Il presente lavoro di tesi è stato svolto con l’intento di proporre un modello dettagliato per la simulazione di un impianto di reforming dell’etanolo in letto fluido con sequestro dell’idrogeno prodotto a mezzo di membrane . I risultati ottenuti rappresentano uno strumento di confronto con altri modelli che non considerano le limitazioni legate alla cinetica delle reazioni e le complicazioni derivate dalla quantificazione dei processi legati alla presenza del letto fluido. Il risultato delle simulazioni mostra, tuttavia, che, a pari condizioni, l’area delle membrane necessaria per ottenere un recupero dell’idrogeno simile al caso ideale può risultare da due a quattro volte superiore rispetto al caso ideale in base alle caratteristiche del letto. Particolare attenzione per la calibrazione del modello dovrà, dunque, essere prestata al sistema letto fluido che risulta l’elemento critico del processo dal momento che una buona parte delle ipotesi assunte derivano da considerazioni che, nonostante siano ottenute rielaborando teorie proposte in letteratura, vanno validate e riadattate al prototipo che si desidera simulare. Nonostante le differenze sostanziali rispetto al sistema semplificato, il modello rivela degli andamenti coerenti con quanto ci si aspetta dal processo e mostra come la conversione dei reagenti e il recupero dell’idrogeno siano più o meno sensibili alle variazioni di certi parametri operativi.

Sviluppo di modelli per la simulazione di un reattore a membrana a letto fluido

BARONE, VITO
2015/2016

Abstract

Il presente lavoro di tesi è stato svolto con l’intento di proporre un modello dettagliato per la simulazione di un impianto di reforming dell’etanolo in letto fluido con sequestro dell’idrogeno prodotto a mezzo di membrane . I risultati ottenuti rappresentano uno strumento di confronto con altri modelli che non considerano le limitazioni legate alla cinetica delle reazioni e le complicazioni derivate dalla quantificazione dei processi legati alla presenza del letto fluido. Il risultato delle simulazioni mostra, tuttavia, che, a pari condizioni, l’area delle membrane necessaria per ottenere un recupero dell’idrogeno simile al caso ideale può risultare da due a quattro volte superiore rispetto al caso ideale in base alle caratteristiche del letto. Particolare attenzione per la calibrazione del modello dovrà, dunque, essere prestata al sistema letto fluido che risulta l’elemento critico del processo dal momento che una buona parte delle ipotesi assunte derivano da considerazioni che, nonostante siano ottenute rielaborando teorie proposte in letteratura, vanno validate e riadattate al prototipo che si desidera simulare. Nonostante le differenze sostanziali rispetto al sistema semplificato, il modello rivela degli andamenti coerenti con quanto ci si aspetta dal processo e mostra come la conversione dei reagenti e il recupero dell’idrogeno siano più o meno sensibili alle variazioni di certi parametri operativi.
FORESTI, STEFANO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
27-apr-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121527