La gru a torre riveste un ruolo fondamentale nel settore edilizio ed in generale in tutti i processi industriali che richiedono la movimentazione di carichi di un certo spessore: in cantiere, nel grande magazzino all’aperto od ovunque si renda necessario lo spostamento di colli e merci pesanti questa macchina è senza dubbio indispensabile ed insostituibile. In generale il mercato delle gru a torre risulta essere fortemente competitivo, con richieste da parte della clientela di avere un servizio sempre migliore in termini di qualità di prodotto e tempi di consegna, pur mantenendo i prezzi contenuti che un mercato maturo e saturo di competitors impone. Si rende quindi per forza di cose necessaria una produzione sempre più snella ed efficace, flessibile al cambiamento e con inefficienze ridotte al minimo: tecnicamente, una produzione di tipo “lean”. Questo modo snello di organizzare la produzione mira ad eliminare ogni forma di spreco, dove il termine spreco identifica qualsiasi attività che non aggiunga valore al prodotto finito e per valore si intende solo ciò che il cliente percepisce come tale: un’azienda che segue questo modello esegue fondamentalmente solo le operazioni che un domani il cliente riuscirà ad apprezzare, eliminando i costi non necessari, con ovvie conseguenze sul prezzo di vendita (o più spesso sul margine, se il prezzo di vendita lo fissa il mercato). Deve essere abbracciata inoltre l’idea di “just in time”, al fine di ridurre il più possibile il magazzino (o meglio i costi ad esso legati) ed in generale il capitale immobilizzato. Chiaramente per poter adottare una politica di questo tipo, l’azienda deve essere ben strutturata ed organizzata, con procedure chiare e consolidate, controlli di qualità sulla merce in entrata ed un sistema di monitoraggio e gestione del magazzino e del wip. È richiesto inoltre ai fornitori un prodotto qualitativamente costante ed una risposta “pronta”e veloce alle richieste dell’azienda, con lead time relativamente ristretti ma soprattutto costanti, per una corretta pianificazione dei tempi di acquisto. Insomma, il focus è tutto sull’eliminazione della variabilità dei tempi di produzione e di approvvigionamento (ma più in generale di qualsiasi tipo di variabilità) per riuscire ad effettuare una corretta ed efficace pianificazione della produzione, con il fine ultimo che deve sempre essere quello dell’eliminazione di ogni tipo di costo non strettamente necessario ad aggiungere valore al prodotto finito. In questa tesi si è analizzata nel modo più chiaro, efficace e meno prolisso possibile, la situazione generale presente in Raimondi Cranes, spaziando dalle procedure adottate nei reparti, all’analisi del carico della risorsa scarsa in questa realtà, l’operaio, per finire con una valutazione delle potenzialità che l’adozione di un corretto sistema di gestione porterebbe in azienda. È da sottolineare che questo lavoro non vuole certo aver la presunzione di venire considerato come la “soluzione ultima” a tutti i problemi riscontrati, tuttavia può fornire spunti interessanti per ogni argomento che tocca, facendo emergere chiaramente e con un approccio ingegneristico (quindi cercando di “quantificare” ogni problematica, o almeno presentando considerazioni il più possibile oggettive e sensate) tutta una serie di problemi che spesso chi è ormai parte integrante del sistema non riesce a percepire chiaramente o, peggio, ignora. La tesi risulta quindi essere organizzata nel modo seguente: • nel capitolo 1 viene fornita un’infarinatura generale dell’azienda, del mercato e del prodotto, con una veloce descrizione delle componenti più importanti della gru a torre, utile a calare il lettore nel contesto in cui Raimondi opera ed a riuscire a visualizzare correttamente i pezzi che verranno poi spesso nominati nelle fasi successive della trattazione; • nel capitolo 2 vengono presentate le problematiche rilevate ed in generale viene descritta la situazione in cui si trova oggi l’azienda, per proseguire poi con gli obiettivi posti per risolvere alcune di queste problematiche; • nel capitolo 3 si passa alle soluzioni ed ai miglioramenti proposti per quanto riguarda i reparti di carpenteria ed assemblaggio meccanico, con enfasi sul risparmio che effettivamente queste migliorie riuscirebbero a portare; • nel capitolo 4 vengono affrontate le soluzioni “gestionali”, con la pianificazione della forza lavoro necessaria in più scenari futuri ed un piccolo studio di fattibilità sull’adozione di un ERP che possa fare al caso di Raimondi; • infine il capitolo 5 contiene considerazioni generali sul lavoro svolto e fornisce una panoramica delle potenzialità che avrebbe un proseguimento di questo lavoro.

