Nella società attuale il rapporto delle persone con l’attività del viaggio, sta assumendo una nuova importanza ed un nuovo significato. Tale attività non è infatti più vista solamente come un momento di evasione bensì come un’occasione di crescita personale. Sta sempre prendendo più piede il desiderio di viaggiare consapevolmente attribuendo una maggiore importanza all’esperienza stessa del viaggio ed al desiderio di venire a contatto con altre culture e stili di vita in maniera più genuina. La conseguenza è una maggiore diffusione di quelle metodologie di viaggio che si contrappongono al turismo di massa. In parte stiamo parlando di tipologie già esistenti da parecchi decenni, come l’interrail e l’hitchhiking, in parte ci si riferisce ad altre più recenti, connotate da una dimensione social e virtuale. Il coinvolgimento del web e delle “smart devices”, negli ultimi anni, ha permesso la proliferazione di community e piattaforme digitali, portando questo trend di viaggio a sublimarsi in una dimensione globale e trasformando l’esperienza di viaggio di ciascuno da fenomeno individuale a fenomeno condiviso da un network e implementato da servizi di sharing e reti di ospitalità, tra le quali si può citare Couchsurfing e Blablacar. Couchsurfing e Bla bla car possono essere annoverate tra le piattaforme web più rappresentative di questo fenomeno, specialmente se si considera che hanno da poco raggiunto un numero di iscritti pari a, rispettivamente, 10 e 40 milioni, mettendo in evidenza la crescita inarrestabile delle community. Questa nuova categoria di viaggiatori è spinta dalla volontà di condividere l’esperienza di viaggio, di conoscere persone nuove e inaspettate, e dal desiderio della scoperta e dalla non pianificazione. Il desiderio di viaggiare entro un programma variabile che vuole assecondare tutte le suggestioni spontanee derivanti dall’esperienza stessa, impone di poter usufruire in tempo reale di uno scambio di informazioni utili alla ripianificazione e impone di viaggiare leggeri rimanendo “pronti a tutto” ed affidandosi alla benevolenza altrui. Dall’inizio del 2000 si sta assistendo ad un cambiamento del sistema di viaggio che vede da una parte, una nuova riscoperta del viaggiare semplicemente con uno zaino in spalla, dall’altra la possibilità di usufruire di molti più strumenti virtuali. Come esponente dei giovani viaggiatori, sono stata toccata in prima persona da questa evoluzione nel campo della mobilità, ed ho potuto assistere da vicino a come questo fenomeno stia attecchendo velocemente tra le persone appartenenti alla mia fascia d’età. Come studente di design del prodotto industriale ho quindi deciso di dedicarmi ad un progetto che possa stare al passo con questa formidabile evoluzione che vede la commistione di componenti culturali sociali e pratiche, e forte delle prospettive future che questo scenario presenta. La nuova dimensione del viaggio social reclama un prodotto che ne possa incontrare le necessità materiali, emozionali e filosofiche, così è nato Tripack, un insieme di strumenti per viaggiatori composto da una compinente materiale, costituita da uno zaino, ed una immateriale rappresentata da un’app. Tripack è lo zaino che si evolve diventando un prodotto servizio atto ad essere il compagno di viaggio ideale. Se dal lato pratico, lo zaino deve adattarsi alla flessibilità e fluidità del suo portatore e del contesto di utilizzo, sul piano sociale e informativo il prodotto si deve sviluppare in una dimensione immateriale che ruoti intorno al concetto di community. Fedele ai principi delle pratiche di viaggio a cui è dedicato, Tripack si colloca all’interno di un modello di business imperniato sullo sfruttamento di piattaforme digitali e community al fine di usufruire delle potenzialità che il contesto socioeconomico attuale offre alle nuove idee che, ora come non mai, hanno la possibilità di sfruttare le enormi potenzialità del web per prendere corpo e diventare delle vere e proprie forme di business sotto forma di start-up.

