Lodi si presenta come una città piccola e compatta avente diversi tessuti edilizi tra cui il centro storico densificato all’interno delle mura medievali, il tessuto adiacente il centro storico con un’impostazione a griglia, il tessuto recente, ed infine, le cascine della zona agricola. E’ una città con un’impostazione policentrica dal cui centro si sviluppano degli assi disposti a raggio identificati dalle principali strade carrabili e sono connessi tra loro da assi ortogonali. Anche il sistema ambientale segue quest’impostazione della città, suddividendosi in verde del centro storico, aree verdi nel tessuto urbano recente e una fascia verde che racchiude e circonda Lodi, costituita in prevalenza da aree agricole. Il territorio è marcato dalla stazione ferroviaria ed il fiume Adda, che sono due elementi caratteristici che definiscono i limiti della città. Il comune ha localizzato nel territorio alcune aree degradate, che necessitano una nuova riconfigurazione morfologica dell’assetto urbano territoriale; tra queste aree vi è l’area dell’ex-consorzio agrario, la quale si trova a ridosso di un punto strategico per la città, sorge infatti in prossimità della stazione ferroviaria, punto focale di Lodi. L’area si trova in una posizione strategica grazie alla sua vicinanza con i sistemi di trasporto pubblico, in quanto è facilmente raggiungibile da molti mezzi pubblici di scala comunale e sovracomunale. Essa possiede un enorme potenziale, in quanto potrebbe essere pensata come il completamento di un sistema del verde tra il parco del castello nel centro storico con il più recente parco dell’ex ABB superando il limite della ferrovia che separa la città attraverso un percorso sopraelevato. Gli abitanti di Lodi sono molto legati alla propria identità e l’area, grazie alla sua ampiezza, si presta come un nuovo centro per la città con lo scopo di riqualificare l’ex consorzio agrario ed il suo contesto urbano. Il nuovo centro è pensato come un centro di aggregazione e di riferimento per la città. Gli edifici ormai abbandonati possono essere letti come un elemento positivo, infatti vi è l’edificio del silos che con la sua grande altezza, se ben riqualificato, potrà diventare un landmark nel territorio circostante, restando come simbolo della storia di quell’area. L’obiettivo maggiore è integrare con il nuovo progetto il contesto circostante, per evitare ulteriori aree abbandonate e degradate. Per aggiungere tale scopo, il nuovo progetto funge da collante degli elementi caratteristici dell’intorno, ovvero l’edificio BPL Center di Renzo Piano e il polo culturale, progettato ma non realizzato nell’area in questione ed inoltre si è pensato di adottate funzioni che mantengano l’aera frequentata in tutte le parti della giornata. Il nuovo progetto vuole quindi creare un prolungamento al BPL Center con lo scopo di riqualificarne le funzioni e di creare una continuità con il progetto del polo culturale, fungendo quindi da collante del contesto, creando un fondale sia verso il BPL Center sia verso il polo culturale attraverso la ripetizione di un elemento seriale, unito da un portico che attribuisce carattere pubblico. L’unione delle due peculiarità del contesto, avviene nello spazio centrale, progettato attraverso elementi puntuali che riprendono la morfologia ed i materiali del BPL Center e la funzione del polo culturale. Si è progettato nei rispetti dell’ambiente poiché l’area è fortemente congestionata, quindi sono state inserite la maggior parte di aree verdi e adottate soluzioni di tipo sostenibile al fine di ridurre l’impatto ambientale del progetto .

Lodi : riqualificazione dell'area dell'ex consorzio agrario

PICETTI, LAURA;SECCO, FEDERICA
2014/2015

Abstract

Lodi si presenta come una città piccola e compatta avente diversi tessuti edilizi tra cui il centro storico densificato all’interno delle mura medievali, il tessuto adiacente il centro storico con un’impostazione a griglia, il tessuto recente, ed infine, le cascine della zona agricola. E’ una città con un’impostazione policentrica dal cui centro si sviluppano degli assi disposti a raggio identificati dalle principali strade carrabili e sono connessi tra loro da assi ortogonali. Anche il sistema ambientale segue quest’impostazione della città, suddividendosi in verde del centro storico, aree verdi nel tessuto urbano recente e una fascia verde che racchiude e circonda Lodi, costituita in prevalenza da aree agricole. Il territorio è marcato dalla stazione ferroviaria ed il fiume Adda, che sono due elementi caratteristici che definiscono i limiti della città. Il comune ha localizzato nel territorio alcune aree degradate, che necessitano una nuova riconfigurazione morfologica dell’assetto urbano territoriale; tra queste aree vi è l’area dell’ex-consorzio agrario, la quale si trova a ridosso di un punto strategico per la città, sorge infatti in prossimità della stazione ferroviaria, punto focale di Lodi. L’area si trova in una posizione strategica grazie alla sua vicinanza con i sistemi di trasporto pubblico, in quanto è facilmente raggiungibile da molti mezzi pubblici di scala comunale e sovracomunale. Essa possiede un enorme potenziale, in quanto potrebbe essere pensata come il completamento di un sistema del verde tra il parco del castello nel centro storico con il più recente parco dell’ex ABB superando il limite della ferrovia che separa la città attraverso un percorso sopraelevato. Gli abitanti di Lodi sono molto legati alla propria identità e l’area, grazie alla sua ampiezza, si presta come un nuovo centro per la città con lo scopo di riqualificare l’ex consorzio agrario ed il suo contesto urbano. Il nuovo centro è pensato come un centro di aggregazione e di riferimento per la città. Gli edifici ormai abbandonati possono essere letti come un elemento positivo, infatti vi è l’edificio del silos che con la sua grande altezza, se ben riqualificato, potrà diventare un landmark nel territorio circostante, restando come simbolo della storia di quell’area. L’obiettivo maggiore è integrare con il nuovo progetto il contesto circostante, per evitare ulteriori aree abbandonate e degradate. Per aggiungere tale scopo, il nuovo progetto funge da collante degli elementi caratteristici dell’intorno, ovvero l’edificio BPL Center di Renzo Piano e il polo culturale, progettato ma non realizzato nell’area in questione ed inoltre si è pensato di adottate funzioni che mantengano l’aera frequentata in tutte le parti della giornata. Il nuovo progetto vuole quindi creare un prolungamento al BPL Center con lo scopo di riqualificarne le funzioni e di creare una continuità con il progetto del polo culturale, fungendo quindi da collante del contesto, creando un fondale sia verso il BPL Center sia verso il polo culturale attraverso la ripetizione di un elemento seriale, unito da un portico che attribuisce carattere pubblico. L’unione delle due peculiarità del contesto, avviene nello spazio centrale, progettato attraverso elementi puntuali che riprendono la morfologia ed i materiali del BPL Center e la funzione del polo culturale. Si è progettato nei rispetti dell’ambiente poiché l’area è fortemente congestionata, quindi sono state inserite la maggior parte di aree verdi e adottate soluzioni di tipo sostenibile al fine di ridurre l’impatto ambientale del progetto .
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/119129