Il tema di questa tesi prende spunto dal concorso “Food and Wellness Club” promosso da Young Architect Competitions. La competizione prevedeva la riqualificazione di un manufatto industriale dismesso attraverso la progettazione di un centro benessere a Granarolo dell’Emilia (Bologna) che avesse la volontà di relazionarsi a una delle gastronomie più apprezzate universalmente e di integrarla al benessere ed alla cura del corpo. Il rapporto uomo-acqua-benessere ha origini molto antiche e si è evoluto in modi differenti nelle varie culture a seconda del luogo e del tempo. Attraverso una serie di esempi abbiamo definito alcune tipologie formali che caratterizzano il panorama internazionale contemporaneo e che ci hanno permesso di affrontare la fase progettuale con una maggiore consapevolezza. Noi crediamo che il benessere psico-fisico debba derivare dall’ integrazione di più fattori e di differenti pratiche che comprendono l’attività sportiva, un’alimentazione consapevole e la cura del corpo. Nella consapevolezza che nella società moderna spesso è confuso con l’estetica e la volontà di apparire e, legandoci al percorso di educazione al benessere già avviato durante EXPO 2015, il nostro obiettivo è creare un luogo dove le persone possano acquisire una maggiore consapevolezza rivolgendo particolare attenzione ai bambini e alla loro educazione. L’area di progetto si trova situata in un contesto marginale, al limite tra città, industria e campagna. Il territorio rurale di Granarolo è da sempre fortemente legato alla realtà cittadina bolognese: dapprima in quanto fornitore di risorse alimentari (già i Romani vi si riferivano come al “Granaio di Bologna”) ed oggi poiché divenuto parte del sistema metropolitano bolognese che ha allargato i propri confini inglobando territori che fino a qualche decennio fa erano a vocazione agricola. Nel contesto venutosi così a creare si cerca di dare una risposta alla complessità del territorio mediante una lettura stratificata ed un’analisi attenta che ci offre l’occasione di reinventare il paesaggio con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra città e campagna. Il nostro vuole essere un progetto cucito sulle esigenze e le necessità del territorio e capace di attrarre in primo luogo i residenti e diventare punto di interesse anche per coloro che desiderano conoscere la cultura alimentare italiana apprezzando il binomio cibo-acqua come principio del benessere fisico e mentale. Oggi le strutture adibite al benessere devono rappresentare il nodo di un sistema funzionale, paesaggistico, urbano ed infrastrutturale. Ciò che è emerso dal nostro studio è che in molte occasioni hanno rappresentato l’opportunità per riaffermare il rapporto con la società divenendo un luogo di aggregazione privilegiato. Volendo sperimentare queste prospettive, abbiamo riconosciuto nell’area proposta dal bando le condizioni adatte per definire un’architettura che tragga ispirazione dagli elementi del luogo: acqua, paesaggio agricolo, gastronomia locale e segni architettonici. Abbiamo osservato il contesto rurale, i mutamenti storici e stagionali. Il progetto vuole rompere il limite che separa in modo netto due paesaggi contigui ma estremamente diversi tra loro. La cura del corpo, l’attenzione ad una vita sana ed equilibrata-locale e stagionale, l’attività fisica come elemento integrante della quotidianità e l’attenzione alla salute sono gli elementi che hanno ispirato la progettazione.

Il granaio del benessere 1. Progetto per un centro termale ed annessa struttura ricettiva a Granarolo dell’Emilia, Bologna

GRASSENIS, VIOLA;GIUSSANI, CHIARA
2014/2015

Abstract

Il tema di questa tesi prende spunto dal concorso “Food and Wellness Club” promosso da Young Architect Competitions. La competizione prevedeva la riqualificazione di un manufatto industriale dismesso attraverso la progettazione di un centro benessere a Granarolo dell’Emilia (Bologna) che avesse la volontà di relazionarsi a una delle gastronomie più apprezzate universalmente e di integrarla al benessere ed alla cura del corpo. Il rapporto uomo-acqua-benessere ha origini molto antiche e si è evoluto in modi differenti nelle varie culture a seconda del luogo e del tempo. Attraverso una serie di esempi abbiamo definito alcune tipologie formali che caratterizzano il panorama internazionale contemporaneo e che ci hanno permesso di affrontare la fase progettuale con una maggiore consapevolezza. Noi crediamo che il benessere psico-fisico debba derivare dall’ integrazione di più fattori e di differenti pratiche che comprendono l’attività sportiva, un’alimentazione consapevole e la cura del corpo. Nella consapevolezza che nella società moderna spesso è confuso con l’estetica e la volontà di apparire e, legandoci al percorso di educazione al benessere già avviato durante EXPO 2015, il nostro obiettivo è creare un luogo dove le persone possano acquisire una maggiore consapevolezza rivolgendo particolare attenzione ai bambini e alla loro educazione. L’area di progetto si trova situata in un contesto marginale, al limite tra città, industria e campagna. Il territorio rurale di Granarolo è da sempre fortemente legato alla realtà cittadina bolognese: dapprima in quanto fornitore di risorse alimentari (già i Romani vi si riferivano come al “Granaio di Bologna”) ed oggi poiché divenuto parte del sistema metropolitano bolognese che ha allargato i propri confini inglobando territori che fino a qualche decennio fa erano a vocazione agricola. Nel contesto venutosi così a creare si cerca di dare una risposta alla complessità del territorio mediante una lettura stratificata ed un’analisi attenta che ci offre l’occasione di reinventare il paesaggio con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra città e campagna. Il nostro vuole essere un progetto cucito sulle esigenze e le necessità del territorio e capace di attrarre in primo luogo i residenti e diventare punto di interesse anche per coloro che desiderano conoscere la cultura alimentare italiana apprezzando il binomio cibo-acqua come principio del benessere fisico e mentale. Oggi le strutture adibite al benessere devono rappresentare il nodo di un sistema funzionale, paesaggistico, urbano ed infrastrutturale. Ciò che è emerso dal nostro studio è che in molte occasioni hanno rappresentato l’opportunità per riaffermare il rapporto con la società divenendo un luogo di aggregazione privilegiato. Volendo sperimentare queste prospettive, abbiamo riconosciuto nell’area proposta dal bando le condizioni adatte per definire un’architettura che tragga ispirazione dagli elementi del luogo: acqua, paesaggio agricolo, gastronomia locale e segni architettonici. Abbiamo osservato il contesto rurale, i mutamenti storici e stagionali. Il progetto vuole rompere il limite che separa in modo netto due paesaggi contigui ma estremamente diversi tra loro. La cura del corpo, l’attenzione ad una vita sana ed equilibrata-locale e stagionale, l’attività fisica come elemento integrante della quotidianità e l’attenzione alla salute sono gli elementi che hanno ispirato la progettazione.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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