La Berlino in pietra : progetto per una biblioteca scientifica lungo la Sprea

L’attuale tessuto urbano di Berlino è complesso e contraddittorio: esso è infatti il risultato di un lungo processo di formazione e trasformazione della forma urbana, della composizione della struttura e del volume. L’approccio adottato nei confronti di questa realtà si pone come obiettivo quello di trovare un rapporto dialettico tra il nuovo e la tradizione. In questo modo, la condizione della città di Berlino ha fornito le linee guida per l’intervento progettuale. La struttura della città, costituita da strade e spazi aperti, si configura come il frutto di una sottrazione di massa dalla massa solida; tale strategia deriva dallo studio della città, vista come sistemi di layer stratificati, e vuole riportare nuovo equilibrio tra il tessuto di antica formazione e quello nuovo. Si intende perseguire tale obiettivo attraverso la progettazione di un edificio cardine, un edificio che si trova nel crocevia di due direttrici importanti, ovvero il fiume Spree e la Michaelkirchstrasse, e la cui funzione è quella di ricucire la parte sud e la parte nord della città, riannettendola alla struttura del tessuto urbano, ormai perduta in seguito alle conseguenze del secondo dopoguerra. Dall’alto l’edificio appare come singolo volume, che viene poi suddiviso e articolato prendendo come riferimento la maglia dell’isolato, e in un secondo tempo viene creata una rete di spazi aperti ed edifici residenziali, che interagiscono direttamente con la riva del fiume. Il tema principale è quello della forma topografica: il complesso appare come una massa costruita e collocata in uno dei punti cruciali della città, la quale viene caratterizzata da un processo di sottrazione, che genera una serie di spazi urbani. Per concludere, la forma topografica è stata vista come soluzione alla ricostruzione dell’isolato e al suo completamento per recuperare quella struttura urbana ormai andata perduta nell’epoca moderna.