L’intervento progettuale prende vita dall’intento di rispondere a più esigenze. In primo luogo vi è la necessità di creare un luogo di riscoperta delle tradizioni del territorio altolariano, che documenti in particolar modo l’evoluzione della navigazione dai tempi più antichi fino agli inizi del secolo scorso. Parallelamente vi è la necessità di valorizzare uno scenario unico in tutto il lago di Como, che è quello della baia di Piona, potenziandone la fruibilità e sviluppandone la vocazione turistica. In quest’area infatti la costa, a causa di disorganici insediamenti e attrezzature ricettive all’aperto, ha perso i suo caratteri originali ed è penalizzata dalla mancanza di un percorso che la renda fruibile e visitabile. L’obiettivo è quindi operare una riqualificazione dal punto di vista paesaggistico attraverso la creazione di un nuovo percorso che stabilisca un dialogo tra lago, natura e preesistenze storiche. Da qui è nata l’idea del museo, un museo sulle imbarcazioni tradizionali del lago di Como. La barca è forse quell’oggetto che più di ogni altro può rappresentare quella che è stata, per secoli, la vita delle popolazioni lariane. Fondamentale mezzo di lavoro ma non solo; anche casa, rifugio dal freddo e dalle intemperie durante le lunghe trasferte per le battute di pesca. L’imbarcazione lariana è frutto di una maestria pari a quella dello scultore; come un’opera d’arte è unica e irripetibile, risultato di un costante impegno verso il miglioramento sia funzionale che formale. Si è quindi voluto omaggiare questa ricchissima tradizione creando uno spazio che ospitasse le tipologie più famose ideate nel corso dei secoli. Il museo, come le barche che ospita, si colloca sull’acqua, punto di arrivo di un lungo pontile che lo collega alla terra ferma. Una posizione privilegiata, che permette di osservare il paesaggio da un inedito punto di vista: ad ovest si ammira il colle di Piona-Olgiasca con il magnifico complesso abbaziale, ad est i verdi boschi che ricoprono il Montecchio sud, a nord il lago, a sud il monte Legnone.

Alla riscoperta della tradizione nautica lariana : progetto di un museo sull'acqua e valorizzazione della baia di Piona

PADOVANO, MARIALUISA
2014/2015

Abstract

L’intervento progettuale prende vita dall’intento di rispondere a più esigenze. In primo luogo vi è la necessità di creare un luogo di riscoperta delle tradizioni del territorio altolariano, che documenti in particolar modo l’evoluzione della navigazione dai tempi più antichi fino agli inizi del secolo scorso. Parallelamente vi è la necessità di valorizzare uno scenario unico in tutto il lago di Como, che è quello della baia di Piona, potenziandone la fruibilità e sviluppandone la vocazione turistica. In quest’area infatti la costa, a causa di disorganici insediamenti e attrezzature ricettive all’aperto, ha perso i suo caratteri originali ed è penalizzata dalla mancanza di un percorso che la renda fruibile e visitabile. L’obiettivo è quindi operare una riqualificazione dal punto di vista paesaggistico attraverso la creazione di un nuovo percorso che stabilisca un dialogo tra lago, natura e preesistenze storiche. Da qui è nata l’idea del museo, un museo sulle imbarcazioni tradizionali del lago di Como. La barca è forse quell’oggetto che più di ogni altro può rappresentare quella che è stata, per secoli, la vita delle popolazioni lariane. Fondamentale mezzo di lavoro ma non solo; anche casa, rifugio dal freddo e dalle intemperie durante le lunghe trasferte per le battute di pesca. L’imbarcazione lariana è frutto di una maestria pari a quella dello scultore; come un’opera d’arte è unica e irripetibile, risultato di un costante impegno verso il miglioramento sia funzionale che formale. Si è quindi voluto omaggiare questa ricchissima tradizione creando uno spazio che ospitasse le tipologie più famose ideate nel corso dei secoli. Il museo, come le barche che ospita, si colloca sull’acqua, punto di arrivo di un lungo pontile che lo collega alla terra ferma. Una posizione privilegiata, che permette di osservare il paesaggio da un inedito punto di vista: ad ovest si ammira il colle di Piona-Olgiasca con il magnifico complesso abbaziale, ad est i verdi boschi che ricoprono il Montecchio sud, a nord il lago, a sud il monte Legnone.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/116340