Miniere di Cogne. Recupero e valorizzazione del villaggio minatori di Colonna

Per buona parte del '900 la regione alpina Valle d'Aosta è stata protagonista della storia europea grazie alla più importante industria siderurgica italiana per la produzione di acciai speciali, che si alimentava con l'attività estrattiva della miniera di Cogne, la più alta in Europa. La filiera siderurgica interessava svariati comuni della Valle d'Aosta e anche di altre regioni italiane, ma la miniera di Cogne, che dette anche il nome alla Società Nazionale Cogne, era il cuore di ferro di tutta la filiera. Nel corso dei secoli è stato difficile se non impossibile distinguere Cogne dalla sua miniera e viceversa, là dove una si fondeva nell’altra, fino a creare un’unica vicenda umana. L’intero bacino minerario possiede infatti un valore culturale e storico fondamentale per comprendere la storia e l’identità di questi luoghi e rappresenta la testimonianza di un passato estrattivo che ha interessato tutta la regione e che ha lasciato nella montagna segni ancora visibili e marcati. L’idea della nostra tesi nasce in particolare da un evento chiave, quando il 29 luglio 2014, dopo 110 anni, il comune ritorna in possesso dell’antica miniera di ferro assieme a tutti i suoi fabbricati, e si impegna a svilupparne la valorizzazione ed il recupero a fini turistico-culturali. L’interesse privato e pubblico riguardo al rilancio delle miniere è molto forte, consapevoli del potenziale che la valorizzazione di queste rappresenta per lo sviluppo del paese. L’amministrazione comunale, intenzionata a recuperare l’intero bacino, al momento sta promuovendo un progetto di musealizzazione che però ne coinvolge solamente una parte ridotta a causa delle limitate disponibilità economiche. Il nostro progetto si colloca proprio a questo punto, provando a dare una risposta all’esigenza di recupero e di valorizzazione della parte più importante e spettacolare di tutta la filiera: il villaggio minatori di Colonna. Partendo da un analisi precisa il nostro lavoro si pone come un naturale proseguimento e completamento del programma promosso dal comune, con l’obiettivo da una parte di valorizzazione della memoria, e dall’altra di creare un luogo che sia capace di ricucirsi al territorio.