La tesi si pone l’obiettivo di approfondire il fenomeno della comunicazione di un prodotto audiovisivo per cercare di capire come, attraverso i linguaggi, la retorica e la capacità di evoluzione, esso possa arrivare ad assumere il ruolo di strumento non solo pubblicitario ma anche riconoscitivo. Oggetto di studio è il ruolo del colore nei manifesti dei film, al fine di individuare i codici cromatici che ne permettono l'immediata collocazione all'interno di un certo genere cinematografico. Il colore viene analizzato da due punti di vista: uno diacronico/sincronico, che incrocia le variabili di tempo, luogo e generi filmici, permettendo al contempo l'elaborazione di un modello di studio, e uno semiotico/percettivo, che termina con un approccio sperimentale. La tesi si articola su più fronti che incrociano l'analisi cromatico-comparativa nel tempo dei manifesti di cinque generi filmici con: l'iconografia e il periodo storico, artistico e cinematografico del paese, le caratteristiche e l'evoluzione del manifesto in base anche ai progressi tecnici, le associazioni ai colori nei tempi e nei luoghi. Il colore ha una duplice funzione: referenziale, quindi informativa, che influisce nell’identificazione del genere del film, e fatica, cioè attrattiva su se stessa. L’uso dei colori e i vari accostamenti non rappresentano soltanto una scelta estetica, ma un mezzo di persuasione e memorizzazione dell’immagine attraverso l’occhio e la mente, in grado di orientare il pubblico. Lo scopo è estrapolare i colori dei poster per verificare una correlazione con il genere a cui si riferiscono. I frutti della ricerca mi hanno permesso di comprendere perché determinate tipologie di struttura grafica e visiva, riferite alla cromia, siano ripetute per la costruzione di poster inerenti al medesimo genere, e di rilevare quali analogie o discordanze intercorrono tra i generi nell’evoluzione e/o nell’uso dei colori. L’ultima fase pone in esame il contratto testuale che intercorre fra manifesto e il suo spettatore sulla base delle evocazioni e convenzioni rispetto ai colori, per palesare quello che è il “cuore” della tesi, ossia la rilevanza dell'elemento cromatico nella percezione del significante.

Il colore nella caratterizzazione del genere cinematografico. Analisi cromatico-comparativa dei manifesti dei film con approccio semiotico-sperimentale

CARBONE, FEDERICA
2014/2015

Abstract

La tesi si pone l’obiettivo di approfondire il fenomeno della comunicazione di un prodotto audiovisivo per cercare di capire come, attraverso i linguaggi, la retorica e la capacità di evoluzione, esso possa arrivare ad assumere il ruolo di strumento non solo pubblicitario ma anche riconoscitivo. Oggetto di studio è il ruolo del colore nei manifesti dei film, al fine di individuare i codici cromatici che ne permettono l'immediata collocazione all'interno di un certo genere cinematografico. Il colore viene analizzato da due punti di vista: uno diacronico/sincronico, che incrocia le variabili di tempo, luogo e generi filmici, permettendo al contempo l'elaborazione di un modello di studio, e uno semiotico/percettivo, che termina con un approccio sperimentale. La tesi si articola su più fronti che incrociano l'analisi cromatico-comparativa nel tempo dei manifesti di cinque generi filmici con: l'iconografia e il periodo storico, artistico e cinematografico del paese, le caratteristiche e l'evoluzione del manifesto in base anche ai progressi tecnici, le associazioni ai colori nei tempi e nei luoghi. Il colore ha una duplice funzione: referenziale, quindi informativa, che influisce nell’identificazione del genere del film, e fatica, cioè attrattiva su se stessa. L’uso dei colori e i vari accostamenti non rappresentano soltanto una scelta estetica, ma un mezzo di persuasione e memorizzazione dell’immagine attraverso l’occhio e la mente, in grado di orientare il pubblico. Lo scopo è estrapolare i colori dei poster per verificare una correlazione con il genere a cui si riferiscono. I frutti della ricerca mi hanno permesso di comprendere perché determinate tipologie di struttura grafica e visiva, riferite alla cromia, siano ripetute per la costruzione di poster inerenti al medesimo genere, e di rilevare quali analogie o discordanze intercorrono tra i generi nell’evoluzione e/o nell’uso dei colori. L’ultima fase pone in esame il contratto testuale che intercorre fra manifesto e il suo spettatore sulla base delle evocazioni e convenzioni rispetto ai colori, per palesare quello che è il “cuore” della tesi, ossia la rilevanza dell'elemento cromatico nella percezione del significante.
ZINGALE, SALVATORE
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/117358