La connessione, nell’ambito delle strutture prefabbricate, costituisce un elemento chiave. Il suo ruolo è quello di realizzare, da singoli elementi, un sistema strutturale capace di soddisfare la richiesta di determinate prestazioni. Non si tratta pertanto della definizione di un mero dettaglio costruttivo, ma di una parte integrante della struttura, capace di influenzarne la risposta globale. Sulla base di tali principi è stato affrontato il tema della connessione tra elementi verticali e la fondazione, con riferimento ad un sistema specifico, che prevede la sigillatura delle barre sporgenti da elementi prefabbricati all’interno di tubi corrugati. Questo lavoro presenta l’avvio di una campagna sperimentale volta alla valutazione delle prestazioni, del particolare sistema d’ancoraggio, in termini di resistenza e deformabilità, individuandone i meccanismi resistenti utili ad una sua ottimizzazione. L’attenzione è stata posta sulla possibilità di realizzare ancoraggi caratterizzati da lunghezze inferiori a quanto prescritto dalle normative vigenti (D.M. del 2008 ed E.C. n.2). Parallelamente è stato considerato il possibile contributo positivo derivante dall’impiego di materiali innovativi, quali i compositi cementizi fibrorinforzati (HPFRC), nella sigillatura delle barre d’armatura. A tale scopo sono state progettate e condotte 27 prove di estrazione su provini cilindrici di grande diametro (ϕ750mm) privi di confinamento passivo, all’interno dei quali sono state sigillate barre d’armatura ϕ25 in tubi corrugati d’acciaio ϕ80. Le variabili considerate sono: tre profondità aderenti (5ϕ, 10ϕ e 15ϕ), tre tipologie di malta (commerciale di riferimento, fibrorinforzata e la sola matrice di quest’ultima) realizzando tre provini nominalmente identici. I risultati confermano le ottime prestazioni del sistema studiato, che permette di raggiungere lo snervamento già con una lunghezza aderente pari a 15 volte il diametro. Si propone infine un analisi secondo cui, le diverse caratteristiche aderenti delle superfici coinvolte, possano indurre uno stato tensionale di trazione della malta interna; ciò nonostante il materiale fibrorinforzato non ha apportato benefici apprezzabili.

Sull'efficacia di tubi corrugati nell'ancoraggio di elementi verticali in fondazione

SOMMARUGA, ENRICO
2014/2015

Abstract

La connessione, nell’ambito delle strutture prefabbricate, costituisce un elemento chiave. Il suo ruolo è quello di realizzare, da singoli elementi, un sistema strutturale capace di soddisfare la richiesta di determinate prestazioni. Non si tratta pertanto della definizione di un mero dettaglio costruttivo, ma di una parte integrante della struttura, capace di influenzarne la risposta globale. Sulla base di tali principi è stato affrontato il tema della connessione tra elementi verticali e la fondazione, con riferimento ad un sistema specifico, che prevede la sigillatura delle barre sporgenti da elementi prefabbricati all’interno di tubi corrugati. Questo lavoro presenta l’avvio di una campagna sperimentale volta alla valutazione delle prestazioni, del particolare sistema d’ancoraggio, in termini di resistenza e deformabilità, individuandone i meccanismi resistenti utili ad una sua ottimizzazione. L’attenzione è stata posta sulla possibilità di realizzare ancoraggi caratterizzati da lunghezze inferiori a quanto prescritto dalle normative vigenti (D.M. del 2008 ed E.C. n.2). Parallelamente è stato considerato il possibile contributo positivo derivante dall’impiego di materiali innovativi, quali i compositi cementizi fibrorinforzati (HPFRC), nella sigillatura delle barre d’armatura. A tale scopo sono state progettate e condotte 27 prove di estrazione su provini cilindrici di grande diametro (ϕ750mm) privi di confinamento passivo, all’interno dei quali sono state sigillate barre d’armatura ϕ25 in tubi corrugati d’acciaio ϕ80. Le variabili considerate sono: tre profondità aderenti (5ϕ, 10ϕ e 15ϕ), tre tipologie di malta (commerciale di riferimento, fibrorinforzata e la sola matrice di quest’ultima) realizzando tre provini nominalmente identici. I risultati confermano le ottime prestazioni del sistema studiato, che permette di raggiungere lo snervamento già con una lunghezza aderente pari a 15 volte il diametro. Si propone infine un analisi secondo cui, le diverse caratteristiche aderenti delle superfici coinvolte, possano indurre uno stato tensionale di trazione della malta interna; ciò nonostante il materiale fibrorinforzato non ha apportato benefici apprezzabili.
COLOMBO, MATTEO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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