Tripack. Sistema di prodotti per il viaggiatore 2.0

MARCHINI, SILVIA
2014/2015

Abstract

Nella società attuale il rapporto delle persone con l’attività del viaggio, sta assumendo una nuova importanza ed un nuovo significato. Tale attività non è infatti più vista solamente come un momento di evasione bensì come un’occasione di crescita personale. Sta sempre prendendo più piede il desiderio di viaggiare consapevolmente attribuendo una maggiore importanza all’esperienza stessa del viaggio ed al desiderio di venire a contatto con altre culture e stili di vita in maniera più genuina. La conseguenza è una maggiore diffusione di quelle metodologie di viaggio che si contrappongono al turismo di massa. In parte stiamo parlando di tipologie già esistenti da parecchi decenni, come l’interrail e l’hitchhiking, in parte ci si riferisce ad altre più recenti, connotate da una dimensione social e virtuale. Il coinvolgimento del web e delle “smart devices”, negli ultimi anni, ha permesso la proliferazione di community e piattaforme digitali, portando questo trend di viaggio a sublimarsi in una dimensione globale e trasformando l’esperienza di viaggio di ciascuno da fenomeno individuale a fenomeno condiviso da un network e implementato da servizi di sharing e reti di ospitalità, tra le quali si può citare Couchsurfing e Blablacar. Couchsurfing e Bla bla car possono essere annoverate tra le piattaforme web più rappresentative di questo fenomeno, specialmente se si considera che hanno da poco raggiunto un numero di iscritti pari a, rispettivamente, 10 e 40 milioni, mettendo in evidenza la crescita inarrestabile delle community. Questa nuova categoria di viaggiatori è spinta dalla volontà di condividere l’esperienza di viaggio, di conoscere persone nuove e inaspettate, e dal desiderio della scoperta e dalla non pianificazione. Il desiderio di viaggiare entro un programma variabile che vuole assecondare tutte le suggestioni spontanee derivanti dall’esperienza stessa, impone di poter usufruire in tempo reale di uno scambio di informazioni utili alla ripianificazione e impone di viaggiare leggeri rimanendo “pronti a tutto” ed affidandosi alla benevolenza altrui. Dall’inizio del 2000 si sta assistendo ad un cambiamento del sistema di viaggio che vede da una parte, una nuova riscoperta del viaggiare semplicemente con uno zaino in spalla, dall’altra la possibilità di usufruire di molti più strumenti virtuali. Come esponente dei giovani viaggiatori, sono stata toccata in prima persona da questa evoluzione nel campo della mobilità, ed ho potuto assistere da vicino a come questo fenomeno stia attecchendo velocemente tra le persone appartenenti alla mia fascia d’età. Come studente di design del prodotto industriale ho quindi deciso di dedicarmi ad un progetto che possa stare al passo con questa formidabile evoluzione che vede la commistione di componenti culturali sociali e pratiche, e forte delle prospettive future che questo scenario presenta. La nuova dimensione del viaggio social reclama un prodotto che ne possa incontrare le necessità materiali, emozionali e filosofiche, così è nato Tripack, un insieme di strumenti per viaggiatori composto da una compinente materiale, costituita da uno zaino, ed una immateriale rappresentata da un’app. Tripack è lo zaino che si evolve diventando un prodotto servizio atto ad essere il compagno di viaggio ideale. Se dal lato pratico, lo zaino deve adattarsi alla flessibilità e fluidità del suo portatore e del contesto di utilizzo, sul piano sociale e informativo il prodotto si deve sviluppare in una dimensione immateriale che ruoti intorno al concetto di community. Fedele ai principi delle pratiche di viaggio a cui è dedicato, Tripack si colloca all’interno di un modello di business imperniato sullo sfruttamento di piattaforme digitali e community al fine di usufruire delle potenzialità che il contesto socioeconomico attuale offre alle nuove idee che, ora come non mai, hanno la possibilità di sfruttare le enormi potenzialità del web per prendere corpo e diventare delle vere e proprie forme di business sotto forma di start-up.
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/117424