contenitore di funzioni e dall’altro come spazio di transito e luogo della collettività - si affianca un nuovo elemento che rimette in discussione le gerarchie spaziali. L’intersezione tra questi fattori genera un progetto che tenta di ristabilire un equilibrio e un ordine tra tutti gli elementi in gioco. Nello specifico, una volta definita l’immagine e il carattere dell’infrastruttura, ci concentriamo sull’approfondimento di alcuni suoi tratti e di alcune superfici che essa tocca e su cui si appoggia, forti della tensione che la strategia impone a una scala più ampia. I progetti sviluppati si propongono dunque come esemplificazione concreta di un sistema che cerca di innestarsi nella nostra parte di città come elemento positivo di rigenerazione urbana e allo stesso tempo, grazie alla definizione di un metodo generale, può essere applicato in altre aree di città con problemi analoghi.
Ricami urbani. Un sistema di spazi pubblici per la periferia occidentale di Milano
ZUCCHELLI, CATERINA MARIA;DEGLI OCCHI, IRENE
2014/2015
Abstract
ABSTRACT La nostra tesi tratta il tema dello spazio pubblico relativo alla periferia occidentale di Milano. L’intento è quello di riattivare una parte di città a oggi problematica attraverso l’introduzione di un nuovo sistema di spazi pubblici capace di interagire sia con la scala urbana che con la scala locale. L’analisi svolta mette in luce un fenomeno diffuso di disordine e rileva una parte di città sviluppata in una serie di episodi non connessi tra loro e incapaci di definire una chiara identità urbana. Parallelamente, lo studio condotto evidenzia una gestione superficiale dello spazio pubblico, spesso risultato dell’applicazione di regole e standard quantitativi: ciò, oltre a influire sulla qualità dello spazio pubblico stesso, è causa principale di un vero e proprio spreco di superficie urbana. In questa tesi, attraverso una riflessione sullo spazio pubblico, ci proponiamo di introdurre elementi ordinatori dello spazio e, sfruttando le potenzialità che l’area offre, di creare un nuovo sistema capace di rispondere ai problemi tanto relativi alla città quanto alla vita di quartiere. Su scala urbana abbiamo puntato sulla creazione di un nuovo sistema infrastrutturale di spazi pubblici che, incrociato a quello esistente, non solo ripristini un contatto diretto tra i grandi parchi, irrobustendo quindi la cintura verde che corona la città, ma si assume anche la responsabilità del recupero di un arcipelago di vuoti urbani ad oggi ignorati. Con vuoti urbani intendiamo, in questo lavoro, sia superfici abbandonate o di risulta, sia superfici male o poco gestite: è proprio attraverso questi spazi che troviamo l’occasione per tornare a fare città. Su scala architettonica abbiamo invece approfondito il disegno di spazio pubblico, che in questo lavoro assume valore in funzione della nuova rete e di piccoli edifici che ancorandosi al suolo diventano punti saldi a favore del sistema. Proponiamo quindi quattro infrastrutture, ognuna con un carattere e un tema differente. A seconda del tema, nato dalla vocazione spaziale e funzionale delle aree attraversate, si determina l’indirizzo progettuale della singola infrastruttura e delle superfici da essa incluse. L’operazione di analisi incrociata alla strategia ha orientato lo sviluppo di quattro progetti paralleli, correlati tematicamente in due coppie. I singoli interventi, oltre a una strategia comune, condividono lo stesso metodo: a una lettura della città - da un lato come involucro fisico e contenitore di funzioni e dall’altro come spazio di transito e luogo della collettività - si affianca un nuovo elemento che rimette in discussione le gerarchie spaziali. L’intersezione tra questi fattori genera un progetto che tenta di ristabilire un equilibrio e un ordine tra tutti gli elementi in gioco. Nello specifico, una volta definita l’immagine e il carattere dell’infrastruttura, ci concentriamo sull’approfondimento di alcuni suoi tratti e di alcune superfici che essa tocca e su cui si appoggia, forti della tensione che la strategia impone a una scala più ampia. I progetti sviluppati si propongono dunque come esemplificazione concreta di un sistema che cerca di innestarsi nella nostra parte di città come elemento positivo di rigenerazione urbana e allo stesso tempo, grazie alla definizione di un metodo generale, può essere applicato in altre aree di città con problemi analoghi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/113161