The theme of research carried out focuses on the redevelopment of a central area of ​​Sao Paulo, has long degraded and semi-abandoned. In particular, the neighborhood of Vila Buarque, consisting of a regular grid of city blocks and crossed by an imposing viaduct 3.5 km long, 5.5 m wide and high about 16 m, which is a very important road connecting between the East and the west of the city. The proposed regeneration therefore involves two specific spatial realities: the urban block ("quadra", from the Portuguese) and the viaduct mentioned above, called President Costa e Silva and renamed by the population Minhocão (augmentative of the noun "minhoca": worm, earthworm) , because of its shape and its impressive size. Given the frequency of morphological and functional characteristics for each square and assuming the repeatability of the project actions also because of the same problems encountered in other areas traversed by the viaduct, I propose a design model relative to a precise quadra where rules are applied. In this context, they define the spatial opportunities of the new surface identified, with the installation of new functions in areas qualified for the community, which is increased the functional mixité in the district and the permeability of the quadra as a minimum unit of intervention.

Il tema di ricerca portato avanti dal mio lavoro si sofferma sulla riqualificazione di un’area centrale di San Paolo, da tempo degradata e semi-abbandonata. In particolare, sul quartiere di Vila Buarque, costituito da una maglia regolare di isolati urbani (“quadras”, dal portoghese) e attraversato da un imponente viadotto lungo 3,5 Km, alto 5,5 m e largo circa 16 m che costituisce un importantissimo asse viario di collegamento tra la parte Est e quella Ovest della città, chiamato Presidente Costa e Silva e ribattezzato dalla popolazione Minhocão (accrescitivo del sostantivo “minhoca”: verme, lombrico), per la sua forma e le sue impressionanti dimensioni. Vila Buarque, tanto quanto il Minhocão, può essere considerata come un’ulteriore risultato della forte urbanizzazione della città di San Paolo nell’ultimo secolo, caratterizzato da un fortissimo sviluppo economico ma anche da una crescita spropositata e incontrollabile, soprattutto in verticale. Tale crescita non ha mai tenuto conto delle preesistenze e ha soffocato intere parti di città spogliandole della loro identità. Inoltre, la promozione dell’uso privato del suolo a discapito di quello pubblico, ha sempre emarginato la creazione di spazi aperti per la collettività, se non che fossero caratterizzati dalla scarsa qualità e talvolta dall’ abbandono, quindi difficilmente fruibili. Un’attenta analisi morfo-tipologica e funzionale dell’area mi ha indotto a riflettere su due elementi in particolare: il viadotto e la considerevole quantità di piccole costruzioni spesso fatiscenti, alte non più di due piani e adibite a commercio al dettaglio e a servizi di svago, diffuse nell’area presa in analisi come residuali soggetti edilizi, a fronte dei più recenti e consistenti interventi in altezza. A pochi anni dal suo completamento, causa la sua estrema prossimità agli edifici a lui prospicenti e il crescente inquinamento acustico-ambientale prodotto, il Minhocão venne chiuso al traffico per le ore notturne, successivamente anche i fine-settimana e i festivi, rendendolo pedonalizzabile e diventando così un sorprendente e graditissimo spazio pubblico in quota. L’insieme delle coperture delle piccole costruzioni analizzate ha evidenziato una “nuova superficie urbana” parallela all’altezza del Minhocão, la quale definisce il campo d’azione del mio intervento, ipotesi che ha le sue premesse nell’”Operação Urbana Lapa-Bras”, nomi degli stessi quartieri che il Minhocão collega. Tale progetto, promosso dall’amministrazione pubblica, prevede che in futuro l’esistente linea ferroviaria situata a nord del centro e che attraversa quest’asse verrà interrata e convertita in un sistema sotterraneo riservato esclusivamente al traffico. L'attuazione di questo progetto potrà creare le condizioni per la sostituzione del flusso viario del viadotto quindi la sua demolizione e la rivitalizzazione del suo intorno; tuttavia il destino del Minhocão è ancora oggi incerto e argomento di accese discussioni. Premettendo la sua definitiva chiusura al traffico e riflettendo sulle implicazioni sociali e funzionali sia positive che negative, sarà più opportuno demolire o riprogettare il Minhocão? In tal caso, in termini spaziali e sociali, come reagiranno i quartieri in cui scorre il viadotto ipotizzando uno spazio pedonale in quota perennemente disponibile ai più svariati usi collettivi? La mia proposta di progetto restituisce un possibile scenario urbano fondato su un piano che regoli gli interventi alla scala di quartiere, volto alla riqualificazione degli isolati, al fine di costruire una realtà alternativa alle varie proposte già fatte e parallela a quelle relative al Minhocão. Data la frequenza delle caratteristiche morfologiche e funzionali per ogni quadra e ipotizzando la ripetibilità delle azioni progettuali anche in ragione delle stesse problematiche riscontrate negli altri quartieri attraversati dal viadotto, si propone un modello progettuale relativo a una precisa quadra ove le regole trovano esemplificazione. In tale contesto, si definiscono le opportunità spaziali della nuova superficie individuata, con l’installazione di nuove funzioni in spazi qualificati per la collettività, in cui viene incrementata la mixité funzionale del quartiere e la permeabilità della quadra in quanto unità minima d’intervento.

