THE URBAN INFORMALITY Today, the informal growth of cities has transformed the concept of urban planning. This research come from my interest to the different urban phenomena, trying to understand the contemporary cities, and mostly in the obsession with understanding the multiply contrast from my city “Lima”, in the beginning of this research the first step is, to understand their peripheries. Those places reports testify to the brutal appearance that demographic growth, the human flow of rural life to urban life. Entire populations arise suddenly, never mind in those places there aren’t infrastructure, services or facilities; then they go formalizing grow and become parallel developments to the city to which they were attached. Thus, a series of self-built homes occupy a previously vacant space where people are organized, aware that they are pioneers specialists in improvisation and opportunism, and begin to raise precarious, ephemeral homes, but with the time these will be expanded, were subdivided, they changed use, they will again expand without more rules or limitations than those who allow them the economy and intuition. The contrast between this urban Informality and formality in Lima, is of great impact, there is a clear break between what is considered the modern city and the marginal part, no denying that these policies have always tried to hide this marginality, the paradoxIt is that they are so inaccessible areas, do, be, not that we realized their magnitude. Confront the urban informality not only enriches me about the controversy on the political and sociological, problems, that have served to understand the process of informal growth, and the main reasons for this phenomenon, but the comparison makes it especially attractive in urban planning, because are territory in constant mutation, with not rules and not limits, where there isn’t the classic way of urban intervention, but where is the time to look at new ways of urban regeneration in these areas, not seeing it as something negative, but the opposite. The goal is to find solutions, that does not distort these areas, must not stop their mutation but who contribute in improving urban environment, giving them to the people of the opportunities for self-regeneration, is not trying to introduce the formalities in the informal system, but by establishing a autonomous system that generates solutions that can be addattate in various fields. The intent of this strategy is not to try a real application, but above all in the utopian exercise, to believe in different solutions, which can help the urban quality of neglected populations.

L’URBANISMO INFORMALE Oggi, la crescita informale delle città ha trasformato il concetto di pianificazione urbana. Questa ricerca nasce dal mio interesse per i diversi fenomeni urbani, nel cercare di capire le città contemporanee, e soprattutto dalla mia ossessione per capire il contrasto multiple della mia città “Lima”, all’inizio di questa ricerca il primo passo è stato, il capire le loro periferie. Tali luoghi testimoniano l’aspetto brutale della crescita demografica, il flusso umano dalla vita rurale alla vita urbana. Intere popolazioni insorgono improvvisamente, non importa se, in quei luoghi non ci sono infrastrutture, servizi o strutture; poi verrano a formalizzare e crescere, diventano sviluppi paralleli per la città di cui si sono attaccati. Quindi, una serie di alloggi di auto-costruzione occupano uno spazio precedentemente vacante dove si organizzano le persone, consapevoli del fatto che sono specialisti pionieri in improvvisazione e opportunismo, aree di condizioni precarie, case effimere, ma con il tempo queste saranno ampliati, constante muttazione, prensenti il cambio di uso, e ancora in trasformazione questi luoghi si continuano ad espandersi senza più regole o limitazioni rispetto a quelli che consentono loro l’economia e l’intuizione. Il contrasto tra informalità e formalità urbana presente in Lima, è di grande impatto, c’è un taglio netto tra quella che si considera la Lima “moderna” e quella marginale, inutile negare che sempre le politiche presenti hanno cercato di nascondere questa marginalità, il paradosso è che sono aree cosi inaccessibile, fanno si,che non ci rendessimo conto della loro magnitudine. Confrontarmi con la informalità non solo mi arrichisce sule polemiche politiche e sociologiche, le qualle sono servite a capire, il processo della espanzione informale, e i motivi principale di questo fenomeno, ma il confronto lo rende affascinante sopratutto nel ambito urbanistico, sono territori in constant muttazione, senza regole e senza limiti, dove non esiste il modo classic di intervento urbano, ma dove è il momento di cercare nuovi modi di regenerazione urbana per queste aree, non vedendoli come qualcosa di negativo, ma il contrario. Lobbiettivo è trovare soluzioni, che non desnaturalizzino queste aree, non fermino le loro mutazione ma che contribuiscano nel processo di miglioramento urbano, dandoli alle popolazioni delle opportunità di autoregenero, non cercando di introdurre la formalità nel sistema informale, ma stabilendo un sistema autonomo che genera soluzioni che possono essere addattate in diversi ambiti. Lintento di questa strategia non sta nel cercare una applicazione reale, ma soppratutto nell’esercizio dell’utopico, nel credere in soluzioni diverse, che possano aiutare la qualità urbana delle popolazioni dimenticate.

