“Peculiar cloud” ha l’intento di rivalutare il concetto di muffa ampliandone le sue possibilità d’inserimento all’interno della filiera tessile. Le coltivazioni batteriche e fungine costituiscono una consistente perdita nella fase produttiva in quanto, sopratutto nel caso di materiale tessile di origine animale, se grezzo tende a rilasciare grasso alimentando la germinazione. Il progetto pertanto, ha l’intento finale di creare un campionario affinché anche gli scarti o le giacenze non siano più considerati materiali di seconda scelta destinati al deperimento ma che la muffa cui sono soggetti in fase di accantonamento in magazzini rappresenti il valore aggiunto. Il naming allude alla sua struttura esterna, costituita da spore che le conferiscono un aspetto quasi soffice, impalpabile. Associata alla morte della materia, la presenza di spore simboleggia la nascita di un qualcosa di nuovo e ciò coincide anche con lo scopo del progetto. La riqualifica di tali tessuti parte dall’analisi della filiera tessile nella sua integrità per poi analizzare alcuni pellami su cui il proliferare di muffe ha conferito particolari colorazioni ed effetti che hanno la potenzialità di elevare la valenza estetica dello stesso ma non trattati continuerebbero la fase di deterioramento e per tanto la pelle sarebbe nociva e non indicata alla mercificazione per problematiche legate al contatto cutaneo del consumatore e il rischio che possa danneggiare gli altri prodotti con cui viene a contatto. Da tale scenario sono previste tre possibilità di sviluppo: La prima che ha lo scopo di recuperare i tessuti già danneggiati, bloccando la fase di avanzamento della proliferazione recuperando così sia gli scarti e valorizzandone la valenza estetica; La seconda ha l’intento di costruire un processo di monitoraggio nella proliferazione in modo che tale il plus estetico possa essere riproducibile e controllabile, mediante l’azione di antibiotici e materiali germicidi, la terza, invece, creazioni di texture che utilizzino tecniche già affini al settore moda (stampa, applicazioni plurimateriche) completate attraverso il controllo della muffa.

Peculiar cloud. Studio di applicazione controllata di muffe per la riduzione di scarti nell'industria della moda

ROMANO, FEDERICA
2014/2015

Abstract

“Peculiar cloud” ha l’intento di rivalutare il concetto di muffa ampliandone le sue possibilità d’inserimento all’interno della filiera tessile. Le coltivazioni batteriche e fungine costituiscono una consistente perdita nella fase produttiva in quanto, sopratutto nel caso di materiale tessile di origine animale, se grezzo tende a rilasciare grasso alimentando la germinazione. Il progetto pertanto, ha l’intento finale di creare un campionario affinché anche gli scarti o le giacenze non siano più considerati materiali di seconda scelta destinati al deperimento ma che la muffa cui sono soggetti in fase di accantonamento in magazzini rappresenti il valore aggiunto. Il naming allude alla sua struttura esterna, costituita da spore che le conferiscono un aspetto quasi soffice, impalpabile. Associata alla morte della materia, la presenza di spore simboleggia la nascita di un qualcosa di nuovo e ciò coincide anche con lo scopo del progetto. La riqualifica di tali tessuti parte dall’analisi della filiera tessile nella sua integrità per poi analizzare alcuni pellami su cui il proliferare di muffe ha conferito particolari colorazioni ed effetti che hanno la potenzialità di elevare la valenza estetica dello stesso ma non trattati continuerebbero la fase di deterioramento e per tanto la pelle sarebbe nociva e non indicata alla mercificazione per problematiche legate al contatto cutaneo del consumatore e il rischio che possa danneggiare gli altri prodotti con cui viene a contatto. Da tale scenario sono previste tre possibilità di sviluppo: La prima che ha lo scopo di recuperare i tessuti già danneggiati, bloccando la fase di avanzamento della proliferazione recuperando così sia gli scarti e valorizzandone la valenza estetica; La seconda ha l’intento di costruire un processo di monitoraggio nella proliferazione in modo che tale il plus estetico possa essere riproducibile e controllabile, mediante l’azione di antibiotici e materiali germicidi, la terza, invece, creazioni di texture che utilizzino tecniche già affini al settore moda (stampa, applicazioni plurimateriche) completate attraverso il controllo della muffa.
VACCA, FEDERICA
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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