Operação urbana Minhocão : acima das telhas

MARONGIU, STEFANO
2014/2015

Abstract

The theme of research carried out focuses on the redevelopment of a central area of ​​Sao Paulo, has long degraded and semi-abandoned. In particular, the neighborhood of Vila Buarque, consisting of a regular grid of city blocks and crossed by an imposing viaduct 3.5 km long, 5.5 m wide and high about 16 m, which is a very important road connecting between the East and the west of the city. The proposed regeneration therefore involves two specific spatial realities: the urban block ("quadra", from the Portuguese) and the viaduct mentioned above, called President Costa e Silva and renamed by the population Minhocão (augmentative of the noun "minhoca": worm, earthworm) , because of its shape and its impressive size. Given the frequency of morphological and functional characteristics for each square and assuming the repeatability of the project actions also because of the same problems encountered in other areas traversed by the viaduct, I propose a design model relative to a precise quadra where rules are applied. In this context, they define the spatial opportunities of the new surface identified, with the installation of new functions in areas qualified for the community, which is increased the functional mixité in the district and the permeability of the quadra as a minimum unit of intervention.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
Il tema di ricerca portato avanti dal mio lavoro si sofferma sulla riqualificazione di un’area centrale di San Paolo, da tempo degradata e semi-abbandonata. In particolare, sul quartiere di Vila Buarque, costituito da una maglia regolare di isolati urbani (“quadras”, dal portoghese) e attraversato da un imponente viadotto lungo 3,5 Km, alto 5,5 m e largo circa 16 m che costituisce un importantissimo asse viario di collegamento tra la parte Est e quella Ovest della città, chiamato Presidente Costa e Silva e ribattezzato dalla popolazione Minhocão (accrescitivo del sostantivo “minhoca”: verme, lombrico), per la sua forma e le sue impressionanti dimensioni. Vila Buarque, tanto quanto il Minhocão, può essere considerata come un’ulteriore risultato della forte urbanizzazione della città di San Paolo nell’ultimo secolo, caratterizzato da un fortissimo sviluppo economico ma anche da una crescita spropositata e incontrollabile, soprattutto in verticale. Tale crescita non ha mai tenuto conto delle preesistenze e ha soffocato intere parti di città spogliandole della loro identità. Inoltre, la promozione dell’uso privato del suolo a discapito di quello pubblico, ha sempre emarginato la creazione di spazi aperti per la collettività, se non che fossero caratterizzati dalla scarsa qualità e talvolta dall’ abbandono, quindi difficilmente fruibili. Un’attenta analisi morfo-tipologica e funzionale dell’area mi ha indotto a riflettere su due elementi in particolare: il viadotto e la considerevole quantità di piccole costruzioni spesso fatiscenti, alte non più di due piani e adibite a commercio al dettaglio e a servizi di svago, diffuse nell’area presa in analisi come residuali soggetti edilizi, a fronte dei più recenti e consistenti interventi in altezza. A pochi anni dal suo completamento, causa la sua estrema prossimità agli edifici a lui prospicenti e il crescente inquinamento acustico-ambientale prodotto, il Minhocão venne chiuso al traffico per le ore notturne, successivamente anche i fine-settimana e i festivi, rendendolo pedonalizzabile e diventando così un sorprendente e graditissimo spazio pubblico in quota. L’insieme delle coperture delle piccole costruzioni analizzate ha evidenziato una “nuova superficie urbana” parallela all’altezza del Minhocão, la quale definisce il campo d’azione del mio intervento, ipotesi che ha le sue premesse nell’”Operação Urbana Lapa-Bras”, nomi degli stessi quartieri che il Minhocão collega. Tale progetto, promosso dall’amministrazione pubblica, prevede che in futuro l’esistente linea ferroviaria situata a nord del centro e che attraversa quest’asse verrà interrata e convertita in un sistema sotterraneo riservato esclusivamente al traffico. L'attuazione di questo progetto potrà creare le condizioni per la sostituzione del flusso viario del viadotto quindi la sua demolizione e la rivitalizzazione del suo intorno; tuttavia il destino del Minhocão è ancora oggi incerto e argomento di accese discussioni. Premettendo la sua definitiva chiusura al traffico e riflettendo sulle implicazioni sociali e funzionali sia positive che negative, sarà più opportuno demolire o riprogettare il Minhocão? In tal caso, in termini spaziali e sociali, come reagiranno i quartieri in cui scorre il viadotto ipotizzando uno spazio pedonale in quota perennemente disponibile ai più svariati usi collettivi? La mia proposta di progetto restituisce un possibile scenario urbano fondato su un piano che regoli gli interventi alla scala di quartiere, volto alla riqualificazione degli isolati, al fine di costruire una realtà alternativa alle varie proposte già fatte e parallela a quelle relative al Minhocão. Data la frequenza delle caratteristiche morfologiche e funzionali per ogni quadra e ipotizzando la ripetibilità delle azioni progettuali anche in ragione delle stesse problematiche riscontrate negli altri quartieri attraversati dal viadotto, si propone un modello progettuale relativo a una precisa quadra ove le regole trovano esemplificazione. In tale contesto, si definiscono le opportunità spaziali della nuova superficie individuata, con l’installazione di nuove funzioni in spazi qualificati per la collettività, in cui viene incrementata la mixité funzionale del quartiere e la permeabilità della quadra in quanto unità minima d’intervento.
Tesi di laurea Magistrale
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