La bibliografia relativa alla Manifattura ceramica di Doccia è ormai vastissima e ampiamente indagata da illustri studiosi, perciò la prima parte di ricerca ha lo scopo di riportare le vicende principali di questi 280 anni dell’azienda, dalle origini fino ai giorni nostri, ponendo particolare attenzione ad alcuni aspetti della produzione, come ad esempio le prime prove sui materiali da impiegare. Nella seconda parte verrà quindi analizzato quello che possiamo definire il gusto esotico nella produzione della Manifattura di Doccia, cioè quel fascino di mondi lontani che è alla base del concetto di esotismo, inteso come antitesi alla esistenza in cui si vive e possibilità di evadere dalla propria realtà, che sembra incapace di rinnovarsi. La curiosità verso civiltà sconosciute, e per questo mitizzate, nelle quali ci si può rifugiare fisicamente e idealmente, è alla base di questo concetto. La curiosità per l’Oriente e per l’arcano delle porcellane cinesi, gelosamente secretato nel corso dei secoli, è ciò che ha spinto il marchese Carlo Ginori ad intraprendere la sua ricerca per la formula perfetta della porcellana, anche chiamata “Oro Bianco”. Gli errori, i fallimenti, gli esperimenti sono testimoniati dai pezzi contorti per gli sbagli nella cottura, nelle bruciature dell’impasto, nelle sbavature dei colori e stanno alla base della cultura illuminista del Ginori, che provando e riprovando arrivò a produrre una porcellana simile a quella orientale. La mostra temporanea partirà proprio dall’analisi di queste lunghe e dispendiose ricerche, prima dei materiali da impiegare e poi della formula perfetta, testimoniate dalle ceramiche sperimentali di Carlo Ginori. Si tratteranno poi alcuni aspetti della produzione che si riferiscono al concetto di esotismo, indagando collezioni e momenti precisi della storia della Manifattura legati alle mode del tempo, ma allo stesso tempo indipendenti e originali. L’intento è quello di portare all’attenzione dei conoscitori o dei semplici curiosi, un aspetto affascinante della produzione di Doccia, che le è appartenuto fin dalla sua nascita. Con l’affermarsi del gusto per l’insolito e il diverso, che trovò sempre più campo con l’eclettismo dell’Ottocento, la Manifattura Ginori diede alla luce pezzi e collezioni ispirate al mondo esotico, che verranno esposte nella mostra temporanea al Museo di Doccia. Si partirà dalle prime maioliche e porcellane prodotte che sono ispirate nelle loro forme e decori al mondo orientale, per passare poi alla collezione per Ismail Khèdive d’Egitto, realizzata in occasione dell’apertura del Canale di Suez nel 1869, dal gusto tipicamente egizio, poi si esporranno le maioliche ispano-moresche, con decori dal gusto arabo e persiano; infine si proporranno i sedili in maiolica, pensati per le serre e i giardini tropicali molto in voga nel XIX secolo. Il tutto sarà presentato insieme a documenti e disegni che spiegheranno i motivi e i tentativi che stanno dietro alla produzione di questi pezzi unici nel loro genere.

Il gusto esotico nella Manifattura Ginori di Doccia

BERTINO, FRANCESCA
2014/2015

Abstract

La bibliografia relativa alla Manifattura ceramica di Doccia è ormai vastissima e ampiamente indagata da illustri studiosi, perciò la prima parte di ricerca ha lo scopo di riportare le vicende principali di questi 280 anni dell’azienda, dalle origini fino ai giorni nostri, ponendo particolare attenzione ad alcuni aspetti della produzione, come ad esempio le prime prove sui materiali da impiegare. Nella seconda parte verrà quindi analizzato quello che possiamo definire il gusto esotico nella produzione della Manifattura di Doccia, cioè quel fascino di mondi lontani che è alla base del concetto di esotismo, inteso come antitesi alla esistenza in cui si vive e possibilità di evadere dalla propria realtà, che sembra incapace di rinnovarsi. La curiosità verso civiltà sconosciute, e per questo mitizzate, nelle quali ci si può rifugiare fisicamente e idealmente, è alla base di questo concetto. La curiosità per l’Oriente e per l’arcano delle porcellane cinesi, gelosamente secretato nel corso dei secoli, è ciò che ha spinto il marchese Carlo Ginori ad intraprendere la sua ricerca per la formula perfetta della porcellana, anche chiamata “Oro Bianco”. Gli errori, i fallimenti, gli esperimenti sono testimoniati dai pezzi contorti per gli sbagli nella cottura, nelle bruciature dell’impasto, nelle sbavature dei colori e stanno alla base della cultura illuminista del Ginori, che provando e riprovando arrivò a produrre una porcellana simile a quella orientale. La mostra temporanea partirà proprio dall’analisi di queste lunghe e dispendiose ricerche, prima dei materiali da impiegare e poi della formula perfetta, testimoniate dalle ceramiche sperimentali di Carlo Ginori. Si tratteranno poi alcuni aspetti della produzione che si riferiscono al concetto di esotismo, indagando collezioni e momenti precisi della storia della Manifattura legati alle mode del tempo, ma allo stesso tempo indipendenti e originali. L’intento è quello di portare all’attenzione dei conoscitori o dei semplici curiosi, un aspetto affascinante della produzione di Doccia, che le è appartenuto fin dalla sua nascita. Con l’affermarsi del gusto per l’insolito e il diverso, che trovò sempre più campo con l’eclettismo dell’Ottocento, la Manifattura Ginori diede alla luce pezzi e collezioni ispirate al mondo esotico, che verranno esposte nella mostra temporanea al Museo di Doccia. Si partirà dalle prime maioliche e porcellane prodotte che sono ispirate nelle loro forme e decori al mondo orientale, per passare poi alla collezione per Ismail Khèdive d’Egitto, realizzata in occasione dell’apertura del Canale di Suez nel 1869, dal gusto tipicamente egizio, poi si esporranno le maioliche ispano-moresche, con decori dal gusto arabo e persiano; infine si proporranno i sedili in maiolica, pensati per le serre e i giardini tropicali molto in voga nel XIX secolo. Il tutto sarà presentato insieme a documenti e disegni che spiegheranno i motivi e i tentativi che stanno dietro alla produzione di questi pezzi unici nel loro genere.
GALBIATI, MARCELLO
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/117449