La tesi propone un percorso di analisi che cerca di affrontare concretamente il rapporto tra il mondo della comunicazione e la disciplina urbanistica. Il lavoro è organizzato in tre parti: la prima individua i caratteri generali della relazione, raccontandone il mutamento e la sua importanza nel contesto attuale, rifacendosi allo “stato dell’arte”. La seconda si occupa degli elementi concreti del tema e, riconosciuta la rilevanza della comunicazione all’interno di un processo di trasformazione, prova a capire come questa venga strutturata e resa utile per l’elaborazione di un Piano urbanistico. Per farlo, prende in considerazione un processo concluso e attuale: la redazione del Piano di Governo del Territorio di Bergamo e ne studia la dimensione comunicativa, analizzando per ogni momento in cui è avvenuta una comunicazione tra estensori del Piano e cittadinanza, gli obiettivi, i soggetti, le relazioni, gli strumenti, i prodotti, i linguaggi, i luoghi e i tempi. E’ stato necessario elaborare questa griglia d’analisi per riuscire a parlare in concreto del rapporto tra comunicazione e urbanistica, due temi che difficilmente si riesce a circoscrivere e che rischiano di portare a riflessioni troppo teoriche. Nella parte conclusiva, traendo suggerimenti dall’analisi del caso, la tesi ricollega tra loro tutte le riflessioni e propone alcuni spunti per considerare la dimensione comunicativa come un vero e proprio supporto per rendere noti, comprensibili e dunque democraticamente discutibili i contenuti del Piano.
Per una comunicazione al servizio del Piano: finalità, caratteri, innovazioni e prospettive di lavoro. Il caso del PGT di Bergamo
BEOLCHI, SIMONA
2009/2010
Abstract
La tesi propone un percorso di analisi che cerca di affrontare concretamente il rapporto tra il mondo della comunicazione e la disciplina urbanistica. Il lavoro è organizzato in tre parti: la prima individua i caratteri generali della relazione, raccontandone il mutamento e la sua importanza nel contesto attuale, rifacendosi allo “stato dell’arte”. La seconda si occupa degli elementi concreti del tema e, riconosciuta la rilevanza della comunicazione all’interno di un processo di trasformazione, prova a capire come questa venga strutturata e resa utile per l’elaborazione di un Piano urbanistico. Per farlo, prende in considerazione un processo concluso e attuale: la redazione del Piano di Governo del Territorio di Bergamo e ne studia la dimensione comunicativa, analizzando per ogni momento in cui è avvenuta una comunicazione tra estensori del Piano e cittadinanza, gli obiettivi, i soggetti, le relazioni, gli strumenti, i prodotti, i linguaggi, i luoghi e i tempi. E’ stato necessario elaborare questa griglia d’analisi per riuscire a parlare in concreto del rapporto tra comunicazione e urbanistica, due temi che difficilmente si riesce a circoscrivere e che rischiano di portare a riflessioni troppo teoriche. Nella parte conclusiva, traendo suggerimenti dall’analisi del caso, la tesi ricollega tra loro tutte le riflessioni e propone alcuni spunti per considerare la dimensione comunicativa come un vero e proprio supporto per rendere noti, comprensibili e dunque democraticamente discutibili i contenuti del Piano.File | Dimensione | Formato | |
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