The exponential increase in the number of elderly, economically inactive people, and the appearance of a range of new diseases create the need for new models of nursing homes. A key factor is their ability to lighten health care expenses for the communities in which they are inserted, since these costs are no longer sustainable by public funds alone.This work studies facilities designed for the care of elderly people, weather self-dependent or not, known as nursing homes, or skilled nursing facilities (SNF). The aim of the study is to analyse the current state of the art for this kind of structures, through the study of different experiences carried out in several European countries. The research has taken into account social and sociological themes, as well as aspects related to management, sustainability in its broadest sense, technology and design.The combination of national and international socio-political factors and the case studies analysed in our research is suggesting new reference models, new spatial and functional layouts, that have been adopted only very recently in our country: those are easily recognisable small or medium-sized healthcare structures, more similar to residences than to hospitals, and preferably located in urban environments, benefiting from neighbouring services and integrating new offers. The meta-design model and the space-functional layout suggested by the findings of this research focus on some design guidelines that can be summarized in five general themes: the outdoor urban space and its relationship with the structure, the public spaces (accessible by the community), the common areas to the residences (hereinafter also referred to as “semi private”), the private spaces (the real accommodation), and the connecting spaces (changing connotation to become new places of aggregation and not only connections between different areas). The study finally merged into a spatial and functional layout based on specifications and guidelines dictated by a real design competition, promoted by a Swiss city, whose basic directions joined the results of the analysis of the case studies. Particularly relevant is the intended mixed use: the multi-functionality that these structures are able to provide ensures a wide offer to the user ranging from the residence to other primary services or commercial activities. Thanks to those, the structure also becomes a source income that, if unable to fully support health care costs, can reduce them significantly.

L’aumento esponenziale del numero di soggetti anziani, popolazione non più attiva, oltre a una nuova e ampia casistica di patologie, rende necessari nuovi modelli di strutture alberghiere sanitarie, soprattutto in grado di alleggerire le comunità in cui queste vengono inserite da una spesa sanitaria che, viste le tendenze, non risulta più sostenibile dai soli capitali pubblici.La presente ricerca che approfondisce la tematica delle residenze sanitarie assistite, ovvero i centri per l’accoglienza e la cura di anziani autosufficienti e non, si è posto come obiettivo quello di effettuare una radiografia sull'attuale stato dell’arte di queste strutture, mediante una ricerca ed un’analisi delle esperienze effettuate in diversi paesi europei esaminandone i molteplici aspetti che le contraddistinguono. La ricerca ha preso in considerazione tematiche sociali e sociologiche, gestionali, di sostenibilità nella sua accezione più estesa, tipologiche, architettoniche e tecnologiche. Grazie agli approfondimenti socio politici in ambito nazionale ed internazionale e ai casi studio presi in analisi dalla nostra ricerca, se ne deducono nuovi modelli di riferimento, nuovi layout spaziali e funzionali, solo recentemente arrivati anche nel nostro paese: sono alberghi sanitari di piccole o medie dimensioni inseriti come una rete riconoscibile nel territorio, con caratteristiche più simili alla residenza piuttosto che all’ospedale e preferibilmente in contesti urbani, beneficiando dei vicini servizi e integrando questi ultimi con nuove offerte.Il modello metaprogettuale e del layout spazio-funzionale, frutto del percorso conoscitivo affrontato da questa ricerca, pone l’accento su alcune indicazioni progettuali che si possono riassumere in cinque tematiche generali: Lo spazio esterno urbano e la sua relazione con la struttura di accoglienza, gli spazi pubblici (servizi accessibili da parte della comunità), gli spazi comuni alle residenze (di seguito definiti anche come ambienti “semi privati”), gli spazi privati (quindi i veri e propri alloggi di degenza), spazi distributivi (che cambiano connotazione per divenire nuovi luoghi di aggregazione e non banali funzioni di connessione tra diverse aree). Lo studio, infine, è confluito in un layout spaziale e funzionale basato su specifiche e direttive dettate da un reale e fattivo concorso progettuale, promosso da una città svizzera, le cui indicazioni di base ben si coniugavano con i risultati ottenuti mediante il lavoro d’analisi delle eccellenze emerse dai casi studio. Particolarmente rilevante la destinazione d’uso mista: la multifunzionalità che queste strutture sono in grado di fornire, oltre a garantire un’offerta all’utente che spazia dalla residenza ai servizi primari o anche le attività commerciali, diventa, grazie a queste ultime, anche fonte di reddito in grado, se non di sostenere in toto i costi sanitari, di ridurli consistentemente.