The urban informality. San Juan de Lurigancho

MEDINA ZAMBRANO, FIORELLA NATALY
2014/2015

Abstract

THE URBAN INFORMALITY Today, the informal growth of cities has transformed the concept of urban planning. This research come from my interest to the different urban phenomena, trying to understand the contemporary cities, and mostly in the obsession with understanding the multiply contrast from my city “Lima”, in the beginning of this research the first step is, to understand their peripheries. Those places reports testify to the brutal appearance that demographic growth, the human flow of rural life to urban life. Entire populations arise suddenly, never mind in those places there aren’t infrastructure, services or facilities; then they go formalizing grow and become parallel developments to the city to which they were attached. Thus, a series of self-built homes occupy a previously vacant space where people are organized, aware that they are pioneers specialists in improvisation and opportunism, and begin to raise precarious, ephemeral homes, but with the time these will be expanded, were subdivided, they changed use, they will again expand without more rules or limitations than those who allow them the economy and intuition. The contrast between this urban Informality and formality in Lima, is of great impact, there is a clear break between what is considered the modern city and the marginal part, no denying that these policies have always tried to hide this marginality, the paradoxIt is that they are so inaccessible areas, do, be, not that we realized their magnitude. Confront the urban informality not only enriches me about the controversy on the political and sociological, problems, that have served to understand the process of informal growth, and the main reasons for this phenomenon, but the comparison makes it especially attractive in urban planning, because are territory in constant mutation, with not rules and not limits, where there isn’t the classic way of urban intervention, but where is the time to look at new ways of urban regeneration in these areas, not seeing it as something negative, but the opposite. The goal is to find solutions, that does not distort these areas, must not stop their mutation but who contribute in improving urban environment, giving them to the people of the opportunities for self-regeneration, is not trying to introduce the formalities in the informal system, but by establishing a autonomous system that generates solutions that can be addattate in various fields. The intent of this strategy is not to try a real application, but above all in the utopian exercise, to believe in different solutions, which can help the urban quality of neglected populations.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
L’URBANISMO INFORMALE Oggi, la crescita informale delle città ha trasformato il concetto di pianificazione urbana. Questa ricerca nasce dal mio interesse per i diversi fenomeni urbani, nel cercare di capire le città contemporanee, e soprattutto dalla mia ossessione per capire il contrasto multiple della mia città “Lima”, all’inizio di questa ricerca il primo passo è stato, il capire le loro periferie. Tali luoghi testimoniano l’aspetto brutale della crescita demografica, il flusso umano dalla vita rurale alla vita urbana. Intere popolazioni insorgono improvvisamente, non importa se, in quei luoghi non ci sono infrastrutture, servizi o strutture; poi verrano a formalizzare e crescere, diventano sviluppi paralleli per la città di cui si sono attaccati. Quindi, una serie di alloggi di auto-costruzione occupano uno spazio precedentemente vacante dove si organizzano le persone, consapevoli del fatto che sono specialisti pionieri in improvvisazione e opportunismo, aree di condizioni precarie, case effimere, ma con il tempo queste saranno ampliati, constante muttazione, prensenti il cambio di uso, e ancora in trasformazione questi luoghi si continuano ad espandersi senza più regole o limitazioni rispetto a quelli che consentono loro l’economia e l’intuizione. Il contrasto tra informalità e formalità urbana presente in Lima, è di grande impatto, c’è un taglio netto tra quella che si considera la Lima “moderna” e quella marginale, inutile negare che sempre le politiche presenti hanno cercato di nascondere questa marginalità, il paradosso è che sono aree cosi inaccessibile, fanno si,che non ci rendessimo conto della loro magnitudine. Confrontarmi con la informalità non solo mi arrichisce sule polemiche politiche e sociologiche, le qualle sono servite a capire, il processo della espanzione informale, e i motivi principale di questo fenomeno, ma il confronto lo rende affascinante sopratutto nel ambito urbanistico, sono territori in constant muttazione, senza regole e senza limiti, dove non esiste il modo classic di intervento urbano, ma dove è il momento di cercare nuovi modi di regenerazione urbana per queste aree, non vedendoli come qualcosa di negativo, ma il contrario. Lobbiettivo è trovare soluzioni, che non desnaturalizzino queste aree, non fermino le loro mutazione ma che contribuiscano nel processo di miglioramento urbano, dandoli alle popolazioni delle opportunità di autoregenero, non cercando di introdurre la formalità nel sistema informale, ma stabilendo un sistema autonomo che genera soluzioni che possono essere addattate in diversi ambiti. Lintento di questa strategia non sta nel cercare una applicazione reale, ma soppratutto nell’esercizio dell’utopico, nel credere in soluzioni diverse, che possano aiutare la qualità urbana delle popolazioni dimenticate.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2015_12_MedinaZambrano_02.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 1
Dimensione 6.98 MB
Formato Adobe PDF
6.98 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_03.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 2
Dimensione 18.34 MB
Formato Adobe PDF
18.34 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_04.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 3
Dimensione 22.67 MB
Formato Adobe PDF
22.67 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_05.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 4
Dimensione 13.7 MB
Formato Adobe PDF
13.7 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_06.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 5
Dimensione 4.54 MB
Formato Adobe PDF
4.54 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_07.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 6
Dimensione 477.78 kB
Formato Adobe PDF
477.78 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_08.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 7
Dimensione 16.51 MB
Formato Adobe PDF
16.51 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_09.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 8
Dimensione 26.2 MB
Formato Adobe PDF
26.2 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_10.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 9
Dimensione 149.43 kB
Formato Adobe PDF
149.43 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_11.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 10
Dimensione 4.7 MB
Formato Adobe PDF
4.7 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_12.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 11
Dimensione 8.76 MB
Formato Adobe PDF
8.76 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_13.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 12
Dimensione 12.44 MB
Formato Adobe PDF
12.44 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_14.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 13
Dimensione 75.26 MB
Formato Adobe PDF
75.26 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_15.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 14
Dimensione 4.86 MB
Formato Adobe PDF
4.86 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_16.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 15
Dimensione 35.34 MB
Formato Adobe PDF
35.34 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_17.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 16
Dimensione 409.22 kB
Formato Adobe PDF
409.22 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_18.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 17
Dimensione 210.67 kB
Formato Adobe PDF
210.67 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_19.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 18
Dimensione 10.53 MB
Formato Adobe PDF
10.53 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_20.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 19
Dimensione 330.09 kB
Formato Adobe PDF
330.09 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2015_12_MedinaZambrano_01.pdf

non accessibile

Descrizione: testo della tesi
Dimensione 240.43 kB
Formato Adobe PDF
240.43 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/116512