Il Brasile è tra i paesi al mondo che offre i casi più interessanti di realtà urbane estreme, in cui si è ad un passo dal varcare la soglia della dignità urbana. La sopraelevata Costa e Silva, anche detta Minhocão, cicatrice di 3,4 chilometri, che con la sua imponenza ha causato il degrado urbano e sociale di un intera regione centrale della città di San Paolo, ne costituisce un esempio rilevante. Il Minhocão, grossa arteria viaria tra la zona est e ovest della città, opera del regime militare inaugurata nel 1971 , solo cinque anni più tardi, cominciò ad essere chiuso al traffico automobilistico nelle ore notturne e durante i fine settimana a causa dell’inquinamento sonoro e atmosferico. Nell’ultimo decennio ha preso avvio, da parte dei cittadini, una sorprendente appropriazione informale delle quattro piste durante le ore di chiusura della sopraelevata, trasformandole in uno spazio pubblico di riferimento per i Paulistani. L’esperienza comune di un anno di studi trascorso nella megalopoli brasiliana ci ha permesso di vivere in prima persona la potenza, l’uso e la straordinarietà del tema.Con la certezza della sua chiusura definitiva al traffico automobilistico entro il 2020, decretata dal nuovo piano regolatore del luglio 2014, il Minhocão è oggi un tema molto discusso a causa dei vari pareri contrastanti e delle molteplici possibilità di sviluppo: le due principali correnti di pensiero si schierano una a favore della demolizione e l’altra a favore della riqualificazione della struttura attraverso l’installazione di un parco lineare. La ricerca parte da una riflessione sull’allarmante sviluppo non sostenibile delle megalopoli nel mondo, per arrivare al caso specifico di San Paolo e dimostrare la necessità di un intervento basato su una politica che segua i precetti della sostenibilità del disegno urbano. In quest’ottica proponiamo la conservazione e la riqualificazione della sopraelevata che, da elemento dissonante, può tramutarsi in motore di rigenerazione del sistema urbano con conseguenze benefiche su tutto il corpo della città. La tesi affrontata poi il tema dello spazio pubblico nella città contemporanea e nel caso specifico di San Paolo. Riflettiamo sul fenomeno dell’occupazione e reinterpretazione degli spazi urbani come fuga da una situazione di segregazione e privatizzazione, di cui il Minhocão rappresenta un esempio emblematico. Questa riflessione sull’occupazione spontanea ci ha portato a sviluppare una proposta che metta in primo piano la dimensione umana e che trasformi definitivamente la sopraelevata in uno spazio collettivo accessibile e inter-connesso al suo intorno.Preceduto da un’analisi approfondita della sopraelevata e del suo contesto, il progetto è frutto dell’applicazione di strategie formulate partendo dai principi di una pianificazione urbana sostenibile adottate per sanare l’attuale degrado sociale e urbano. La presenza di differenti paesaggi urbani lungo la sua estensione, ci ha portato a declinare queste strategie creando diverse identità e soluzioni che offrano un’esperienza varia e integrativa al contesto. L’obiettivo è avviare un procedimento rigenerativo e integrativo, intervenendo negli spazi vuoti e degradati intorno alla sopraelevata, che crei un circuito di nuovi poli attrattori di cui il “Parco Minhocão” diventa elemento connettore. La nostra sfida è trasformare questa struttura, espressione ingombrante di degrado, in monumento simbolico della rinascita della città di San Paolo, in ottica di un futuro scenario sostenibile, multiculturale e attraente.

Rigenerare una cicatrice urbana e sociale a São Paulo. Una proposta per la sopraelevata Costa e Silva (Minhocão)

LAMBRUGHI, VIOLA;SELLA, ELENA BEATRICE
2014/2015

Abstract

Il Brasile è tra i paesi al mondo che offre i casi più interessanti di realtà urbane estreme, in cui si è ad un passo dal varcare la soglia della dignità urbana. La sopraelevata Costa e Silva, anche detta Minhocão, cicatrice di 3,4 chilometri, che con la sua imponenza ha causato il degrado urbano e sociale di un intera regione centrale della città di San Paolo, ne costituisce un esempio rilevante. Il Minhocão, grossa arteria viaria tra la zona est e ovest della città, opera del regime militare inaugurata nel 1971 , solo cinque anni più tardi, cominciò ad essere chiuso al traffico automobilistico nelle ore notturne e durante i fine settimana a causa dell’inquinamento sonoro e atmosferico. Nell’ultimo decennio ha preso avvio, da parte dei cittadini, una sorprendente appropriazione informale delle quattro piste durante le ore di chiusura della sopraelevata, trasformandole in uno spazio pubblico di riferimento per i Paulistani. L’esperienza comune di un anno di studi trascorso nella megalopoli brasiliana ci ha permesso di vivere in prima persona la potenza, l’uso e la straordinarietà del tema.Con la certezza della sua chiusura definitiva al traffico automobilistico entro il 2020, decretata dal nuovo piano regolatore del luglio 2014, il Minhocão è oggi un tema molto discusso a causa dei vari pareri contrastanti e delle molteplici possibilità di sviluppo: le due principali correnti di pensiero si schierano una a favore della demolizione e l’altra a favore della riqualificazione della struttura attraverso l’installazione di un parco lineare. La ricerca parte da una riflessione sull’allarmante sviluppo non sostenibile delle megalopoli nel mondo, per arrivare al caso specifico di San Paolo e dimostrare la necessità di un intervento basato su una politica che segua i precetti della sostenibilità del disegno urbano. In quest’ottica proponiamo la conservazione e la riqualificazione della sopraelevata che, da elemento dissonante, può tramutarsi in motore di rigenerazione del sistema urbano con conseguenze benefiche su tutto il corpo della città. La tesi affrontata poi il tema dello spazio pubblico nella città contemporanea e nel caso specifico di San Paolo. Riflettiamo sul fenomeno dell’occupazione e reinterpretazione degli spazi urbani come fuga da una situazione di segregazione e privatizzazione, di cui il Minhocão rappresenta un esempio emblematico. Questa riflessione sull’occupazione spontanea ci ha portato a sviluppare una proposta che metta in primo piano la dimensione umana e che trasformi definitivamente la sopraelevata in uno spazio collettivo accessibile e inter-connesso al suo intorno.Preceduto da un’analisi approfondita della sopraelevata e del suo contesto, il progetto è frutto dell’applicazione di strategie formulate partendo dai principi di una pianificazione urbana sostenibile adottate per sanare l’attuale degrado sociale e urbano. La presenza di differenti paesaggi urbani lungo la sua estensione, ci ha portato a declinare queste strategie creando diverse identità e soluzioni che offrano un’esperienza varia e integrativa al contesto. L’obiettivo è avviare un procedimento rigenerativo e integrativo, intervenendo negli spazi vuoti e degradati intorno alla sopraelevata, che crei un circuito di nuovi poli attrattori di cui il “Parco Minhocão” diventa elemento connettore. La nostra sfida è trasformare questa struttura, espressione ingombrante di degrado, in monumento simbolico della rinascita della città di San Paolo, in ottica di un futuro scenario sostenibile, multiculturale e attraente.
PESSOA PEREIRA, HENRIQUE
WISNIK, GUILHERME
ARC I - Scuola di Architettura e Società
30-set-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/113171