L’ aumento delle emissioni di co2 dovute all’uso massiccio di sostanze ad alto contenuto energetico e a basso costo, come il petrolio e successivamente il gas, ha portato i governi a riflettere sul futuro del nostro pianeta. L’attività edilizia è uno dei settori a più alto impatto ambientale che si estrinseca attraverso l’inarrestabile consumo del territorio, l’alto consumo energetico e le emissioni in atmosfera ad esso connesse. Nell’ultimo ventennio, i governi si sono orientati verso politiche di green growth con lo scopo di ridurre le emissioni di carbonio attraverso l’uso efficiente delle risorse e grazie all’introduzione di sempre più esigenti certificazione energetiche. Rispetto a queste premesse la tesi si colloca nell'ambito degli studi sulla sostenibilità degli edifici e, in particolare, approfondisce i metodi e gli strumenti disponibili per la certificazione di sostenibilità ambientale degli immobili. Il lavoro di analisi e inquadramento è partito dall' individuazione dei principali e più utilizzati modelli di certificazione disponibili, focalizzando successivamente l' attenzione sul tema dei protocolli di certificazione per gli edifici esistenti. In questo ambito si è approfondito il modello proposto dal protocollo LEED Existing Buildings Operation and Maintenace. Il lavoro procede dunque con l’analisi del citato protocollo, ancora poco conosciuto ed utilizzato in Italia, concentrandosi sulle operazioni manutentive e di efficientamento energetico necessarie per l’accesso e l’acquisizione dei crediti necessari per ottemperare la certificazione. Grazie allo studio sul Centro Servizi di Rho Fieramilano, già in possesso della certificazione, è possibile osservarne le criticità e i requisiti da essa richiesti. Successivamente vengono analizzati i benefici economici che l’accesso alla certificazione porta, sia a livello immobiliare che energetico. L'esito finale consiste nella messa a punto di uno strumento di autovalutazione che può essere utilizzato da proprietari e property manager di edifici esistenti che vogliano stabilire il proprio livello di conformità rispetto ai requisiti del protocollo LEED Exisiting Buildings O+M. In particolare lo strumento di autovalutazione si basa sulla identificazione della documentazione tecnico amministrativa da assumere come supporto per la dimostrazione del soddisfacimento dei diversi requisiti stabiliti dal protocollo.
Certificazione ambientale del patrimonio costruito. Proposta di uno strumento di autovalutazione
APPIANI, LORENZO
2014/2015
Abstract
L’ aumento delle emissioni di co2 dovute all’uso massiccio di sostanze ad alto contenuto energetico e a basso costo, come il petrolio e successivamente il gas, ha portato i governi a riflettere sul futuro del nostro pianeta. L’attività edilizia è uno dei settori a più alto impatto ambientale che si estrinseca attraverso l’inarrestabile consumo del territorio, l’alto consumo energetico e le emissioni in atmosfera ad esso connesse. Nell’ultimo ventennio, i governi si sono orientati verso politiche di green growth con lo scopo di ridurre le emissioni di carbonio attraverso l’uso efficiente delle risorse e grazie all’introduzione di sempre più esigenti certificazione energetiche. Rispetto a queste premesse la tesi si colloca nell'ambito degli studi sulla sostenibilità degli edifici e, in particolare, approfondisce i metodi e gli strumenti disponibili per la certificazione di sostenibilità ambientale degli immobili. Il lavoro di analisi e inquadramento è partito dall' individuazione dei principali e più utilizzati modelli di certificazione disponibili, focalizzando successivamente l' attenzione sul tema dei protocolli di certificazione per gli edifici esistenti. In questo ambito si è approfondito il modello proposto dal protocollo LEED Existing Buildings Operation and Maintenace. Il lavoro procede dunque con l’analisi del citato protocollo, ancora poco conosciuto ed utilizzato in Italia, concentrandosi sulle operazioni manutentive e di efficientamento energetico necessarie per l’accesso e l’acquisizione dei crediti necessari per ottemperare la certificazione. Grazie allo studio sul Centro Servizi di Rho Fieramilano, già in possesso della certificazione, è possibile osservarne le criticità e i requisiti da essa richiesti. Successivamente vengono analizzati i benefici economici che l’accesso alla certificazione porta, sia a livello immobiliare che energetico. L'esito finale consiste nella messa a punto di uno strumento di autovalutazione che può essere utilizzato da proprietari e property manager di edifici esistenti che vogliano stabilire il proprio livello di conformità rispetto ai requisiti del protocollo LEED Exisiting Buildings O+M. In particolare lo strumento di autovalutazione si basa sulla identificazione della documentazione tecnico amministrativa da assumere come supporto per la dimostrazione del soddisfacimento dei diversi requisiti stabiliti dal protocollo.File | Dimensione | Formato | |
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