La presente Tesi di Laurea, nata dalla collaborazione con A2A Ambiente S.p.A., tratta di ipotesi alternative inerenti alla valorizzazione dei rifiuti urbani residui (RUR) della Provincia di Novara, attualmente smaltiti nella discarica di Barengo senza alcun pretrattamento. Tramite l’esecuzione di analisi merceologiche è stata verificata l’effettiva presenza di materiale potenzialmente recuperabile dal RUR e con specifiche analisi chimico-fisiche e biologiche sono stati ricavati alcuni parametri utili per l’individuazione delle corrette modalità di gestione di tale rifiuto (circa 50.000 t/a). È stato quindi progettato un impianto di trattamento meccanico (TM) per la separazione dei metalli ferrosi, non ferrosi e della plastica, ipotizzato in prossimità della discarica di Barengo. Attraverso la formulazione di un modello previsionale sono state stimate la quantità e la composizione dei flussi in uscita dall’impianto TM, per analizzare successivamente i potenziali impatti ambientali dello scenario attuale di smaltimento del RUR e dell’ipotetico trattamento presso l’impianto TM di Barengo. Nello specifico, sono stati definiti e confrontati due scenari futuri, che si differenziano per la modalità di gestione delle frazioni di rifiuto che non possono essere destinate a riciclo (sottovaglio e frazione secca). Lo scenario TM locale ipotizza di smaltire tali materiali nella discarica di Barengo, mentre lo scenario TM senza scarti prevede il recupero degli stessi presso il termovalorizzatore Silla 2. L’analisi è stata condotta seguendo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e ha incluso tutti i processi e gli impianti di trattamento, recupero o smaltimento considerati nella filiera di gestione del rifiuto, dal momento in cui il RUR raggiunge Barengo, sito della discarica e dell’impianto TM. I risultati hanno messo in luce come l’attuale modalità di gestione del RUR comporti notevoli impatti ambientali, mentre entrambi gli scenari futuri sono risultati sostenibili e potrebbero apportare significativi benefici per l’ambiente, grazie al recupero dei metalli e della plastica dal RUR ed alla diminuzione dei flussi da smaltire in discarica.
Analisi LCA applicata alla gestione dei rifiuti urbani residui della provincia di Novara
CORTESI, STEFANO
2014/2015
Abstract
La presente Tesi di Laurea, nata dalla collaborazione con A2A Ambiente S.p.A., tratta di ipotesi alternative inerenti alla valorizzazione dei rifiuti urbani residui (RUR) della Provincia di Novara, attualmente smaltiti nella discarica di Barengo senza alcun pretrattamento. Tramite l’esecuzione di analisi merceologiche è stata verificata l’effettiva presenza di materiale potenzialmente recuperabile dal RUR e con specifiche analisi chimico-fisiche e biologiche sono stati ricavati alcuni parametri utili per l’individuazione delle corrette modalità di gestione di tale rifiuto (circa 50.000 t/a). È stato quindi progettato un impianto di trattamento meccanico (TM) per la separazione dei metalli ferrosi, non ferrosi e della plastica, ipotizzato in prossimità della discarica di Barengo. Attraverso la formulazione di un modello previsionale sono state stimate la quantità e la composizione dei flussi in uscita dall’impianto TM, per analizzare successivamente i potenziali impatti ambientali dello scenario attuale di smaltimento del RUR e dell’ipotetico trattamento presso l’impianto TM di Barengo. Nello specifico, sono stati definiti e confrontati due scenari futuri, che si differenziano per la modalità di gestione delle frazioni di rifiuto che non possono essere destinate a riciclo (sottovaglio e frazione secca). Lo scenario TM locale ipotizza di smaltire tali materiali nella discarica di Barengo, mentre lo scenario TM senza scarti prevede il recupero degli stessi presso il termovalorizzatore Silla 2. L’analisi è stata condotta seguendo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e ha incluso tutti i processi e gli impianti di trattamento, recupero o smaltimento considerati nella filiera di gestione del rifiuto, dal momento in cui il RUR raggiunge Barengo, sito della discarica e dell’impianto TM. I risultati hanno messo in luce come l’attuale modalità di gestione del RUR comporti notevoli impatti ambientali, mentre entrambi gli scenari futuri sono risultati sostenibili e potrebbero apportare significativi benefici per l’ambiente, grazie al recupero dei metalli e della plastica dal RUR ed alla diminuzione dei flussi da smaltire in discarica.File | Dimensione | Formato | |
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