Post-disaster loss accounting vs disaster forensic : insights from the November 2013 flood in the Umbria region

With increasing disasters provoking increasing damage along the world, damage data collection has become a raising concern as the basis to determine the effectivity of risk management strategies. However present methodologies for damage data collection and recording after a disaster, as well as the uses given to these data, differ along countries, creating inconsistencies. In such a context, this thesis focuses on the feasibility of using damage data obtained with current methodologies for collection and recording for a specific use that is disaster forensic investigation. A literature review was performed to define the different requirements of damage data for each of their four applications: loss accounting, risk modelling, disaster forensic analysis and compensation. Special attention was given to disaster forensic analysis given its utility to supply a post-event comprehensive overview of the disaster. Through literature review it was also possible to describe the current practices for damage data collection and recording in Europe and specifically in Italy. This let to the identification of key challenges for the use of damage data for a different application than its original purpose. The November 2013-February 2014 flood in the Umbria region was chosen as the case study to perform a disaster forensic analysis with data collected with current practices in Italy, which are compensation oriented. As a result, it was possible to identify overlapping characteristics of data for compensation and disaster forensics applications. Moreover, a second set of specific challenges for the use of data was set, like: dealing with uncertainty leading to low quality of data in a smarter way, improving standards, having a more coherent way to account for the change of data on time, decreasing the time needed for data elaboration. Future developments on this field are encouraged to address these challenges. This will also set a step forward towards compatible methods for the collection of loss data worldwide that eventually can lead to European or global structured databases.

Con il continuo aumentare dei disastri naturali e dei danni conseguenti in tutto il pianeta, la raccolta dei dati di danno è diventata una delle principali priorità, come base per determinare l’efficacia delle strategie di gestione del rischio. Ciononostante, le attuali metodologie di raccolta e archiviazione dei dati di danno, così come gli usi che si danno a questi dati, divergono da paese a paese, creando incompatibilità. In questo contesto, questa tesi si concentra sulla possibilità di usare i dati di danno ottenuti attraverso le attuali metodologie di raccolta e archiviazione per il particolare uso di analisi dell’evento calamitoso di tipo forense. In primo luogo, è stata fatta un’analisi della letteratura per identificare i requisiti dei dati di danno per ognuno dei quattro usi possibili: contabilità delle perdite, modellazione del rischio, analisi forense e risarcimento. Particolare attenzione è stata rivolta alle analisi di tipo forense, data la loro utilità nel fornire un quadro comprensivo dell’evento. Attraverso l’analisi della letteratura è stato anche possibile descrivere le attuali pratiche per la raccolta e archiviazione dei danni in Europa, e specificatamente in Italia. Questo ha permesso di identificare alcune criticità per l’uso di dati di danno per uno scopo diverso da quello originale. L’ alluvione del Novembre 2013-Febraio 2014 in Umbria è stata scelta come caso studio per un’analisi di tipo forense dell’evento con i dati raccolti con le pratiche attuali in Italia, finalizzate al risarcimento. Come risultato, è stato possibile identificare le caratteristiche comuni dei dati per gli scopi di risarcimento e analisi forense. Quindi, ulteriori criticità per l’uso dei dati sono state identificate, tra cui: la gestione dell’incertezza legata alla qualità del dato, la gestione coerente dell’evoluzione temporale del dato, la riduzione dei tempi necessari all’elaborazione del dato. I futuri sforzi di ricerca dovrebbero concentrarsi sul superamento di tali criticità. Questo permetterebbe fare un passo avanti verso metodi compatibili per la raccolta dei dati di danno a livello Europeo e globale, archiviati in database compatibili.