Il fine di questa tesi è quello di valutare il CDS come strumento di misura della propensione al rischio del settore bancario. Il credit default swap risulta essere un buon indicatore, ma ovviamente non permette di individuare le cause dell’aumento del rischio. La costruzione di un panel di dati comprendente dieci tra le maggiori banche d’affari statunitensi ed europee e l’utilizzo di semplici modelli di regressione hanno permesso di analizzare le determinanti del CDS. Dall’analisi è emerso come gli indicatori di natura contabile non risultino significativi nel spiegare la varianza del CDS ad eccezione del Tier 1 ratio e della Totalità dell’asset iscritto a bilancio. Gli indicatori finanziari legati all’equity hanno mostrato in generale un buon legame con i CDS, in particolare la volatilità dell’equity e il value at risk con sottostante il valore azionario. E' importante sottolineare come l’indice che segnala l’incertezza di mercato (VIX) sia risultato una determinante significativa nell’analisi effettuata mentre la probabilità di default, ricavata dal modello teorico di Merton (1974) e il motodo di pricing dell’opzioni di Black e Scholes, non risultano significativi nel predire il valore del CDS.
Le determinanti del CDS quale indicatore di rischio bancario
AGOSTINELLI, ANDREA
2014/2015
Abstract
Il fine di questa tesi è quello di valutare il CDS come strumento di misura della propensione al rischio del settore bancario. Il credit default swap risulta essere un buon indicatore, ma ovviamente non permette di individuare le cause dell’aumento del rischio. La costruzione di un panel di dati comprendente dieci tra le maggiori banche d’affari statunitensi ed europee e l’utilizzo di semplici modelli di regressione hanno permesso di analizzare le determinanti del CDS. Dall’analisi è emerso come gli indicatori di natura contabile non risultino significativi nel spiegare la varianza del CDS ad eccezione del Tier 1 ratio e della Totalità dell’asset iscritto a bilancio. Gli indicatori finanziari legati all’equity hanno mostrato in generale un buon legame con i CDS, in particolare la volatilità dell’equity e il value at risk con sottostante il valore azionario. E' importante sottolineare come l’indice che segnala l’incertezza di mercato (VIX) sia risultato una determinante significativa nell’analisi effettuata mentre la probabilità di default, ricavata dal modello teorico di Merton (1974) e il motodo di pricing dell’opzioni di Black e Scholes, non risultano significativi nel predire il valore del CDS.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/116761