Il progetto interviene nell’area degli ex-macelli di Milano a Sud Est della città, all’interno della cinturia ferroviaria. L’area si attesta sull’asse della circonvallazione esterna che struttura il settore Est della città, offrendo la possibilità di completarne la maglia compatta e di collegarsi , attraversando la cintura ferroviaria, al quartiere satellite di Mecenate. Si propone quindi, a partire da una maglia stradale che riprende i tracciati di matrice ottocentesca, la ricomposizione e il completamento della città ordinaria, riscoprendone e rielaborandone gli elementi tradizionali, in cui il progetto non è visto come un episodio eccezionale o come una visone univoca, ma cerca di governare la complessità dell’opera collettiva che è la città. Primo passo fondamentale è stata un’attenta analisi degli elementi tipici dell’intorno e della loro prestazione urbana, individuando le potenzialità dell’area e ricercandone il carattere generatore. Tale analisi ha portato alla scelta di soluzioni morfologiche che si adattano alle varie situazioni individuate, apportando soluzioni differenti nel regolare i rapporti tra spazi pubblici e privati. La storica vocazione mercatale e la presenza di ampie e frammentate aree verdi non attrezzate sono serviti da spunto per la progettazione di due grandi sistemi di spazio pubblico. Tali sistemi, inserendosi nel tessuto ordinario, vanno a legare i principali edifici pubblici e i nodi trasportistici dell’area creando, nella loro interazione, una grande varietà di spazi e situazioni. Importante atteggiamento progettuale è quello della conservazione e del riuso di alcuni degli edifici esistenti che contengono le funzioni pubbliche. In particolare, l’edificio di cui si approfondiscono l’architettura e la costruzione prevede un processo di trasformazione debole. L’intervento (o l’insieme di interventi) guarda al carattere genetliaco del quartiere e prevede come uso principale un mercato coperto. La necessità di ri-costruire il tessuto economico e sociale in un quartiere di nuova costruzione vede come risposta progettuale la stratificazione di una serie di interventi più o meno effimeri, fino all'aggiunta di tre innesti, nuovi edifici dalla funzione e linguaggio indipendente. Il progetto è un’opera di post-produzione, in cui vecchio e nuovo diventano presto indistinguibili.

Inventario urbano

PELUSO, SALVATORE
2014/2015

Abstract

Il progetto interviene nell’area degli ex-macelli di Milano a Sud Est della città, all’interno della cinturia ferroviaria. L’area si attesta sull’asse della circonvallazione esterna che struttura il settore Est della città, offrendo la possibilità di completarne la maglia compatta e di collegarsi , attraversando la cintura ferroviaria, al quartiere satellite di Mecenate. Si propone quindi, a partire da una maglia stradale che riprende i tracciati di matrice ottocentesca, la ricomposizione e il completamento della città ordinaria, riscoprendone e rielaborandone gli elementi tradizionali, in cui il progetto non è visto come un episodio eccezionale o come una visone univoca, ma cerca di governare la complessità dell’opera collettiva che è la città. Primo passo fondamentale è stata un’attenta analisi degli elementi tipici dell’intorno e della loro prestazione urbana, individuando le potenzialità dell’area e ricercandone il carattere generatore. Tale analisi ha portato alla scelta di soluzioni morfologiche che si adattano alle varie situazioni individuate, apportando soluzioni differenti nel regolare i rapporti tra spazi pubblici e privati. La storica vocazione mercatale e la presenza di ampie e frammentate aree verdi non attrezzate sono serviti da spunto per la progettazione di due grandi sistemi di spazio pubblico. Tali sistemi, inserendosi nel tessuto ordinario, vanno a legare i principali edifici pubblici e i nodi trasportistici dell’area creando, nella loro interazione, una grande varietà di spazi e situazioni. Importante atteggiamento progettuale è quello della conservazione e del riuso di alcuni degli edifici esistenti che contengono le funzioni pubbliche. In particolare, l’edificio di cui si approfondiscono l’architettura e la costruzione prevede un processo di trasformazione debole. L’intervento (o l’insieme di interventi) guarda al carattere genetliaco del quartiere e prevede come uso principale un mercato coperto. La necessità di ri-costruire il tessuto economico e sociale in un quartiere di nuova costruzione vede come risposta progettuale la stratificazione di una serie di interventi più o meno effimeri, fino all'aggiunta di tre innesti, nuovi edifici dalla funzione e linguaggio indipendente. Il progetto è un’opera di post-produzione, in cui vecchio e nuovo diventano presto indistinguibili.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/119087