Invecchiamento della popolazione : nuovi modelli spaziali e funzionali per le residenze per anziani

DE SANCTIS, THEO ATTILIO ANTONIO;MOLTENI, ALBERTO;MATONDO, HERVE
2014/2015

Abstract

The exponential increase in the number of elderly, economically inactive people, and the appearance of a range of new diseases create the need for new models of nursing homes. A key factor is their ability to lighten health care expenses for the communities in which they are inserted, since these costs are no longer sustainable by public funds alone.This work studies facilities designed for the care of elderly people, weather self-dependent or not, known as nursing homes, or skilled nursing facilities (SNF). The aim of the study is to analyse the current state of the art for this kind of structures, through the study of different experiences carried out in several European countries. The research has taken into account social and sociological themes, as well as aspects related to management, sustainability in its broadest sense, technology and design.The combination of national and international socio-political factors and the case studies analysed in our research is suggesting new reference models, new spatial and functional layouts, that have been adopted only very recently in our country: those are easily recognisable small or medium-sized healthcare structures, more similar to residences than to hospitals, and preferably located in urban environments, benefiting from neighbouring services and integrating new offers. The meta-design model and the space-functional layout suggested by the findings of this research focus on some design guidelines that can be summarized in five general themes: the outdoor urban space and its relationship with the structure, the public spaces (accessible by the community), the common areas to the residences (hereinafter also referred to as “semi private”), the private spaces (the real accommodation), and the connecting spaces (changing connotation to become new places of aggregation and not only connections between different areas). The study finally merged into a spatial and functional layout based on specifications and guidelines dictated by a real design competition, promoted by a Swiss city, whose basic directions joined the results of the analysis of the case studies. Particularly relevant is the intended mixed use: the multi-functionality that these structures are able to provide ensures a wide offer to the user ranging from the residence to other primary services or commercial activities. Thanks to those, the structure also becomes a source income that, if unable to fully support health care costs, can reduce them significantly.
REBECCHI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
L’aumento esponenziale del numero di soggetti anziani, popolazione non più attiva, oltre a una nuova e ampia casistica di patologie, rende necessari nuovi modelli di strutture alberghiere sanitarie, soprattutto in grado di alleggerire le comunità in cui queste vengono inserite da una spesa sanitaria che, viste le tendenze, non risulta più sostenibile dai soli capitali pubblici.La presente ricerca che approfondisce la tematica delle residenze sanitarie assistite, ovvero i centri per l’accoglienza e la cura di anziani autosufficienti e non, si è posto come obiettivo quello di effettuare una radiografia sull'attuale stato dell’arte di queste strutture, mediante una ricerca ed un’analisi delle esperienze effettuate in diversi paesi europei esaminandone i molteplici aspetti che le contraddistinguono. La ricerca ha preso in considerazione tematiche sociali e sociologiche, gestionali, di sostenibilità nella sua accezione più estesa, tipologiche, architettoniche e tecnologiche. Grazie agli approfondimenti socio politici in ambito nazionale ed internazionale e ai casi studio presi in analisi dalla nostra ricerca, se ne deducono nuovi modelli di riferimento, nuovi layout spaziali e funzionali, solo recentemente arrivati anche nel nostro paese: sono alberghi sanitari di piccole o medie dimensioni inseriti come una rete riconoscibile nel territorio, con caratteristiche più simili alla residenza piuttosto che all’ospedale e preferibilmente in contesti urbani, beneficiando dei vicini servizi e integrando questi ultimi con nuove offerte.Il modello metaprogettuale e del layout spazio-funzionale, frutto del percorso conoscitivo affrontato da questa ricerca, pone l’accento su alcune indicazioni progettuali che si possono riassumere in cinque tematiche generali: Lo spazio esterno urbano e la sua relazione con la struttura di accoglienza, gli spazi pubblici (servizi accessibili da parte della comunità), gli spazi comuni alle residenze (di seguito definiti anche come ambienti “semi privati”), gli spazi privati (quindi i veri e propri alloggi di degenza), spazi distributivi (che cambiano connotazione per divenire nuovi luoghi di aggregazione e non banali funzioni di connessione tra diverse aree). Lo studio, infine, è confluito in un layout spaziale e funzionale basato su specifiche e direttive dettate da un reale e fattivo concorso progettuale, promosso da una città svizzera, le cui indicazioni di base ben si coniugavano con i risultati ottenuti mediante il lavoro d’analisi delle eccellenze emerse dai casi studio. Particolarmente rilevante la destinazione d’uso mista: la multifunzionalità che queste strutture sono in grado di fornire, oltre a garantire un’offerta all’utente che spazia dalla residenza ai servizi primari o anche le attività commerciali, diventa, grazie a queste ultime, anche fonte di reddito in grado, se non di sostenere in toto i costi sanitari, di ridurli consistentemente.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2016_01_DeSanctis_Matondo_Molteni.pdf

non accessibile

Descrizione: Parte prima e seconda
Dimensione 5.88 MB
Formato Adobe PDF
5.88 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/119942