The research addresses the issue of the Urban Health and aims to quantify the effects of cycling and walking on human health. Physical inactivity is the fourth main risk factor in the world (after tobacco, unhealthy diet and alcohol) of non-communicable chronic diseases, which are the cause of most deaths worldwide. Moving by foot and by bicycle could help raise the level of daily physical activity of the population; one of the factors affecting the choice of mode of transport is the urban context. Urban planning becomes essential for this scope and the present study demonstrates the benefits of an improved cycle network of district 7 in the west of Milan, which could increase the current levels of cycling and so bring health benefits to individuals and collectivity. The methodology revolves around the ‘’Health Economic Assessment Tool“ by the WHO that is able to quantify the economic benefits to health from a certain amount of walking or cycling. In order to collect the necessary data for its operation we have collaborated with the local healthcare company regarding the state of health in the area 7 and we have instead built a questionnaire on attitude to use of bicycle. The questionnaire was administered to a sample of 345 people, the 2 ‰ of the residents of the district 7. The collected responses say that if the cycle network was implemented safely and capillary there would be more cyclists and more time spent on bike. In this hypothetical scenario we would have about 14 deaths less per year among the population who uses the bike (86,545 people) compared to 221 annual deaths in the same population that do not practice cycling. Compared to the current amount of cycling we would have in this hypothetical scenario 3% of protective benefits more with an average gain per year for ten years of about € 24 million. These benefits must be reduced by the cost of the new network path assumed in the study, estimated in 20 million in 10 years (considering construction, maintenance and promotion costs). The difference in cost benefit is always positive in a decade with an average gain per year of about 22 million. In the evaluation it was quantified only the reduction of mortality related to increases in cycling, but we have to keep in mind there are also benefits related to the reduction of morbidity, pollution, traffic, accidents and noise. The results confirm what was reported in other studies: the economic benefits for the community related to the implementation of cycling infrastructure surmount the investment costs.

La ricerca affronta il tema dell’Urban Health e si pone l’obiettivo di quantificare gli effetti della mobilità ciclo-pedonale sulla salute dell’uomo. L’inattività fisica è infatti al quarto posto nel mondo (dopo tabacco, dieta non sana e alcol) tra i principali fattori di rischio delle malattie cronico-degenerative non trasmissibili, che comportano la maggior parte dei decessi a livello mondiale. Gli spostamenti a piedi o in bicicletta potrebbero contribuire ad aumentare il livello di attività fisica quotidiana della popolazione e uno dei fattori che condiziona la scelta della modalità di trasporto è il contesto urbano. La pianificazione urbanistica diventa quindi fondamentale in quest’ambito e il presente studio dimostra i benefici derivanti da un miglioramento della rete ciclabile della circoscrizione 7 nell’ovest di Milano che potrebbe aumentare gli attuali livelli di ciclismo e portare così benefici sanitari e non solo a individui e collettività. La metodologia seguita gravita attorno all’ “Health Economic Assessment Tool”, strumento a cura dell’OMS in grado di quantificare economicamente i benefici per la salute derivanti da una certa quantità di walking o cycling. Per collezionare i dati necessari per il suo funzionamento si è collaborato con l’ASL locale per quanto riguarda lo stato di salute in zona 7 e si è invece costruito un questionario sull’uso presente e potenziale della bicicletta somministrato a 345 persone (il 2 ‰ dei residenti della circoscrizione 7). Le risposte raccolte dicono che se la rete ciclabile fosse implementata in modo sicuro e capillare avremmo un maggior numero di ciclisti e più tempo passato sul mezzo a due ruote. Con questo nuovo livello di ciclismo avremmo tra la popolazione che utilizza la bici (86.545 persone) circa 14 morti in meno all’anno rispetto ai 221 che muoiono ogni anno nella stessa popolazione che non pratica ciclismo. Rispetto alla quantità di ciclismo attuale avremmo nello scenario ipotetico il 3% di benefici protettivi in più con un guadagno medio annuo per dieci anni di circa 24 milioni di Euro. A questi benefici vanno sottratti i costi di implementazione della rete ciclabile ipotizzata nello studio, stimati in 20 milioni in 10 anni (considerando spese di costruzione, manutenzione e promozione). La differenza costi benefici è sempre positiva nell’arco di un decennio con un guadagno medio per ogni anno di circa 22 milioni. Nella valutazione è stata quantificata solo la riduzione di mortalità correlata agli aumenti di ciclismo, ma da tenere in considerazione vi sono anche i benefici correlati alla riduzione di morbilità, inquinamento, traffico, incidenti e rumore. I risultati emersi confermano quanto riportato anche in altri studi e cioè che i benefici economici per la collettività correlati all’aumento di ciclismo generato dall’implementazione dell’infrastruttura superano di gran lunga i costi di investimento.

