The unexpected implications of opening up innovation : a multi-perspective study of the role of Open Innovation practices in mature industries

The way firms innovate has notably changed in recent years. A clear example is the manufacturing sector which has been experiencing a new revolution in production and innovation. Linked to this industrial shift, manufacturing firms have been adopting more open and collaborative practices to innovate. This phenomenon, known as Open Innovation (OI), is helping firms to acquire and explore knowledge from external sources (inbound process) and to exploit knowledge via the commercialisation of ideas and technology (outbound process). Even though numerous researchers have studied the adoption of OI and its relation to numerous strategic and organisational results, very few studies have focused on investigating the positive influence of diverse OI approaches and practices on multiple dimensions of firm performance from different angles. These drawbacks hinder the diffusion of OI practices and raise the question of whether it is convenient for any firm in any industry to adopt or not to adopt OI. Thus, this thesis helps to fill this gap by examining the extent to which OI practices are adopted by firms and other actors in unexplored mature manufacturing industries and by understanding the unidentified roles that these practices play in relation to different dimensions of firm and industrial performance. This thesis brings together different methodologies and data to investigate OI practices with a novel multi-perspective approach. Hence, OI practices are framed within the industrial context of manufacturing firms in Italy and Sweden, several actors in the food industry, small and medium-sized enterprises (SMEs) from the Italian foundry industry, and also within worldwide SMEs designing and producing supercars. More specifically, using data from 247 European manufacturing firms collected through a tailored OI survey, this thesis supports the relevance of internal context characteristics such as firm size and provides evidence of the relation between configurations of OI models and innovation performance. Through two case studies in the food industry, this thesis demonstrates novel forms of OI practices that can be characterised and adopted by different innovation actors within and around this mature industry. Likewise, drawing from 30 rigorous case studies of small and medium-sized foundries, this research for the first time illuminates the relation between the aggregations of some innovation practices (specifically internal R&D and inbound OI) with a contemporarily relevant dimension of environmental and industrial performance such as energy efficiency. Although foregrounding the practical implications of adopting OI practices, this project also investigates and attempts to contrast some of the theoretical perspectives used when researching OI in mature manufacturing industries. This thesis concludes with an integrative study of the main aspects of the research project to demonstrate the advantages of using a multi-perspective approach to study OI. This last study, originally inspired from two case studies of small carmakers, involved collecting data from 48 small and medium-sized manufacturers of supercars with a survey designed to evaluate OI influence on several types of firm performance. Collectively, the results from this thesis confirm the validity of OI in new research contexts and reveal a combined influence of specific innovation practices on innovativeness, but also on the dimensions of industrial, environmental, and social performance. This thesis contributes to theory and practice by empirically showing that even though OI and the results of practicing it are highly context dependent, adopting OI practices can definitely have a positive influence in the overall performance of firms in mature manufacturing industries, including SMEs and other small actors.

Il modo in cui le imprese stanno innovando è notevolmente cambiato negli ultimi anni. Un chiaro esempio è il settore manifatturiero, che sta reagendo a una nuova rivoluzione nella produzione e innovazione. Collegato a questo cambiamento industriale, le aziende del settore della manifattura stanno acquisendo nuove pratiche più aperte e collaborative per innovare. Questo fenomeno, noto come ‘Open Innovation’ (OI), sta aiutando alle aziende ad acquistare e esplorare le conoscenze dalle fonti esterne (processo ‘inbound’) e di sfruttare la conoscenza tramite la commercializzazione delle idee e delle tecnologie (processo ‘outbound’). Anche se numerosi ricercatori hanno studiato l’adozione della OI e la sua relazione con numerosi risultati strategici ed organizzativi, in pochi studi si sono concentrati sullo studio dell’influenza positiva di diversi approcci e pratiche sulle multipli dimensioni della performance aziendale di diverse angolature della OI. Questi inconvenienti ostacolano la diffusione delle pratiche OI ed evidenziano la questione se è pure conveniente per qualsiasi tipo d’azienda in qualsiasi tipo d’industria adottare o non adottare OI. Così, questa tesi contribuisce a riempire questa lacuna tramite la esaminazione delle misure in cui le pratiche della OI vengono adottate dalle aziende ed altri attori nelle inesplorate industrie mature della manifattura e attraverso la comprensione dei ruoli non identificati che queste pratiche giocano in relazione alle diverse dimensioni della performance aziendale e industriale. Questa tesi mette insieme le diverse metodologie e i dati ad indagare sulle pratiche della OI con un nuovo approccio multi-prospettico. Quindi, le pratiche OI sono inquadrate nel contesto industriale delle aziende manifatturiere in Italia e in Svezia, i diversi attori nel settore alimentare, le piccole e medie imprese (PMI) del settore della fonderia italiana, e anche nelle PMI di tutto il mondo che disegnano e producono i supercars. In particolare, utilizzando i dati di 247 aziende manifatturiere europee raccolti attraverso un sondaggio, questa tesi sostiene la rilevanza delle caratteristiche del contesto interno come la dimensione della azienda e fornisce la prova della relazione tra configurazioni dei modelli OI e la capacità di innovazione. Attraverso due casi di studio nel settore alimentare, questa tesi dimostra delle nuove forme di pratiche OI che possono essere caratterizzate e adottate dai diversi attori dell’innovazione all’interno ed all’intorno di questo settore maturo. Allo stesso modo, raccolto da 30 rigorosi casi di studio delle piccole e delle medie fonderie, questa ricerca per la prima volta illumina la relazione tra le aggregazioni di alcune pratiche di innovazione (in particolare le pratiche interne di R&S e di OI inbound) con una dimensione contemporaneamente rilevante delle prestazioni ambientali ed industriali quali l’efficienza energetica. Anche se in primo piano le implicazioni pratiche dell’adozione delle pratiche della OI sono accentate, il progetto indaga anche e cerca di contrastare alcune delle prospettive teoriche utilizzate nella ricerca nelle mature industrie manifatturiere. Questa tesi finisce con uno studio integrativo degli aspetti principali del progetto di ricerca per dimostrare i vantaggi di utilizzare un approccio multi-prospettiva per studiare la OI. Quest’ultimo studio, originariamente ispirato da due casi di studio di piccole case automobilistiche, ha coinvolto la raccolta dei dati provenienti da 48 piccole e medie produttori di supercars tramite un sondaggio per valutare l’influenza dei diversi tipi di performance aziendale. Collettivamente, i risultati di questa tesi confermano la validità di OI in nuovi contesti di ricerca e rivelano una influenza combinata di pratiche d’innovazione specifica su innovazione, ma anche sulle dimensioni della performance industriale, ambientale e sociale. Questa tesi contribuisce alla teoria e alla pratica, che empiricamente mostra che se anche la OI ed i risultati di praticarla sono molto dipendenti dal contesto, l’adozione delle pratiche OI può sicuramente avere un effetto positivo nelle prestazioni complessive delle aziende nella industria manifatturiere matura, comprese le PMI ed altri piccoli attori.