In Tronto Valley, spaces and populations renew relations which see to change continuously the characters of recognition of the territory. The industrial neighborhoods of the valley floor, the housing developments along Salaria, the logistics platforms, the incremental developments along the ridge roads are some of the ways in which man has mediated his relationship with territory, and in which the variety and heterogeneity of practices and uses show different faces of the contemporary city. The construction of a territorial profile of Tronto Valley helps to take a perspective able to bring out its recognizable physical traits, the spatial fundamental orders and the most representative socio-economic dynamics. The longitudinality, connoting physical character, becomes a design issue with stimulating operational possibilities. The identification and re-use of some transversal axes calls into play the rethinking of the spatial relationships between the ridges and valley floor, the crossings of major longitudinal infrastructures, and the expansion of infrastructural support to some major equipment at the service of production. At the same time, the system of green and blue transversals, at the center of a strategy for protection and enhancement of the diffused quality of Tronto landscape, becomes part of a chain of open spaces that the project makes accessible through soft mobility paths, which branch strategically from stations of Ascoli-San Benedetto railway, new metropolitan infrastructure of the valley, and rejoin the existing recreational-accommodating systems, to expand leisure opportunities for the populations of the valley. Through minutes and minimally invasive actions, the project seeks to reorder a state of things, according to a possible reconstruction of sense; an intervention made of small gestures that recompose spatialities now fragmented, a project able to reformulate a vision for the territory of Tronto Valley, alternative compared to existing spatial dynamics, and innovative in order to throw in energy and local potentials.

Nella valle del Tronto, spazi e popolazioni rinnovano relazioni che vedono mutare continuamente i caratteri di riconoscibilità del territorio. I quartieri produttivi di fondovalle, gli insediamenti residenziali lungo la Salaria, le piastre della logistica, gli sviluppi incrementali lungo le strade provinciali di crinale sono alcuni modi con cui l’uomo ha mediato il suo rapporto con il territorio, e in cui varietà ed eterogeneità di pratiche e usi mostrano volti diversi della città contemporanea. La costruzione di un profilo territoriale della Valle del Tronto aiuta ad assumere una prospettiva che fa emergere i suoi tratti fisici riconoscibili, gli ordini spaziali fondanti e le più rappresentative dinamiche socio-economiche. La longitudinalità, carattere fisico connotante, diviene una questione progettuale dalle stimolanti possibilità operative. L’individuazione e la rifunzionalizzazione di alcuni assi trasversali carrabili chiama in gioco il ripensamento delle relazioni spaziali tra crinali e fondovalle, degli attraversamenti delle grandi infrastrutture longitudinali, e l’ampliamento del supporto infrastrutturale ad alcune grandi attrezzature a servizio della produzione. Al contempo, il sistema delle trasversali verdi e blu, al centro di una strategia di protezione e valorizzazione delle qualità diffuse del paesaggio del Tronto, diviene parte di una catena di spazi aperti che il progetto rende fruibili tramite percorsi di soft mobility, che si diramano strategicamente dalle stazioni della ferrovia Ascoli-San Benedetto, nuova infrastruttura metropolitana della valle, e si ricongiungono ai sistemi ricreativo-ricettivi esistenti, per ampliare le possibilità di svago per le popolazioni della valle. Tramite azioni minute e poco invasive, il progetto cerca di riordinare uno stato delle cose, secondo una possibile ricostruzione di senso; un intervento fatto di piccoli gesti che ricompongono spazialità ora frammentate, un progetto in grado di riformulare una visione per il territorio della Valle del Tronto, alternativa rispetto alle dinamiche spaziali esistenti, e innovativa al fine di rimettere in gioco energie e potenzialità locali.

Oltre la longitudinalità. Prove di ricomposizione per la Valle del Tronto. Beyond the longitudinality. Recomposition trials for Tronto Valley

LAZZARINI, LUCA
2014/2015

Abstract

In Tronto Valley, spaces and populations renew relations which see to change continuously the characters of recognition of the territory. The industrial neighborhoods of the valley floor, the housing developments along Salaria, the logistics platforms, the incremental developments along the ridge roads are some of the ways in which man has mediated his relationship with territory, and in which the variety and heterogeneity of practices and uses show different faces of the contemporary city. The construction of a territorial profile of Tronto Valley helps to take a perspective able to bring out its recognizable physical traits, the spatial fundamental orders and the most representative socio-economic dynamics. The longitudinality, connoting physical character, becomes a design issue with stimulating operational possibilities. The identification and re-use of some transversal axes calls into play the rethinking of the spatial relationships between the ridges and valley floor, the crossings of major longitudinal infrastructures, and the expansion of infrastructural support to some major equipment at the service of production. At the same time, the system of green and blue transversals, at the center of a strategy for protection and enhancement of the diffused quality of Tronto landscape, becomes part of a chain of open spaces that the project makes accessible through soft mobility paths, which branch strategically from stations of Ascoli-San Benedetto railway, new metropolitan infrastructure of the valley, and rejoin the existing recreational-accommodating systems, to expand leisure opportunities for the populations of the valley. Through minutes and minimally invasive actions, the project seeks to reorder a state of things, according to a possible reconstruction of sense; an intervention made of small gestures that recompose spatialities now fragmented, a project able to reformulate a vision for the territory of Tronto Valley, alternative compared to existing spatial dynamics, and innovative in order to throw in energy and local potentials.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
30-set-2015
2014/2015
Nella valle del Tronto, spazi e popolazioni rinnovano relazioni che vedono mutare continuamente i caratteri di riconoscibilità del territorio. I quartieri produttivi di fondovalle, gli insediamenti residenziali lungo la Salaria, le piastre della logistica, gli sviluppi incrementali lungo le strade provinciali di crinale sono alcuni modi con cui l’uomo ha mediato il suo rapporto con il territorio, e in cui varietà ed eterogeneità di pratiche e usi mostrano volti diversi della città contemporanea. La costruzione di un profilo territoriale della Valle del Tronto aiuta ad assumere una prospettiva che fa emergere i suoi tratti fisici riconoscibili, gli ordini spaziali fondanti e le più rappresentative dinamiche socio-economiche. La longitudinalità, carattere fisico connotante, diviene una questione progettuale dalle stimolanti possibilità operative. L’individuazione e la rifunzionalizzazione di alcuni assi trasversali carrabili chiama in gioco il ripensamento delle relazioni spaziali tra crinali e fondovalle, degli attraversamenti delle grandi infrastrutture longitudinali, e l’ampliamento del supporto infrastrutturale ad alcune grandi attrezzature a servizio della produzione. Al contempo, il sistema delle trasversali verdi e blu, al centro di una strategia di protezione e valorizzazione delle qualità diffuse del paesaggio del Tronto, diviene parte di una catena di spazi aperti che il progetto rende fruibili tramite percorsi di soft mobility, che si diramano strategicamente dalle stazioni della ferrovia Ascoli-San Benedetto, nuova infrastruttura metropolitana della valle, e si ricongiungono ai sistemi ricreativo-ricettivi esistenti, per ampliare le possibilità di svago per le popolazioni della valle. Tramite azioni minute e poco invasive, il progetto cerca di riordinare uno stato delle cose, secondo una possibile ricostruzione di senso; un intervento fatto di piccoli gesti che ricompongono spazialità ora frammentate, un progetto in grado di riformulare una visione per il territorio della Valle del Tronto, alternativa rispetto alle dinamiche spaziali esistenti, e innovativa al fine di rimettere in gioco energie e potenzialità locali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/113223