L’ opportunità data dalla dismissione dello Scalo Ferroviario di Porta Genova si inseri¬sce nel più ampio programma di riqualificazione degli ex scali ferro¬viari. Questi, un tempo adibiti alla mobilità e fortemente radicati all’interno del tessuto consolidato della città di Milano, presentano ora un grande interesse progettuale e stra¬tegico. L’area dello Scalo Ferroviario di Porta Genova, per gran parte della sua lunghezza, procede pa¬rallela al Naviglio Grande, storico asse urbano che allo stesso tempo divide e collega questa parte di città. La divisione si manifesta nella grande diversità tra l’edificato a nord e a sud del Naviglio, il primo rappresentato dalla città industriale compatta e il secondo dalla più minuta maglia residenzia¬le conseguenza della stratificazione storica. Il progetto si pone come primo obiettivo il collegamento del sistema dei Navigli Milanesi con i limitrofi parchi Milanesi. Generandosi da Parco Solari, le nuove aree verdi si pongono dapprima sull’ex tracciato ferroviario, per poi accostarsi al Naviglio e terminare nel nuovo centro sportivo in connessione con l’esistente centro della Canottieri, creando così il nuovo parco dell’Alzaia. In corrispondenza con l’asse di via Bergognone, un ponte ciclopedonale mette in collegamento non solo il quartiere Tortona con quello a sud del Naviglio, ma anche il nuovo sistema del Parco dell’Alzaia con parco Baden Powell Gli assi stradali della città storica, realizzano la base per un sistema che instaura un nuovo rapporto con il quartiere Tortona, costituendo un nuovo fronte compatto, che si apre in alcuni punti strategici, corrispondenti agli assi pedonali e carrabili della città esistente. L’asse di via Bergognone si presenta anche come opportunità per il disegno di spazi pubblici differenti: la porzione verso Porta Genova si propone come un ampio spazio pubblico che accompagna la storica curva dei vecchi binari, da dalla nuova mediateca all’interno dell’ex stazione fino all’ ex magazzino FS La parte oltre l’asse Bergognone invece risulta più densa, a partire dalla torre polifunzionale che si presenta non solo come punto di riferimento per il quartiere ma come punto attrattivo per la città per le numerose funzioni che la caratterizzano a partire dai numerosi spazi per uffici, l’hotel, la residenza per studenti, fino a giungere alla residenza di pregio degli ultimi piani. Il sistema prosegue poi con il boulevard commerciale, delimitato dagli edifici residenziali che scandiscono il percorso con pieni e vuoti che propongono suggestivi scorsi verso il parco: le ville urbane delimitano il parco e ne catturano la vista, mentre gli edifici più alti si rapportano non solo con il parco, ma ai piani più alti con i punti di riferimento per la città. Il sistema si conclude sul fianco del Ponte delle Milizie con il centro sportivo, edificio che riesce a connettere due livelli differenti e a presentarsi come connettore del sistema infrastrutturale di via Cassala con il sistema del Naviglio. Anche esso come la torre è indice della precisa volontà di articolare spazi e relazioni non solo con l’immediato contesto ma anche con i sistemi urbani di più ampia scala.

Progetto di riqualificazione dell'ex scalo ferroviario di Milano Porta Genova

PONTI, ANDREA;SPINELLI, JESSICA
2014/2015

Abstract

L’ opportunità data dalla dismissione dello Scalo Ferroviario di Porta Genova si inseri¬sce nel più ampio programma di riqualificazione degli ex scali ferro¬viari. Questi, un tempo adibiti alla mobilità e fortemente radicati all’interno del tessuto consolidato della città di Milano, presentano ora un grande interesse progettuale e stra¬tegico. L’area dello Scalo Ferroviario di Porta Genova, per gran parte della sua lunghezza, procede pa¬rallela al Naviglio Grande, storico asse urbano che allo stesso tempo divide e collega questa parte di città. La divisione si manifesta nella grande diversità tra l’edificato a nord e a sud del Naviglio, il primo rappresentato dalla città industriale compatta e il secondo dalla più minuta maglia residenzia¬le conseguenza della stratificazione storica. Il progetto si pone come primo obiettivo il collegamento del sistema dei Navigli Milanesi con i limitrofi parchi Milanesi. Generandosi da Parco Solari, le nuove aree verdi si pongono dapprima sull’ex tracciato ferroviario, per poi accostarsi al Naviglio e terminare nel nuovo centro sportivo in connessione con l’esistente centro della Canottieri, creando così il nuovo parco dell’Alzaia. In corrispondenza con l’asse di via Bergognone, un ponte ciclopedonale mette in collegamento non solo il quartiere Tortona con quello a sud del Naviglio, ma anche il nuovo sistema del Parco dell’Alzaia con parco Baden Powell Gli assi stradali della città storica, realizzano la base per un sistema che instaura un nuovo rapporto con il quartiere Tortona, costituendo un nuovo fronte compatto, che si apre in alcuni punti strategici, corrispondenti agli assi pedonali e carrabili della città esistente. L’asse di via Bergognone si presenta anche come opportunità per il disegno di spazi pubblici differenti: la porzione verso Porta Genova si propone come un ampio spazio pubblico che accompagna la storica curva dei vecchi binari, da dalla nuova mediateca all’interno dell’ex stazione fino all’ ex magazzino FS La parte oltre l’asse Bergognone invece risulta più densa, a partire dalla torre polifunzionale che si presenta non solo come punto di riferimento per il quartiere ma come punto attrattivo per la città per le numerose funzioni che la caratterizzano a partire dai numerosi spazi per uffici, l’hotel, la residenza per studenti, fino a giungere alla residenza di pregio degli ultimi piani. Il sistema prosegue poi con il boulevard commerciale, delimitato dagli edifici residenziali che scandiscono il percorso con pieni e vuoti che propongono suggestivi scorsi verso il parco: le ville urbane delimitano il parco e ne catturano la vista, mentre gli edifici più alti si rapportano non solo con il parco, ma ai piani più alti con i punti di riferimento per la città. Il sistema si conclude sul fianco del Ponte delle Milizie con il centro sportivo, edificio che riesce a connettere due livelli differenti e a presentarsi come connettore del sistema infrastrutturale di via Cassala con il sistema del Naviglio. Anche esso come la torre è indice della precisa volontà di articolare spazi e relazioni non solo con l’immediato contesto ma anche con i sistemi urbani di più ampia scala.
OLIARO, PAOLO
AZZOLINI, ANDREA MATTEO
VITIELLO, EDMONDO
MANGIAROTTI, ANNA
POZZI, MARCO
MANNINO, ANTONIO
ARC II - Scuola di Architettura Civile
21-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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