Cyclability and urban health : quantificare la mobilità attiva e le ricadute sulla salute

BOATI, LORENZO
2014/2015

Abstract

The research addresses the issue of the Urban Health and aims to quantify the effects of cycling and walking on human health. Physical inactivity is the fourth main risk factor in the world (after tobacco, unhealthy diet and alcohol) of non-communicable chronic diseases, which are the cause of most deaths worldwide. Moving by foot and by bicycle could help raise the level of daily physical activity of the population; one of the factors affecting the choice of mode of transport is the urban context. Urban planning becomes essential for this scope and the present study demonstrates the benefits of an improved cycle network of district 7 in the west of Milan, which could increase the current levels of cycling and so bring health benefits to individuals and collectivity. The methodology revolves around the ‘’Health Economic Assessment Tool“ by the WHO that is able to quantify the economic benefits to health from a certain amount of walking or cycling. In order to collect the necessary data for its operation we have collaborated with the local healthcare company regarding the state of health in the area 7 and we have instead built a questionnaire on attitude to use of bicycle. The questionnaire was administered to a sample of 345 people, the 2 ‰ of the residents of the district 7. The collected responses say that if the cycle network was implemented safely and capillary there would be more cyclists and more time spent on bike. In this hypothetical scenario we would have about 14 deaths less per year among the population who uses the bike (86,545 people) compared to 221 annual deaths in the same population that do not practice cycling. Compared to the current amount of cycling we would have in this hypothetical scenario 3% of protective benefits more with an average gain per year for ten years of about € 24 million. These benefits must be reduced by the cost of the new network path assumed in the study, estimated in 20 million in 10 years (considering construction, maintenance and promotion costs). The difference in cost benefit is always positive in a decade with an average gain per year of about 22 million. In the evaluation it was quantified only the reduction of mortality related to increases in cycling, but we have to keep in mind there are also benefits related to the reduction of morbidity, pollution, traffic, accidents and noise. The results confirm what was reported in other studies: the economic benefits for the community related to the implementation of cycling infrastructure surmount the investment costs.
REBECCHI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
30-set-2015
2014/2015
La ricerca affronta il tema dell’Urban Health e si pone l’obiettivo di quantificare gli effetti della mobilità ciclo-pedonale sulla salute dell’uomo. L’inattività fisica è infatti al quarto posto nel mondo (dopo tabacco, dieta non sana e alcol) tra i principali fattori di rischio delle malattie cronico-degenerative non trasmissibili, che comportano la maggior parte dei decessi a livello mondiale. Gli spostamenti a piedi o in bicicletta potrebbero contribuire ad aumentare il livello di attività fisica quotidiana della popolazione e uno dei fattori che condiziona la scelta della modalità di trasporto è il contesto urbano. La pianificazione urbanistica diventa quindi fondamentale in quest’ambito e il presente studio dimostra i benefici derivanti da un miglioramento della rete ciclabile della circoscrizione 7 nell’ovest di Milano che potrebbe aumentare gli attuali livelli di ciclismo e portare così benefici sanitari e non solo a individui e collettività. La metodologia seguita gravita attorno all’ “Health Economic Assessment Tool”, strumento a cura dell’OMS in grado di quantificare economicamente i benefici per la salute derivanti da una certa quantità di walking o cycling. Per collezionare i dati necessari per il suo funzionamento si è collaborato con l’ASL locale per quanto riguarda lo stato di salute in zona 7 e si è invece costruito un questionario sull’uso presente e potenziale della bicicletta somministrato a 345 persone (il 2 ‰ dei residenti della circoscrizione 7). Le risposte raccolte dicono che se la rete ciclabile fosse implementata in modo sicuro e capillare avremmo un maggior numero di ciclisti e più tempo passato sul mezzo a due ruote. Con questo nuovo livello di ciclismo avremmo tra la popolazione che utilizza la bici (86.545 persone) circa 14 morti in meno all’anno rispetto ai 221 che muoiono ogni anno nella stessa popolazione che non pratica ciclismo. Rispetto alla quantità di ciclismo attuale avremmo nello scenario ipotetico il 3% di benefici protettivi in più con un guadagno medio annuo per dieci anni di circa 24 milioni di Euro. A questi benefici vanno sottratti i costi di implementazione della rete ciclabile ipotizzata nello studio, stimati in 20 milioni in 10 anni (considerando spese di costruzione, manutenzione e promozione). La differenza costi benefici è sempre positiva nell’arco di un decennio con un guadagno medio per ogni anno di circa 22 milioni. Nella valutazione è stata quantificata solo la riduzione di mortalità correlata agli aumenti di ciclismo, ma da tenere in considerazione vi sono anche i benefici correlati alla riduzione di morbilità, inquinamento, traffico, incidenti e rumore. I risultati emersi confermano quanto riportato anche in altri studi e cioè che i benefici economici per la collettività correlati all’aumento di ciclismo generato dall’implementazione dell’infrastruttura superano di gran lunga i costi di investimento.
Tesi di laurea Magistrale
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