L’aspetto affascinante dei tessuti non riguarda solamente la loro superficie e la loro finitura, altrettanto interessante è la struttura e la texture con cui essi sono costruiti. Un tessuto può essere considerato alla stregua dei dispositivi mobile e touchscreen che utilizziamo quotidianamente: se sostituiamo e inseriamo nella trama una struttura tessile conduttiva avremo un tessuto che può riconoscere una determinata serie di impulsi tattili meglio conosciuti come gestures, gli stessi che uno smartphone riconosce normalmente. L’obiettivo di questa trasformazione è la possibilità di integrare o nascondere la funzione di un computer in modo totalmente invisibile all’occhio umano, ed ottenere una nuova interattività, un nuovo tipo di input direttamente dai vestiti e dagli oggetti. Creare un tessuto conduttivo tramite l’utilizzo di processi industriali apre le frontiere per una nuova scalabilità ed universalità dei tessuti altamente conduttivi, prodotti sfruttando l’automazione programmata del 3d knitting. Il campo del textile è un settore ad ampio spettro che non include soltanto il mondo del fashion design, anzi, ogni cambiamento al suo interno coinvolge settori quali il furniture design ed il product design (soft goods) in genere. Il cambiamento che sta coinvolgendo il tessile grazie all’inserimento di filamenti conduttivi è un esempio di disruption proprio perché si manifesta in un risultato visivamente simile, i filamenti hanno lo stesso diametro dei normali filati, ma funzionalmente nuovo. Ciò apre al designer nuove possibilità di combinare tessuti in cui i filamenti siano visivamente più o meno presenti e l’elettronica ad essi collegata sia talmente minimale da poter essere integrata direttamente all’interno del processo di produzione, sino ad essere impercettibile per chi utilizza tali tessuti. Possiamo chiamare questa soluzione tessile ‘interfaccia incorporata’ all’interno del tessuto, idea che ben si presta ad applicazioni di terze parti e sensori accessori atti a raggiungere interazioni il più possibile naturali presentandosi nella sua totalità come piattaforma, la quale, come vedremo, troverà nel mondo della pratica sportiva senior un’importante spazio evolutivo.

A new sensitivity. Smart textiles tra design, baby boomers e tecnologia

BERTIN, FRANCESCO LUDOVICO
2014/2015

Abstract

L’aspetto affascinante dei tessuti non riguarda solamente la loro superficie e la loro finitura, altrettanto interessante è la struttura e la texture con cui essi sono costruiti. Un tessuto può essere considerato alla stregua dei dispositivi mobile e touchscreen che utilizziamo quotidianamente: se sostituiamo e inseriamo nella trama una struttura tessile conduttiva avremo un tessuto che può riconoscere una determinata serie di impulsi tattili meglio conosciuti come gestures, gli stessi che uno smartphone riconosce normalmente. L’obiettivo di questa trasformazione è la possibilità di integrare o nascondere la funzione di un computer in modo totalmente invisibile all’occhio umano, ed ottenere una nuova interattività, un nuovo tipo di input direttamente dai vestiti e dagli oggetti. Creare un tessuto conduttivo tramite l’utilizzo di processi industriali apre le frontiere per una nuova scalabilità ed universalità dei tessuti altamente conduttivi, prodotti sfruttando l’automazione programmata del 3d knitting. Il campo del textile è un settore ad ampio spettro che non include soltanto il mondo del fashion design, anzi, ogni cambiamento al suo interno coinvolge settori quali il furniture design ed il product design (soft goods) in genere. Il cambiamento che sta coinvolgendo il tessile grazie all’inserimento di filamenti conduttivi è un esempio di disruption proprio perché si manifesta in un risultato visivamente simile, i filamenti hanno lo stesso diametro dei normali filati, ma funzionalmente nuovo. Ciò apre al designer nuove possibilità di combinare tessuti in cui i filamenti siano visivamente più o meno presenti e l’elettronica ad essi collegata sia talmente minimale da poter essere integrata direttamente all’interno del processo di produzione, sino ad essere impercettibile per chi utilizza tali tessuti. Possiamo chiamare questa soluzione tessile ‘interfaccia incorporata’ all’interno del tessuto, idea che ben si presta ad applicazioni di terze parti e sensori accessori atti a raggiungere interazioni il più possibile naturali presentandosi nella sua totalità come piattaforma, la quale, come vedremo, troverà nel mondo della pratica sportiva senior un’importante spazio evolutivo.
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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