Oltre la soglia. Abitare le porte di Milano

Le Porte, che un tempo determinavano gli unici punti di accesso alla città, sono state nel tempo inglobate all’interno della crescente maglia urbana e rappresentano oggi una soglia tra la Milano antica e quella del futuro. Nonostante l’espansione della città, è tutt’oggi ancora visibile il segno lasciato dalle antiche mura, non più come limite ma come principale connessione viaria. In tale organizzazione tuttavia, le Porte della città, private della loro funzione originaria, vengono spesso ridotte a sculture monumentali, spartitraffico o rifugio per i senzatetto. Il progetto riguarda la riconnessione di tali manufatti attraverso una possibile invasione sistematica e temporanea. L’obiettivo è quello di creare ambienti destinati all’ospitalità diffusa, non nel suo significato stretto ma in quello richiesto dalla città contemporanea. Non solo quindi un tipo di ospitalità legato al pernottamento, ma anche al lavoro, alla didattica e soprattutto agli eventi culturali che si succedono durante l’anno. L’idea fondante di Oltre la soglia è quella di dare risposta alle domande poste dalle molteplici esigenze degli utenti. Le scelte progettuali sono perciò ricadute sulla realizzazione di un organismo architettonico che, oltre alla possibilità di adattarsi al contesto, contemplasse la massima possibilità di composizione delle sue parti. È stato pensato un numero limitato di pezzi modulari che creassero scenari mutevoli e modificassero la città in modo non permanente ma significativo cambiandone la percezione usuale. L’archetipo dell’interno nell’interno e il linguaggio delle scenografie urbane che, a partire dall’antico Egitto sino ai giorni nostri si sono confrontate con realtà diverse, hanno pertanto definito il concept del progetto. Ogni elemento diventa così transizione, abitabilità, esposizione, scenografia, contaminazione, movimento e cambiamento di percezione.