Questa ricerca di tesi si propone di analizzare il problema di un prolungato stoccaggio non protetto delle armature prima del getto di calcestruzzo: può accadere, infatti, che le barre d’armatura rimangano esposte all’atmosfera per un periodo di tempo maggiore rispetto agli standard di produzione, dando luogo alla formazione di uno strato di ossidi superficiali. Negli ultimi anni questa situazione si verifica più frequentemente rispetto al passato, a causa del particolare momento economico attraversato dal settore dell’edilizia. Al momento la disponibilità di informazioni riguardo al comportamento di armature pre-corrose in calcestruzzo è scarsa: le normative italiane non affrontano la problematica e la letteratura scientifica propone talvolta conclusioni contrastanti. In questo elaborato sono presentati i risultati delle prove sperimentali relative al comportamento a corrosione di armature con diverse condizioni superficiali: “così come ricevute”, sottoposte al processo di sabbiatura e con basso, intermedio ed alto grado di pre-corrosione. La caratterizzazione dell’acciaio nelle diverse categorie è effettuata con un’indagine visiva ad occhio nudo ed è poi approfondita con l’osservazione allo stereomicroscopio, al microscopio ottico e attraverso un’analisi XRD dei prodotti di corrosione superficiali. Con le diverse categorie di armature si sono confezionati provini armati, sui quali si è monitorato l’andamento nel tempo del potenziale e della velocità di corrosione durante tre diverse condizioni di esposizione: auto-essiccamento, condizione a temperatura di 20°C e 80% di umidità relativa ed immersione. Come verifica dei risultati ottenuti, inoltre, sono condotte prove potenziostatiche sugli stessi provini armati (al termine dell’auto-essiccamento e dell’immersione) e prove di corrosione libera sulle stesse categorie di armature immerse in soluzione satura di idrossido di calcio.
Passivazione delle armature nel calcestruzzo : effetto della pre-ossidazione
CATTANEO, CHIARA
2015/2016
Abstract
Questa ricerca di tesi si propone di analizzare il problema di un prolungato stoccaggio non protetto delle armature prima del getto di calcestruzzo: può accadere, infatti, che le barre d’armatura rimangano esposte all’atmosfera per un periodo di tempo maggiore rispetto agli standard di produzione, dando luogo alla formazione di uno strato di ossidi superficiali. Negli ultimi anni questa situazione si verifica più frequentemente rispetto al passato, a causa del particolare momento economico attraversato dal settore dell’edilizia. Al momento la disponibilità di informazioni riguardo al comportamento di armature pre-corrose in calcestruzzo è scarsa: le normative italiane non affrontano la problematica e la letteratura scientifica propone talvolta conclusioni contrastanti. In questo elaborato sono presentati i risultati delle prove sperimentali relative al comportamento a corrosione di armature con diverse condizioni superficiali: “così come ricevute”, sottoposte al processo di sabbiatura e con basso, intermedio ed alto grado di pre-corrosione. La caratterizzazione dell’acciaio nelle diverse categorie è effettuata con un’indagine visiva ad occhio nudo ed è poi approfondita con l’osservazione allo stereomicroscopio, al microscopio ottico e attraverso un’analisi XRD dei prodotti di corrosione superficiali. Con le diverse categorie di armature si sono confezionati provini armati, sui quali si è monitorato l’andamento nel tempo del potenziale e della velocità di corrosione durante tre diverse condizioni di esposizione: auto-essiccamento, condizione a temperatura di 20°C e 80% di umidità relativa ed immersione. Come verifica dei risultati ottenuti, inoltre, sono condotte prove potenziostatiche sugli stessi provini armati (al termine dell’auto-essiccamento e dell’immersione) e prove di corrosione libera sulle stesse categorie di armature immerse in soluzione satura di idrossido di calcio.File | Dimensione | Formato | |
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