EcoHousing. Recupero e rifunzionalizzazione del complesso rurale Bajo

Object of this final project of thesis is the Bajo’s rural complex, in which is located an elegant villa – characterized for an evident Palladian style – that distinguishes itself for the equilibrium and the harmony of the XIX century façade. The entire project pursues the right combination of tradition and innovation, claiming itself as a contemporary agency in the process of transmission to the future of the architectural heritage, both in what concerns the forms and the materials. In regards to the principles of conservation, we promoted solutions able to define a guide project that can bring new life to the complex, and insure the best standards concerning its fruition. To determine appropriate solutions for our purpose, we started from a study of the architectural organism, which was followed by a thorough campaign of evaluations on the ground that outlined the guidelines for the reallocation of the complex. With a multidisciplinary approach, we developed architectural, structural and energetic aspects in the perspective of an operational methodology responding to an additive model in line with the conservation of historic architectural memory. The conservation of the building means therefore the conservation of the structural scheme: the project of consolidation was hence imprinted on minimally invasive techniques, based on the choice to not modify the original structures but to add new elements to the actual structures instead, in order to obtain a redistribution of structural tasks between new and old. As we started by confronting the tradition, the results of this work open to new forms of innovation, to be understood as an energetic retrofit of the building: starting from.

L’ oggetto del presente lavoro di tesi è il complesso rurale Bajo in cui si inserisce l’elegante villa di esplicito richiamo palladiano che spicca per l’equilibrio e l’armonia della facciata ottocentesca. L’ intero progetto ha perseguito l’obiettivo di coniugare tradizione e innovazione, dichiarandosi come intervento dell’oggi da inserirsi nel processo di trasmissione al futuro di quanto pervenuto nella sua autenticità materica e formale. Nel rispetto dei principi della conservazione sono state promosse soluzioni orientate a definire un progetto guida in grado di dare nuova vita al complesso, assicurandone le migliori condizioni di fruizione. Per determinare soluzioni calibrate e appropriate si è partiti da un percorso di conoscenza così da ottenere una lettura sistematica dell’organismo architettonico nel suo complesso; è stata quindi svolta un’esaustiva campagna di rilievi sullo stato di fatto a partire dalla quale si è delineato il progetto di rifunzionalizzazione. Con un orientamento multidisciplinare, sono stati sviluppati aspetti architettonici, strutturali ed energetici inquadrati nell’ottica di una metodologia d’ intervento di tipo additivo in linea con la conservazione della memoria architettonica storica. La conservazione dell’edificio significa anche conservazione dello schema strutturale: il progetto di consolidamento è stato dunque improntato su modalità di intervento poco invasive, basate sulla scelta di non modificare le strutture originarie ma di aggiungere nuovi elementi da affiancare all’esistente, così da ottenere una ridistribuzione dei compiti strutturali tra nuovo ed antico. Un ulteriore tema con cui il progetto si è confrontato è il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio storico in esame, mediante l’elaborazione di soluzioni per un retrofit energetico: a partire da simulazioni con il software Trnsys, è stata selezionata l’alternativa stratigrafica più idonea sulla base di comparazioni di carattere economico-energetico. Infine si è concluso il lavoro andando ad indagare il grado di comfort interno, secondo normativa, ottenendo risultati che hanno validato le scelte progettuali di carattere energetico avanzate.