By looking at a map of the city of Milan, a range of fragments in the urban fabric emerges, abandoned elements of different forms and volumes. These elements are specifically part of the city itself and, at the same time, part of its multiple hidden layers. In this dust of uninhabited buildings, one typology, which is recurrent, is that of former cinema buildings. This research tells the story of the abandoned cinemas of Milan: they become a way to retrace the urban and cultural transformation of the city. The thesis proposes a projection of reuse. The aim is to re-open these spaces to the city, as they were in the past. The design project is focused on the former Cinema XXII Marzo. At the architectural scale, existing elements are not only a restriction but also a clue to design something new.

Osservando dall’alto la città di Milano emerge un susseguirsi di frammenti inseriti nel tessuto urbano, elementi minuti abbandonati di dimensioni e morfologie differenti. Tali elementi sono oggetti a se stanti riconoscibili, che si inseriscono tra le trame fitte degli spazi chiusi e le porosità stratificate della città: una simultaneità di segni visibili e non visibili in continuo divenire. All'interno di questo pulviscolo dell'abbandono i Cinema sono una tipologia ricorrente, ex sale cinematografiche situate all'interno della città consolidata che si trovano da anni in uno stato di dismissione. Questa ricerca narra la storia delle sale abbandonate di Milano le quali diventano il mezzo per raccontare le trasformazioni urbane e culturali della città. La tesi rilegge questi luoghi volgendo uno sguardo a ciò che sono stati e propone una visione per il loro possibile riuso, riaprendoli alla città di oggi. Il progetto di riuso alla scala architettonica si concentra sull'ex-cinema XXII Marzo. L'ex sala cinematografica viene ripensata in termini di programma funzionale e il progetto di architettura si confronta con la preesistenza che non è solo limite, ma stimolo per il progetto del nuovo.

La città possibile : proiezioni di riuso per i cinema abbandonati di Milano. Progetto di recupero del cinema XXII Marzo

CALZOLARI, FILIPPO
2014/2015

Abstract

By looking at a map of the city of Milan, a range of fragments in the urban fabric emerges, abandoned elements of different forms and volumes. These elements are specifically part of the city itself and, at the same time, part of its multiple hidden layers. In this dust of uninhabited buildings, one typology, which is recurrent, is that of former cinema buildings. This research tells the story of the abandoned cinemas of Milan: they become a way to retrace the urban and cultural transformation of the city. The thesis proposes a projection of reuse. The aim is to re-open these spaces to the city, as they were in the past. The design project is focused on the former Cinema XXII Marzo. At the architectural scale, existing elements are not only a restriction but also a clue to design something new.
BRICOCOLI, MASSIMO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
Osservando dall’alto la città di Milano emerge un susseguirsi di frammenti inseriti nel tessuto urbano, elementi minuti abbandonati di dimensioni e morfologie differenti. Tali elementi sono oggetti a se stanti riconoscibili, che si inseriscono tra le trame fitte degli spazi chiusi e le porosità stratificate della città: una simultaneità di segni visibili e non visibili in continuo divenire. All'interno di questo pulviscolo dell'abbandono i Cinema sono una tipologia ricorrente, ex sale cinematografiche situate all'interno della città consolidata che si trovano da anni in uno stato di dismissione. Questa ricerca narra la storia delle sale abbandonate di Milano le quali diventano il mezzo per raccontare le trasformazioni urbane e culturali della città. La tesi rilegge questi luoghi volgendo uno sguardo a ciò che sono stati e propone una visione per il loro possibile riuso, riaprendoli alla città di oggi. Il progetto di riuso alla scala architettonica si concentra sull'ex-cinema XXII Marzo. L'ex sala cinematografica viene ripensata in termini di programma funzionale e il progetto di architettura si confronta con la preesistenza che non è solo limite, ma stimolo per il progetto del nuovo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/116368