Il Palazzo dei Tribunali di Piacenza. Vicende costruttive e nuovi contributi

Il palazzo dei Tribunali è un articolato e complesso edificio, composto da più corpi di fabbrica differenti, fra cui il quattrocentesco Palazzo Landi, che rappresenta uno dei pochi e virtuosi esempi di architettura residenziale del rinascimento piacentino. Oggi l’aspetto della fabbrica è l’esito di continue addizioni, demolizioni, accorpamenti e rimaneggiamenti, causati dai numerosi cambi d'uso e di proprietà avvenuti nel tempo. La letteratura reperita indaga in maniera superficiale – spesso con l'occhio del critico d'arte o del cronista – unicamente l’ala di Palazzo Landi; nessun testo permette quindi di ricostruire l'evoluzione dell'intero complesso. Questa tesi tenta di colmare parzialmente tale lacuna, attraverso l'analisi dei documenti bibliografici ed archivistici disponibili e mediante il confronto con i segni ancora leggibili sul manufatto. L’indagine è stata poi focalizza su una porzione di uno dei corpi di fabbrica, non facente parte di Palazzo Landi, in cui la presenza di un cantiere di restauro ha dato l'opportunità di rilevare e catalogare tramite il metodo del Raumbuch le tessiture e le discontinuità delle murature, che nascoste da intonaci e sovrapposizioni recano le tracce delle vicende delle trasformazioni avvenute. I locali interessati dal cantiere sono stati studiati uno ad uno con i metodi propri dell'archeologia applicati all'architettura, in modo da giungere a considerazioni nuove rispetto alle fasi di evidenza stratigrafica, permettendo di formulare nuove considerazioni riguardanti le fasi costruttive del complesso. La redazione del Raumbuch ha infine permesso di mettere a sistema tutte le tracce stratigrafiche rinvenute in situ, riconoscendo e ponendo in sequenza le trasformazioni avvenute, fino ad arrivare ad ipotizzare quale potesse essere lo stato originario dell'edificio indagato.