Nature has always been very generous towards humanity. There are many expressions about her “gifts” and “presents” to people. Among all of them, there are natural resources. Through many years, people learned how to use the gifts of nature and Nature herself. In time, the “use” of nature turned to “abuse”. Urban development, cultural growth, industrialization and many other causes stimulated people to explore Nature and the possibilities for people hidden inside. Therefore, people started digging inside the ground, cut downrain forests and drain waters…. All these actions left great scars on the face of Nature. With the industrial revolution came one of the biggest problems for nature management – mining. Mine industry leaves craters that look like enormous wounds on the body of Earth. They not only change landscape, but also due to the type, may change the geomagnetic characteristics of the space surrounding them. Most often, these artificial landscapes are not watched back and after the production is closed, these great man-made craters remain without any maintenance. One of the deepest craters in the world are the diamond tubes. The deepest diamond crater in the world has 2 km in diameter and 640 meters depth. Almost a live picture of Dante’s Hell. It locates in Siberia, Yakutia, and called Udachnaja. Environmental conditions are very tough and severe, but people still live in this area and have a certain good quality of life. In fact, people from ancient times used to live in Siberia and respect nature. As a result of a research, there is a an idea that “Dante’s Hell” could be turned into “Holy Grail”. The ex-diamond crater could be turned into a settlement that should coexist with Nature and consider the specific climatic conditions. This conceptual idea is based on the cultural, ethnical, environmental, architectural and urban researches of this remote region.

La natura è stata molto generosa con l'umanità, e al riguardo ci sono molte espressioni sui suoi "doni" e "regali". Tra questi, ci sono le risorse naturali. Durante i secoli, le persone hanno imparato ad usare i doni della natura, e la natura stessa. Con il tempo, l’uso della natura diventò un abuso... Lo sviluppo urbano, la crescita culturale, l'industrializzazione e molte altre cause hanno stimolato la gente ad esplorare la natura e le possibilità nascoste al suo interno. La gente iniziò a scavare la terra, abbattere le foreste pluviali e inquinare le acque. Tutte azioni che hanno lasciato grandi cicatrici sul volto della Natura. Con la rivoluzione industriale è anche iniziato uno dei maggiori problemi per la gestione della natura - quello minerario. L’industria mineraria lascia crateri che sembrano enormi ferite sul corpo della Terra. Essi non solo cambiano il paesaggio, ma causano anche modifiche nelle caratteristiche geomagnetiche dello spazio loro circostante. Molto spesso, questi paesaggi artificiali non sono più considerati una volta consumate tutte le risorse, ed i grandi crateri artificiali rimangono senza alcuna manutenzione. Tra i crateri più profondi del mondo, troviamo le miniere di diamanti. Il cratere di diamante più profonda del mondo misura 2 km di diametro e 640 metri di profondità. Quasi una rappresentazione dal vivo dell'Inferno di Dante. Si localizza in Siberia, Yakutia, e viene chiamato Udachnaja. Le condizioni ambientali sono molto dure e severe, ma nonostante ciò, la gente vive ancora in queste zone, riuscendo a sostenere una buona qualità di vita. Se andiamo a vedere documenti storici, troviamo popolazioni che fin dall’antichità vivevano in Siberia nel rispetto della natura. Come risultato di una ricerca, c'è un'idea che un inferno "dantesco" possa essere trasformato in un’opportunità di rinnovate risorse. Un’idea che il cratere abbandonato di diamanti potrebbe trasformarsi in un insediamento che dovrebbe coesistere con la natura e prendere in considerazione le condizioni specifiche del clima. Questa idea concettuale si basa sul piano culturale, etnico, ambientale, architettonico e urbanistico di questa regione così remota.

Mind the gap. Reborn of the diamond mine

SMIRENINA, VALENTINA
2014/2015

Abstract

Nature has always been very generous towards humanity. There are many expressions about her “gifts” and “presents” to people. Among all of them, there are natural resources. Through many years, people learned how to use the gifts of nature and Nature herself. In time, the “use” of nature turned to “abuse”. Urban development, cultural growth, industrialization and many other causes stimulated people to explore Nature and the possibilities for people hidden inside. Therefore, people started digging inside the ground, cut downrain forests and drain waters…. All these actions left great scars on the face of Nature. With the industrial revolution came one of the biggest problems for nature management – mining. Mine industry leaves craters that look like enormous wounds on the body of Earth. They not only change landscape, but also due to the type, may change the geomagnetic characteristics of the space surrounding them. Most often, these artificial landscapes are not watched back and after the production is closed, these great man-made craters remain without any maintenance. One of the deepest craters in the world are the diamond tubes. The deepest diamond crater in the world has 2 km in diameter and 640 meters depth. Almost a live picture of Dante’s Hell. It locates in Siberia, Yakutia, and called Udachnaja. Environmental conditions are very tough and severe, but people still live in this area and have a certain good quality of life. In fact, people from ancient times used to live in Siberia and respect nature. As a result of a research, there is a an idea that “Dante’s Hell” could be turned into “Holy Grail”. The ex-diamond crater could be turned into a settlement that should coexist with Nature and consider the specific climatic conditions. This conceptual idea is based on the cultural, ethnical, environmental, architectural and urban researches of this remote region.
BRUNETTI, GIAN LUCA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
La natura è stata molto generosa con l'umanità, e al riguardo ci sono molte espressioni sui suoi "doni" e "regali". Tra questi, ci sono le risorse naturali. Durante i secoli, le persone hanno imparato ad usare i doni della natura, e la natura stessa. Con il tempo, l’uso della natura diventò un abuso... Lo sviluppo urbano, la crescita culturale, l'industrializzazione e molte altre cause hanno stimolato la gente ad esplorare la natura e le possibilità nascoste al suo interno. La gente iniziò a scavare la terra, abbattere le foreste pluviali e inquinare le acque. Tutte azioni che hanno lasciato grandi cicatrici sul volto della Natura. Con la rivoluzione industriale è anche iniziato uno dei maggiori problemi per la gestione della natura - quello minerario. L’industria mineraria lascia crateri che sembrano enormi ferite sul corpo della Terra. Essi non solo cambiano il paesaggio, ma causano anche modifiche nelle caratteristiche geomagnetiche dello spazio loro circostante. Molto spesso, questi paesaggi artificiali non sono più considerati una volta consumate tutte le risorse, ed i grandi crateri artificiali rimangono senza alcuna manutenzione. Tra i crateri più profondi del mondo, troviamo le miniere di diamanti. Il cratere di diamante più profonda del mondo misura 2 km di diametro e 640 metri di profondità. Quasi una rappresentazione dal vivo dell'Inferno di Dante. Si localizza in Siberia, Yakutia, e viene chiamato Udachnaja. Le condizioni ambientali sono molto dure e severe, ma nonostante ciò, la gente vive ancora in queste zone, riuscendo a sostenere una buona qualità di vita. Se andiamo a vedere documenti storici, troviamo popolazioni che fin dall’antichità vivevano in Siberia nel rispetto della natura. Come risultato di una ricerca, c'è un'idea che un inferno "dantesco" possa essere trasformato in un’opportunità di rinnovate risorse. Un’idea che il cratere abbandonato di diamanti potrebbe trasformarsi in un insediamento che dovrebbe coesistere con la natura e prendere in considerazione le condizioni specifiche del clima. Questa idea concettuale si basa sul piano culturale, etnico, ambientale, architettonico e urbanistico di questa regione così remota.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/116367