Miglioramento dei processi produttivi e riorganizzazione aziendale : il caso Raimondi cranes

PARINI, GABRIELE
2015/2016

Abstract

La gru a torre riveste un ruolo fondamentale nel settore edilizio ed in generale in tutti i processi industriali che richiedono la movimentazione di carichi di un certo spessore: in cantiere, nel grande magazzino all’aperto od ovunque si renda necessario lo spostamento di colli e merci pesanti questa macchina è senza dubbio indispensabile ed insostituibile. In generale il mercato delle gru a torre risulta essere fortemente competitivo, con richieste da parte della clientela di avere un servizio sempre migliore in termini di qualità di prodotto e tempi di consegna, pur mantenendo i prezzi contenuti che un mercato maturo e saturo di competitors impone. Si rende quindi per forza di cose necessaria una produzione sempre più snella ed efficace, flessibile al cambiamento e con inefficienze ridotte al minimo: tecnicamente, una produzione di tipo “lean”. Questo modo snello di organizzare la produzione mira ad eliminare ogni forma di spreco, dove il termine spreco identifica qualsiasi attività che non aggiunga valore al prodotto finito e per valore si intende solo ciò che il cliente percepisce come tale: un’azienda che segue questo modello esegue fondamentalmente solo le operazioni che un domani il cliente riuscirà ad apprezzare, eliminando i costi non necessari, con ovvie conseguenze sul prezzo di vendita (o più spesso sul margine, se il prezzo di vendita lo fissa il mercato). Deve essere abbracciata inoltre l’idea di “just in time”, al fine di ridurre il più possibile il magazzino (o meglio i costi ad esso legati) ed in generale il capitale immobilizzato. Chiaramente per poter adottare una politica di questo tipo, l’azienda deve essere ben strutturata ed organizzata, con procedure chiare e consolidate, controlli di qualità sulla merce in entrata ed un sistema di monitoraggio e gestione del magazzino e del wip. È richiesto inoltre ai fornitori un prodotto qualitativamente costante ed una risposta “pronta”e veloce alle richieste dell’azienda, con lead time relativamente ristretti ma soprattutto costanti, per una corretta pianificazione dei tempi di acquisto. Insomma, il focus è tutto sull’eliminazione della variabilità dei tempi di produzione e di approvvigionamento (ma più in generale di qualsiasi tipo di variabilità) per riuscire ad effettuare una corretta ed efficace pianificazione della produzione, con il fine ultimo che deve sempre essere quello dell’eliminazione di ogni tipo di costo non strettamente necessario ad aggiungere valore al prodotto finito. In questa tesi si è analizzata nel modo più chiaro, efficace e meno prolisso possibile, la situazione generale presente in Raimondi Cranes, spaziando dalle procedure adottate nei reparti, all’analisi del carico della risorsa scarsa in questa realtà, l’operaio, per finire con una valutazione delle potenzialità che l’adozione di un corretto sistema di gestione porterebbe in azienda. È da sottolineare che questo lavoro non vuole certo aver la presunzione di venire considerato come la “soluzione ultima” a tutti i problemi riscontrati, tuttavia può fornire spunti interessanti per ogni argomento che tocca, facendo emergere chiaramente e con un approccio ingegneristico (quindi cercando di “quantificare” ogni problematica, o almeno presentando considerazioni il più possibile oggettive e sensate) tutta una serie di problemi che spesso chi è ormai parte integrante del sistema non riesce a percepire chiaramente o, peggio, ignora. La tesi risulta quindi essere organizzata nel modo seguente: • nel capitolo 1 viene fornita un’infarinatura generale dell’azienda, del mercato e del prodotto, con una veloce descrizione delle componenti più importanti della gru a torre, utile a calare il lettore nel contesto in cui Raimondi opera ed a riuscire a visualizzare correttamente i pezzi che verranno poi spesso nominati nelle fasi successive della trattazione; • nel capitolo 2 vengono presentate le problematiche rilevate ed in generale viene descritta la situazione in cui si trova oggi l’azienda, per proseguire poi con gli obiettivi posti per risolvere alcune di queste problematiche; • nel capitolo 3 si passa alle soluzioni ed ai miglioramenti proposti per quanto riguarda i reparti di carpenteria ed assemblaggio meccanico, con enfasi sul risparmio che effettivamente queste migliorie riuscirebbero a portare; • nel capitolo 4 vengono affrontate le soluzioni “gestionali”, con la pianificazione della forza lavoro necessaria in più scenari futuri ed un piccolo studio di fattibilità sull’adozione di un ERP che possa fare al caso di Raimondi; • infine il capitolo 5 contiene considerazioni generali sul lavoro svolto e fornisce una panoramica delle potenzialità che avrebbe un proseguimento di questo lavoro.
ELLANDRI, FABIO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
27-apr-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121577